RIFUGIO | Vieni? | Sostienici! | sabato 12 ottobre 2024 # Utenti online n. # |
Incaprettato e sbattuto a terra un cucciolo di agnello impaurito è stato oggetto di scherno da parte della popolazione del paese, che indifferente al terrore di quell’essere vivente , ha mostrato un ignobile e totale disprezzo del rispetto alla vita. Tra i presenti una veterinaria ha sostenuto questa ignobile scena in nome di una vergognosa tradizione secolare. Invano si è cercato di sensibilizzare la gente eccitata da una barbarie primitiva, affinché si ponesse fine a uno spettacolo così disgustoso. L’unico risultato ottenuto è stato quello di sciogliere la corda che stringeva il corpo dello sventurato agnellino, che dalla paura si è urinato e defecato addosso. Alla fine il disgraziato essere è stato donato a qualcuno che ne avrà sicuramente fatto carne da macello. Un episodio di spietata crudeltà e inciviltà.
Il maltrattamento di un agnello diventa oggetto di spettacolo.
Ecco il breve Filmato
Leggi tutto il testo qui:
www.covoprieca.com/sos/appelli/caprettoserramonacesca28-10-07.html
Fonte video e testo: Covoprieca
Cane torturato e ucciso. Le conferme e le inutili scuse.
Appena terminata, la “Bienal Costaricense de Artes Visuales” (Bienarte) del 2007, si trova in mezzo alle polemiche e alle proteste delle associazioni animaliste di tutto il mondo.
L'evento tradizionalmente propone una serie di opere e premia 6 degli artisti partecipanti con il diritto di rappresentare il Paese alla “Bienal Centroamericana” che si terrà in Honduras nel 2008.
Guillermo Vargas, il quale ha messo in mostra un cane randagio legato in un angolo della sala è uno tra gli artisti che quest’anno sono stati premiati.
Guillermo Vargas artista costaricano, conosciuto col soprannome di Habakkuk, ha suscitato le ire di associazioni animaliste e di cittadini di ogni parte del mondo a seguito della morte del cane randagio conosciuto col nome di Nativity esposto alla galleria di Managua.
I visitatori della galleria si sono trovati davanti agli occhi: un cane denutrito, affamato, legato in un angolo della stanza, senza cibo e senza acqua, sulla parete il titolo dell’opera “Sei quello che leggi”, composta utilizzando crocchette per cani.
Questa “opera d’arte” aveva lo scopo di testimoniare l'indifferenza dell'essere umano nei confronti di altri esseri viventi. Il cane è morto il giorno seguente a quello in cui sono state scattate le foto, notizia confermata da Leonor Gonzalez, editore del supplemento culturale di La Prensa in Nicaragua.
Habakkuk ha affermato che il suo lavoro è un tributo a Natividad Canda, nicaraguense morto a seguito di un attacco di 2 Rottweiler durante un workshop a Carthage.
In un’intervista rilasciata a la Nación, lo pseudoartista ha dichiarato: “La cosa importante per me è stata l’ipocrisia della gente. Le persone si sono mostrate sensibili con Natividad Canda solo dopo che è stato attaccato del cane. Prendo quello che vedo: lo stesso vale per il cane, ora è più vivo che mai, considerando che si continua a parlare di lui”, ma alla domanda se avesse dato cibo al cane, non vi è stata alcuna risposta, solo silenzio.
Lo pseudoartista ci spiega il suo lavoro: “Salve a tutti. Il mio nome è Guillermo Habacuc Vargas. Ho 50 anni e sono un artista. Recentemente sono stato criticato per il mio lavoro intitolato “Sei quello che leggi” raffigurante un cane chiamato Nativity. Lo scopo del lavoro non era causare sofferenza alla povera innocente creatura, bensì illustrare un problema. Nella mia città natale San Jose, Costa Rica, decine di migliaia di randagi muoiono di fame e malattia e nessuno gli dedica attenzioni. Ora, se pubblicamente mostri una di queste creature morte di fame, come nel caso di Nativity, ciò crea un ritorno che evidenzia una grande ipocrisia in tutti noi. Nativity era una creatura fragile e sarebbe morta comunque su una strada”.
La battaglia che è stata portata avanti, a livello internazionale, era rivolta agli organizzatori della Biennale Centroamericana, affinché non ammettessero questo “artista” all’edizione del prossimo anno.
Dopo che un rappresentante della Biennale ha contattato Vargas, mediante lettera scritta, per esprimere il suo sconcerto riguardo la pubblicità negativa ricevuta da “Sei quello che leggi” e nella stessa lettera è stata messa in dubbio la legittimità dell’ammissione come eccellente artista e rappresentate, l’uomo ha chiesto pubblicamente scusa e promesso che non riproporrà mai più simili progetti. Vargas, in un comunicato diffuso via web afferma che “Sei quello che leggi” non verrà più chiamata “opera d’arte”, in segno di rispetto verso quanti si sono sentiti offesi, ha ammesso l’errore commesso ed affermato che avrebbe dovuto salvare il cane invece di lasciarlo morire. Chiede a tutti di accettare le sue scuse.
Fonte: Oipa
Le principali regole della caccia
1. Distanze dalle case
La caccia è vietata per una distanza di 100 metri da case, fabbriche, edifici adibiti a posto di lavoro.
E' vietato sparare in direzione degli stessi da distanza inferiore di 150 metri.
2. Distanze da strade e ferrovie
La caccia è vietata per una distanza di 50 metri dalle strade (comprese quelle comunali non asfaltate) e dalle ferrovie.
E' vietato sparare in direzione di esse da distanza inferiore a 150 metri.
3. Distanze da mezzi agricoli
La caccia è vietata a una distanza inferiore di 100 metri da macchine agricole in funzione.
4. Distanze da animali domestici
La caccia nei fondi con presenza di bestiame è consentita solo ad una distanza superiore a metri 100 dalla mandria, dal gregge o dal branco.
5. Trasporto delle armi
È vietato trasportare le armi da caccia, che non siano scariche e in custodia, all'interno dei centri abitati e delle altre zone ove è vietata l'attività venatoria, a bordo di veicoli di qualunque genere e nei giorni non consentiti per l'esercizio venatorio.
6. Mezzi vietati di caccia
Reti, trappole, tagliole, vischio, esche e bocconi avvelenati, lacci, archetti, balestre, gabbietrappola.
7. Giorni vietati
Martedì e venerdì sono giorni di assoluto silenzio venatorio anche se festivi.
8. Orari di caccia
La caccia è consentita da un'ora prima del sorgere del sole fino al tramonto.
9. Stagione venatoria
Inizia la terza domenica di settembre e chiude il 31 gennaio.
10. Luoghi di divieto di caccia
Terreni di pianura innevati, stagni e laghi ghiacciati, terreni allagati, giardini privati, parchi pubblici, centri abitati, aree adibite a sport, parchi e riserve naturali, oasi, zone di ripopolamento, foreste demaniali.
11. Allenamento dei cani da caccia
È' consentito dalla terza domenica di agosto fino alla seconda domenica di settembre, nei giorni di mercoledì, sabato e domenica, dalle ore 6 alle ore 11 e dalle ore 16 alle ore 20, su terreni incolti, boschivi di vecchio impianto, sulle stoppie, su prati naturali e di leguminose, non oltre dieci giorni dall'ultimo sfalcio.
L'allenamento è poi consentito nei campi addestramento cani tabellati.
12. Colture agricole e caccia con i cani
L'accesso dei cani è vietato nei terreni coltivati a riso, soia, tabacco ed ortaggi.
L'uso dei cani è consentito in numero massimo di due per cacciatore.
L'esercizio venatorio è vietato in forma vagante sui frutteti, vigneti fino alla data del raccolto, coltivazioni di riso, soia e mais da seme.
13. Omessa custodia dei cani da caccia
L'articolo 672 del codice penale “Omessa custodia e mal governo di animali” punisce chi lascia liberi, o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi da lui posseduti.
14. “Polenta e osei”
Nei locali pubblici è vietato servire polenta e uccelli selvatici anche se sono appartenenti a specie cacciabili e abbattuti legalmente.
15. Violazione di domicilio
L'articolo 614 del codice penale “Violazione di domicilio” punisce chi si introduce nei giardini e nelle pertinenze delle abitazioni civili.
16. Uccisione di cani, gatti, animali da cortile
L'articolo 638 del codice penale “Uccisione o danneggiamento di animali altrui” punisce chi uccide o rende inservibili, deteriora o avvelena gli animali che appartengono ai privati.
17. Bocconi avvelenati
L'articolo 727 del codice penale “Maltrattamento di animali” punisce anche chi causa la morte per avvelenamento di essi, mentre la legge sulla caccia punisce penalmente chi utilizza bocconi avvelenati.
18. Disturbo delle persone
L'articolo 659 del codice penale “Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone” punisce chi con rumori molesti disturba le occupazioni o il riposo delle persone.
19. Spari nei pressi delle abitazioni
L'art. 703 del codice penale “Accensioni ed esplosioni pericolose” punisce penalmente chi in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara con armi da fuoco.
Chi vigila sul rispetto delle leggi sulla caccia?
La vigilanza sull'applicazione delle leggi sulla caccia (art.27 L.157/92) è affidata a: Guardie Venatorie della Provincia, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Guardie volontarie venatorie delle associazioni ambientaliste e venatorie.
A chi denunciare le violazioni sulla caccia?
La vigilanza sull'applicazione delle leggi sulla caccia (art.27 L.157/92) è affidata a: Guardie Venatorie della Provincia, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Guardie volontarie venatorie delle associazioni ambientaliste e venatorie. Il cittadino può denunciare gli illeciti penali ed amministrativi a ciascuno dei corpi sopra elencati.
Giova ricordare che l'art. 361 del codice penale “Omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale” punisce il pubblico ufficiale, come il carabiniere, la guardia provinciale, il forestale, il finanziere, la guardia venatoria, il vigile urbano, il quale omette o ritarda di denunciare all'Autorità giudiziaria un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni, come ad esempio i reati sulla caccia denunciati a loro dai cittadini.
Il cittadino deve quindi pretendere che le suddette autorità intervengano, ricevano la denuncia e denuncino alla Magistratura i reati commessi dai cacciatori.
Come vietare la caccia nei propri terreni?
Purtroppo le leggi vigenti impediscono di fatto di vietare ai cacciatori di entrare nei terreni agricoli dei privati a meno che non siano recintati con rete non inferiore a 1,20 metri. Solo in particolari casi e solo ogni 5 anni può essere richiesto per legge il divieto di caccia. Per informazioni sulle procedure rivolgersi alla LAC.
Fonte: LAC www.abolizionecaccia.it
COMUNICATO STAMPA
Milano-Brescia, 29 ottobre 2007
Nei primi 22 giorni i partecipanti al campo internazionale antibracconaggio operativo in Provincia di Brescia, coordinato dalla LAC Lega per l'Abolizione della Caccia e comprendente volontari provenienti da Italia, Germania e, per la prima volta, Bulgaria ed Israele, hanno rinvenuto e distrutto 828 archetti, 412 taglioline e 112 reti, tutti strumenti vietati per la cattura di piccoli uccelli.
Sono stati liberati 115 uccelli da richiamo per l'uccellagione illegale.
Il territorio bresciano rimane ineguagliato a livello nazionale e oltre per la diffusione e la gravita' del fenomeno del bracconaggio a carico degli uccelli migratori, i cui contingenti attraversano in queste settimane le prealpi lombarde.
L'operato dei bracconieri va a gravare su questo patrimonio tutelato dall'Unione Europea, aggiungendosi tra l'altro ai guasti provocati da una dissenata politica venatoria che anche quest'anno ha permesso di sparare a specie protette (storno, fringuello e peppola) e in luoghi come i valichi montani, che dovrebbero essere interdetti alla caccia.
Fonte: LAC
SUL FOTOALBUM (v. link sulla testata) alcune istantanee della festa.
Costruire togliendo reti e mattoni
Abbiamo festeggiato il primo anno del nostro sito.
Abbiamo partecipato al World Vegan Day in contemporanea con molti gruppi vegani nel mondo.
Abbiamo passato una giornata in naturale simbiosi con gli animali liberati dallo sfruttamento umano.
La festa è durata tutta la giornata. Pranzo e cena ad offerta libera. Il menù per il pranzo e per la cena è stato di specialità vegane “ad oltranza”. La sera abbiam fatto anche un grande falò con castagne nostre, vin brulè e quant’altro.
Il primo ottobre il sito di ValleVegan ha compiuto un anno.
E’ cresciuto anche grazie alla splendida attività di tutti i redattori, ma soprattutto grazie a coloro che hanno visitato il sito, che lo hanno segnalato ad altri, e con il quale – attraverso il forum – hanno interagito.Siamo proprio in tanti: per avere informazioni sul traffico relativo alle nostre pagine siamo ricorsi al servizio statistico del nostro provider, dal quale stiamo ricevendo informazioni sorprendenti.Stiamo ancora guardando i grafici e le tabelle e, comunque la si giri, si staglia netto un dato che – per un piccolo sito come il nostro – è semplicemente straordinario: il numero medio delle visite giornaliere, infatti, va ben oltre mille. Ma non solo. Il forum è partito dal primo gennaio. E poi adesso c'è la chat, il fotoalbum…Questi dati (quantitativi e qualitativi) ci invogliano a proseguire e a migliorare questo nostro “luogo” virtuale, di pari passo con tutto ciò che è stato fatto – e che continuerà a essere fatto – da tutti coloro che danno una mano alla Vallevegan.
In ogni caso: grazie della vostra partecipazione e buon compleanno, valleveganpuntoorg!
Dopo avere ottenuto un cambiamento di politica aziendale dai grandi magazzini La Rinascente e Upim, la Campagna AIP ha contattato con lettere e filmati il Gruppo Coin, proprietario dei marchi Coin, Oviesse e della nuova catena di negozi per bambini Yo-Vi.
A settembre abbiamo annunciato il lancio di una campagna nazionale contro il Gruppo Coin, subito fermata dopo una promessa ricevuta ed una nuova trattativa che ci è stata offerta.
Abbiamo accettato volentieri le trattative, dopotutto siamo sempre disposti al dialogo se può portare a dei risultati, ma adesso dobbiamo mettere in chiaro alcune cose e precisare i motivi per cui questa trattativa ci ha soddisfatti in buona
parte ma non del tutto e per cui ci vediamo costretti a cominciare una campagna di proteste nei confronti dei grandi magazzini Coin.
QUELLO CHE ABBIAMO OTTENUTO:
OVIESSE:
sarà completamente fur-free a partire dalla stagione autunno-inverno 2008/09. Inizialmente i dirigenti del Gruppo Coin pensavano di continuare la vendita di pellicce provenienti dalla cosiddetta “catena alimentare” (prevalentemente il coniglio), ma sono stati convinti a togliere anche queste da tutti i 350 punti vendita OVIESSE in Italia. Questo è un grande risultato, perché OVIESSE detiene una grande quota del settore italiano e con il restyling dell’azienda sta conquistando sempre più mercato proponendosi a un pubblico più giovane.
- Tutti i prodotti a marchio COIN saranno fur-free dalla stagione autunno-inverno 2008/09.
Anche per questi siamo riusciti a far togliere le pelli di coniglio come chiedevamo.
QUELLO CHE NON ABBIAMO OTTENUTO:
- Sia per quanto riguarda i negozi COIN che quelli YO-VI il punto difficile della discussione è stato quello dei marchi esterni, presenti con dei loro corner all’interno dei negozi.
La scelta del Gruppo Coin è stata quella di invitare i loro fornitori a diventare anche loro fur-free (cosa lodevole da un punto di vista perché manda un messaggio a molte aziende del settore moda) e riservandosi dalla stagione 2008/09 di non accettare prodotti non conformi a questa politica.
Da parte loro questo è un passo verso il cambiamento, passo che apprezziamo ma che purtroppo non ci soddisfa perché allo stesso tempo ci hanno confermato che si possono anche riservare, a seconda del caso, di accettare prodotti con pelliccia.
Da parte nostra vogliamo chiarire di nuovo che un negozio si può definire propriamente fur-free solo quando al suo interno non si trova nessun prodotto in vera pelliccia, e per questo abbiamo ribadito che chiediamo una data dalla quale anche ai fornitori esterni non verrà permesso in nessun modo di esporre prodotti con vera pelliccia.
Questa data non ci è stata data e non ci è stato confermato l’impegno ad avere tale chiara politica.
QUELLO CHE CHIEDIAMO:
- prendiamo atto dell’impegno da parte di Gruppo Coin riguardo alla tematica delle pellicce, ma chiediamo che al più presto venga fatta una scelta precisa sui fornitori e i corner di Coin e Yo-VI: non vogliamo vedere nessun prodotto con inserti in vero pelo dentro a questi negozi!
Data la presenza di molti stilisti e marchi di moda con loro corners all’interno di Coin e Yo-Vi, l’adozione di una politica completamente fur-free da parte di questi negozi porterebbe anche ad un cambiamento delle collezioni di questi marchi, fino ad un cambiamento nella moda che porti alla fine della crudeltà delle pellicce.
COSA PUOI FARE TU:
Questa campagna, come quelle contro La Rinascente e Upim, avrà la sua colonna portante nelle proteste davanti ai negozi Coin, ma ha anche bisogno di molte altre frecce nel proprio arco.
Ognuno di voi può fare la sua parte.
A questa pagina trovate consigli per sostenere la campagna ed esserne parte attiva.
Cominciate da subito a inondare di lettere, fax, telefonate ed e-mail gli uffici del Gruppo Coin.
QUESTI I LORO CONTATTI:
Gruppo Coin SpA
Via Terraglio, 17
30174 Mestre (Venezia)
tel. 041 2398000
fax 041 982722
MAIL:
infogruppo@gruppocoin.it
servizioclienti@coin.it
franchising.coin@gruppocoin.it
servizioclienti@oviesse.it
franchising.oviesse@gruppocoin.it
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LETTERA TIPO DA SPEDIRE O INVIARE VIA MAIL:
Spett.le Gruppo Coin,
ho appreso con piacere la vostra decisione di muovervi verso una politica aziendale che eliminerà inserti di pelliccia dai vostri negozi OVIESSE e dai prodotti a marchio COIN.
Ritengo però importante che questo passo vada fatto fino in fondo, come lo hanno fatto molte altre aziende, decidendo di dire un “NO” chiaro anche alla presenza di pelli derivanti dallo scuoiamento di animali proposte da altri marchi e fornitori all’interno dei negozi COIN e YO-VI.
Credo che un negozio si possa definire fur-free solo quando nessun prodotto con inserti di pelliccia possa essere trovato al suo interno, sia esso della Vostra marca o di un fornitore esterno.
Sempre più aziende della moda internazionale, nomi importanti tra gli stilisti e grandi magazzini distribuiti su tutto il territorio italiano hanno cessato di produrre e vendere inserti di vera pelliccia nei propri indumenti e hanno comunicato ai propri fornitori che non verranno accettati tali prodotti.
La stessa scelta è un passo che anche il Gruppo Coin dovrebbe fare nella sua politica aziendale.
Fino al momento in cui non sarà resa pubblica una simile decisione mi impegno a partecipare al boicottaggio in corso nei confronti dei Vostri negozi e a diffonderlo il più possibile tra tutte le persone di mia conoscenza.
Saluti,
(nome e cognome)
Fonte: CampagnaAIP
IL FILMATO SULLA CACCIA AI DELFINI PARLA DA SOLO, GUARDALO!
www.glumbert.com/media/dolphin
FIRMA Le 2 PETIZIONI.
www.petitiononline.com/golfinho/petition-sign.html ;
www.thepetitionsite.com/takeaction/391762699
MANDA UN FAX (vedi sotto) all'Ambasciata Giapponese a Roma&Milano.
Embassy of Japan,
Via Quintino Sella, 60 00187 Roma, Italy. Tel:(39)06487991
Fax:(39)064873316
Consulate-General of Japan,
Via Privata Cesare Mangili 2/4,
20121, Milano, Italy.
Fax: +39 02 29 00 88 99
Dear Sirs,
each year in a coastal town in Japan, thousands of dolphins are rounded up and brutally killed for their meat or sold into the entertainment industry.
Advocates around the globe protested this annual slaughter as part of Japan Dolphin Day on September 25th shocking slaughter of dolphins takes place each year in Taiji, Japan, supported in part by the captive dolphin industry.
Up to 20,000 dolphins are butchered each year while a handful are taken by the industry.
Your Nation must take some responsibility. This slaughter is unaccetable and brings only shame on Your Country.
Please consider this slaughter Your issue n. 1
The world urge You to take appropriate action to stop this slaughter!
Sincerely,
nome, cognome, città, nazione
**************
Fonte: Ely
Domenica 21 ottobre, due azioni antinocivi sul campo.
Azione 1, Ciociaria, quattro attivisti provenienti da Roma e Livorno. In soli quattro attivisti: dieci nocivi allontanati. (vedi foto).
Azione 2, Litorale romano, quindici attivisti provenienti da Roma, Savona, Foggia, Viterbo, Budapest. Due cacciatori fuggiti più altri dieci mascheratisi da sceriffi mancati (unica foto in fondo a destra).
ricevo e giro :
Buongiorno a tutti, mi chiamo Andrea e volevo intervenire con questo post per informare quante più persone su ciò che sta avvenendo a due passi da Roma. Tra poco più di un mese la Selva di Paliano, l'ex parco a due passi da Roma, per trenta anni oasi naturale dove osservare libere decine di specie di uccelli, luogo visitato da circa nove milioni di persone, bosco che ha ospitato il set di "Non ci resta che piangere", verrà venduta all'asta in 31 lotti.
Sto dando una mano agli amici dell'associazione "Il Grillo Parlante", organizzando una raccolta di firme cartacee da presentare al Ministro dell'Ambiente, visto che nella più totale illegalità (e indifferenza delle istituzioni e degli enti) si sta già procedendo alla spartizione di alcune aree. Il filmato da me girato pochi giorni fa lo testimonia.
http://www.youtube.com/watch?v=E_hWGEgVH7c
E' necessario preservare il Parco dallo smembramento che porterebbe i soliti palazzinari ignoti a farne quello che vogliono. Sul sito anche la possibilità, con un semplice click, di inviare una mail di protesta, da
sottoscrivere, al Ministro Pecoraro Scanio.
Da oggi chi vuole può sottoscrivere la petizione on line!
http://www.petitiononline.com/SELVA/petition.html
http://www.assgrilloparlante.com
Sbrighiamoci che il tempo stringe, l'asta é fissata per la fine di ottobre
2007!!
Grazie dell'attenzione, per favore girate il messaggio ad amici e parenti.
(dal Corriere della Sera) Il prete che aprì la chiesa agli animali.
Si è spento a 80 anni mons. Mario Canciani. Sostenne che anche le bestie possono accedere al regno dei Cieli.
ROMA - Se ne è andato in punta di piedi a 80 anni mons. Mario Canciani, lo storico parroco di San Giovanni dei Fiorentini, che aveva aperto questa bellissima chiesa romana agli animali domestici: gatti, cani, uccellini. Il fatto straordinario delle messe da lui celebrate a pochi passi dal Vaticano era che gli «amici dell'uomo» si comportavano benissimo, senza mai disturbare la liturgia, come fossero consapevoli del grande dono che il parroco aveva fatto a padroni e padroncini permettendo la loro presenza.
GESU' VEGETARIANO - Già assistente diocesano dell'Azione Cattolica, don Canciani aveva preso pubblicamente le difese degli agnelli che finiscono in tavola nelle feste pasquali, sostenendo da biblista che Gesù era vegetariano. Una tesi che Benedetto XVI ha accreditato quest'anno nell'omelia del Giovedì Santo, confermando la vicinanza del Messia agli Esseni, un gruppo che notoriamente non si cibava di carne. Con il card. Ratzinger, che spesso arrivava fino all'inizio di via Giulia nelle sue passeggiate, Canciani condivideva l'amore per gli animali, soprattutto per i gatti, che ospitava in gran numero nella sua canonica.
ANIMALI IN PARADISO - Anche Paolo VI aveva dato ragione a Canciani, quando tanti anni fa il prete sostenne tra i primi che gli animali vanno in Paradiso. Don Mario è stato inoltre per 26 anni il confessore di Giulio Andreotti. Negli ultimi anni, raggiunto il limite massimo di età, aveva lasciato la parrocchia e si era ritirato nella casa per i preti anziani della diocesi di Roma
22 ottobre 2007
Come annunciato in un precedente articolo, il 20 e 21 ottobre si è tenuto il Corso per volontari addetti al recupero degli animali da laboratorio, nel quale i relatori hanno presentato tutti gli aspetti legati al protocollo di riabilitazione (trasporto, riabilitazione, affidamento, legislazione) in modo da favorire la formazione di attivisti, volontari e professionisti in grado di appoggiare e supportare la creazione di centri specializzati in animali salvati alla vivisezione.
E' stato sorprendente constatare un notevole afflusso di partecipanti nuovi, che non erano cioè presenti nella prima edizione, tenutasi l'anno scorso. La sala era gremita con oltre un centinaio di persone molto attente. I relatori, a cominciare dal dott. Massimo Tettamanti, sono stati interpellati più volte con numerose domande.
I moduli del seminario spaziavano dalla riabilitazione di Conigli e Roditori a quella di Cani e Gatti. Domenica pomeriggio si è diffusamente parlato della riabilitazione dei Primati. Per ciascuna specie sono state affrontate tutte le fasi del processo di riabilitazione, ponendo attenzione soprattutto alle modalità per mezzo delle quali si preleva un animale da uno stabulario per poi trasportarlo minimizzandone lo stress. Successivamente il dott. Tettamanti ha illustrato le condizioni di inizio riabilitazione soffermandosi poi sul protocollo di riabilitazione, che è basato sull’aggiunta progressiva di stimoli. Inoltre si è parlato del contatto e delle informazioni necessarie per gli adottanti oltre che delle fasi post adozione di monitoraggio.
Per i Primati è intervenuta la d.ssa Elena Baistrocchi, biologa, primatologa, laureata nel 1996 con una tesi sul comportamento acustico di Lemur catta. Si occupa dell’implementazione del benessere dei Primati in cattività. E’ coordinatore europeo per la gestione di Lemur catta nei Giardini zoologici. Il suo intervento si è concentrato sull'importanza di un approccio etologico allo studio del benessere e chi scrive ha ottenuto il permesso della relatrice per pubblicare le sue slides, disponibili sul nostro sito in formato html e nel formato originale (Microsoft Power Point).
Il corso era stato annunciato in questo articolo: (www.vallevegan.org/dblog/articolo.asp?articolo=305),
Ringraziamo Valentina Romanelli per l'organizzazione e tutti i relatori.
Cari amici, ricominciano le escursioni vegane, guidate da Tito!!
Escursione al Monte Guadagnolo (m.1218) domenica 28 Ottobre 2007 (+ cena a ValleVegan).
Sarà un itinerario di 2 ore e 30 di cammino(ad una andatura normale ed escluse le soste), con 600 metri di dislivello. Si sale da Pisoniano(532 m.) lungo il sentiero Wojtyla fino ad arrivare, dopo 2 ore di cammino, al santuario della Mentorella(m.1030) che già può costituire un primo obiettivo.
Il santuario sta su un posto panoramico sui monti circostanti. Dal santuario con un ulteriore sforzo si può arrivare in mezz’ora al monte Guadagnolo(m.1218) da dove ci si affaccia sull’altro versante dei monti e si può ammirare uno dei più bei panorami sulla campagna romana. Si ritorna indietro per lo stesso itinerario. Questa volta non avremo guadi da affrontare. Il percorso è su sentieri e strade sterrate.
Appuntamento alle 8,00 (tra sabato e domenica si ritorna a l’ora solare, per cui dormiremo un’ora in più, l’orario dell’appuntamento si riferisce al nuovo orario) si intende davanti all’edificio della Renault sulla Tiburtina . Per chi viene dal GRA uscire sulla Tiburtina direzione Roma/Policlinico. Appena usciti dallo svincolo, dopo 100m sulla Ds c’è l’edificio della Renault (quindi nel tratto della Tiburtina all’interno del GRA). Dopo che ci saremo radunati prenderemo l’autostrada Roma L’Aquila ed usciremo a Castel Madama per raggiungere Pisoniano, luogo di partenza dell’escursione. Prego chi vuole venire di contattarmi nei giorni precedenti e di darmi un recapito perché a seconda delle condizioni del tempo potremmo fare dei cambiamenti di appuntamento.
Dopo l’escursione andremo tutti a cena a ValleVegan (anche per questo è bene sapere quanti siamo per poter organizzare la cena).
Consigli per le cose da portare:
1) Innanzi tutto si consiglia l’utilizzo di scarponcini da trekking. Sono comodi, si fatica di meno perché fanno più presa nel terreno, proteggono dalle storte.
2) Uno zainetto da portare a spalla dove vanno messe le varie cose.
3) Almeno un litro d’acqua a persona.
4) Pranzo al sacco. Non esistono rifugi gestiti come sulle Alpi, per cui per il pranzo bisogna essere autosufficienti. Invito caldamente tutti i partecipanti (vegan, vegetariani,e simpatizzanti in transizione) a portarsi per questa escursione un pasto vegan (senza animali e derivati).
6) Abbigliamento: durante le escursioni ci si veste a strati, perché si può passare dal molto caldo al molto freddo nel giro di poco tempo. Come calzoni vanno bene un paio di blue jeans comodi o i pantaloni di una tuta. Consiglio poi una camicia a maniche lunghe, un pile o un maglione, un giubbotto di sicurezza per la pioggia e da mettere comunque se fa freddo, un berretto, dei guanti.
7) In macchina lascio un paio di scarpe da ginnastica e un paio di calzettoni di ricambio da mettere al ritorno. Dopo avere camminato è buona norma cambiarsi i calzettoni e gli scarponcini (questi ultimi possono essere infangati, fanno traspirare poco il piede, rendono difficile la guida della macchina).
8) In macchina lascio anche una t-shirt di riserva per cambiarmi al ritorno dell’escursione e mettermi un indumento pulito.
Il mio cellulare è 338 11 63 040 e la mia mail è titoferretti@libero.it chi è interessato a venire è pregato a contattarmi nei prossimi giorni.
La gita è gratuita, cena anche!
ciao Tito
Puerto Real, Càdiz. Ancora, nuovamente, Spagna.
Un paese che è forse dieventato il simbolo della crudeltà sugli animali. E continua ad esserlo sempre di più. Questa volta non si parla di tori. Questa volta non c'è nemmeno la presunta lotta tra l'uomo (armato) e l'animale (stordito e drogato). Questa volta le vittime sono i cani e i gatti del canile comunale di Puerto Real (che si nasconde dietro il nome di "Associazione di protezione animali") sacrificati in massa con l'utilizzo di un paralizzante muscolare, una pratica molto dolorosa che porta l'animale alla morte anche dopo diversi, lucidi, minuti di agonia. Secondo alcuni calcoli, con soli 35 euro di spesa si possono sacrificare 10 tonnellate tra cani e gatti.
Una coppia di italiani racconta di essersi trovata in città coi suoi tre cani e di essersi rivolta al comune per dei consigli su dove potevano lasciare i propri cani, poichè per vari motivi non poteva tenerli con sè per un paio di giorni. Il comune gli consiglia ovviamente quel lager che è il canile comunale e che funge anche da pensione. La coppia si affida all'istituzione e torna dopo 3 giorni a riprendere i suoi tre cani ma, ahimè, di tre che ne avevano portati ne ritrovano solo uno, morto, surgelato nel frigorifero (sembra quasi di stare a Roma...).
Scattano le denunce, le proteste e subito viene indetta una manifestazione a cui partecipano circa 2000 persone. Un manifestante dichiara: "Il prodotto che viene usato per sacrificare gli animali è il Mioflex, paralizzante muscolare, il quale, in forma indiscriminata e con la stessa siringa e lo stesso ago, viene iniettato in qualsiasi parte del corpo di cani e gatti nelle diverse sezioni del canile." E aggiunge "Si vedono dentro ai box ed alle stanze cani morti insieme a cani vivi. Ho potuto vedere in varie occasioni animali in agonia accanto al resto dei cadaveri ammonticchiati nella sala che si trova dietro all'inceneritore".
La manifestazione si svolge "tranquillamente" fino alle 12, ovvero fino a quando la polizia non inizia a caricare i manifestanti. Durante gli scontri vengono fermati due ragazzi italiani. Uno dei due, Simone Righi, a cui hanno appena ucciso i suoi tre cani, viene trattenuto e arrestato. Tutt'oggi è rinchiuso nel carcere di Cadiz.
Protestiamo per la chiusura del canile di puerto Real e per la scarcerazione immediata di Simone.
(intro: Chiara)
Inviamo la nostra protesta !!!
[Grazie a: Alessio C. C. per la redazione e traduzione della protesta in inglese]
A (blocco copia e incolla):
gerard.bokanowski@europarl.europa.eu; anthony.teasdale@europarl.europa.eu; marie-jeanne.smeets@europarl.europa.eu; ciril.stokelj@europarl.europa.eu; klaus.welle@europarl.europa.eu; sjef.coolegem@europarl.europa.eu; antonio.preto@europarl.europa.eu; katrin.ruhrmann@europarl.europa.eu; jlrzapatero@presidencia.gob.es; info.madrid@esteri.it; manuel.chaves@juntadeandalucia.es; portal@map.es; informae@mae.es; infodefensa@mde.es; informacion.alcala@meh.es; oiac@msc.es; sministr@mapa.es; contacte@mcu.es; sala_prensa@justicia.es; prensa@mju.es; estafeta@mir.es; ministra@mma.es; servicio.informacion@sgral.congreso.es; delegacion.cadiz.cgob@juntadeandalucia.es; consejeria.cgob@juntadeandalucia.es; mailer@20minutos.es; cartalector@elperiodico.com; cartas@abc.es; comunicacion@cope.es; andalucia@elpais.es; lectores@laverdad.es; noticias@europapress.es; ofiprensa@gps.congreso.es; participa@elpais.es; cartas.director@elmundo.es; redaccion@lavanguardia.es; digital@lavanguardia.es; redaccion@canarias7.es; redaccion@reporterodigital.com; internet@abc.es; opinion@abc.es; internacional@abc.es; sociedad@abc.es; redaccion@elpais.com;
Testo da inviare (ricordate di personalizzare la lettera con i vs dati, in fondo al testo):
To the President in office of the Council of the European Union
To the President in office of the European Parliament
To the President in office of the European Commission
To the Prime Minister of Spain
To the Major of Puerto Real, Cadiz, (Spain)
and copy to: Vice Console Giorgio Bischeri, Consolato d'Italia Madrid - fax (0034) 91-554.66.69
Re: Animal Abuses in Puerto Real, Cadiz (Spain).
Dear Sirs,
We make reference to the recent arrests in Cádiz where about 2,000 people demonstrated against the abuse recently uncovered at the dog pound in Puerto Real, Cadiz.
The protest was called by El Refugio, a well known animal rights association which first reported the abuse and which led to four arrests last week: the owner and manager of the centre, a vet and an employee. El Refugio said the cats and dogs housed were killed by a method which induces muscular paralysis, and a slow, agonizing death by asphyxia.
One of the arrested during the demonstration is Simone Righi, who went last month to the beautiful town of Cadiz with his girlfriend Anna Fiori to attend an exhibition. Simone and Anna brought with them their three dogs, Olly, Vito and Maggie but, since the Spanish laws do not allow to take dogs in the showrooms, they were forced to entrust the dogs for three days to the dog pound in Puerto Real, near Cadiz.
But something went wrong. When they came back to take their dogs they found that Olly, the female dog, was dead and her body was kept into a freezer ; no trace was left of the other two dogs. They reported all this to the Spanish authorities and from the autopsy made in Sevilla it resulted that the female dog was injected with an emulsion which induces muscular paralysis and death by asphyxia with atrocious pains.
Afterwards Simone and Anna discovered the dog pound to be a dogs concentration camp in which the owner, the manager, the vets and the employees were used to kill off dogs with the most barbarian techniques and to burn them into a crematorium.
This cruelty has been discovered thanks to a big mistake. The dog pound vet and employees did a mistake killing the Italians dogs instead of certain other spanish dogs hosted in the horror pound. They were not supposed to kill the three Italians' dogs which were duly registered with regular UE Passports.
Given the above, just for the sake of completeness, please be aware that few days ago Simone and Anna participated to a demonstration in Cadiz against the dog pound, whereby the Policia Civil literally attacked them and hardly beat with no reason Simone Righi and arrested him.
We, the undersigned, are deeply concerned of what the animalist associations have found in that dog pound upon the investigations. Check the video before continuing to read (Be careful if you are too sensitive - there are dead animals, animals that are on the way to die and suffering): http://es.youtube.com/watch?v=LqsesOGfi-w
There are dogs dead everywhere and in all positions, left there for long time, killed with the most horrible methods, making them suffering terrible pains to death. We understand that that dog pound collects in thousands of strays from a number of towns in the province, and also gave the horrifying figure of just 35 euros needed to allow them to kill 10 tons of cats and dogs in this way.
Those facts are simply unacceptable, especially in an European country. Given also the fact that Spain has the most cruel traditions in terms of animals amongst the European countries (useless to talk about the corridas and fiestas) we, the undersigned individuals, call upon the Spain Government to:
1. honor its responsibilities and duties in relation to the protection of the animals, including the protection of their life, health and welfare, with particular reference to
(a) the manner of handling animals;
(b) animal protection requirements that must be complied with in the keeping and raising of animals, when transporting them, using them in experiments, at the time of slaughter or humane killing, when keeping them in zoological gardens and circuses, using them in performances and competitions of animals, when selling companion animals and handling abandoned and lost animals;
2. Introduce severe laws in order to protect the animal rights in line with the European best practice and strictly prohibiting to kill animals, subject them to pain, suffering and injury, and intentionally expose them to fear or raise animals in a way that causes them pain
3. Promote animal rights throughout the Nation.
Documentation:
1. Check the videos on:
- http://es.youtube.com/watch?v=LqsesOGfi-w
- http://www.europapress.es/VideoSocial.aspx?v=20071005124753
- http://www.adn.es/ciudadanos/20071004/NWS-1259-Cadiz-asociacion-denuncia-animales-defensa.html 2.
Traduzione (per vostra conoscenza):
Al Presidente del Consiglio dell'Unione Europea
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Primo Ministro spagnolo
Al Sindaco di Puerto Real, Cadiz (Spain)
e per conoscenza al: Vice Console Giorgio Bischeri, Consolato d'Italia a Madrid info.madrid@esteri.it - fax (0034) 91-554.66.69
Oggetto: Abusi sugli animali a Puerto Real, Cadiz (Spain).
Egregi Signori,
Ci riferiamo ai recenti arresti a Cádiz nell'ambito del concentramento in cui circa 2000 persone hanno manifestato contro gli abusi perpetrati al canile di Puerto Real, Cádiz.
La protesta è stata organizzata dall'Associazione El Refugio, una nota realtà protezionistica locale, la quale ha scoperto gli abusi che hanno portato a quattro arresti la scorsa settimana: il proprietario ed il manager del canile, il veterinario ed un impiegato. El Refugio ha riportato che i gatti e i cani ospitati nel canile di Puerto real vengono uccisi con metodi che inducono paralisi muscolare ed una lenta, agonizzante morte per asfissia.
Una delle persone arrestate in manifestazione è Simone Righi, che lo scorso mese si è recato nella bella cittadina di Cadiz con la fidanzata Anna Fiori per partecipare ad una fiera espositiva. Simone ed Anna hanno portato con loro dall'Italia i loro tre cani, Olly, Vito e Maggie ma, dato che la legge spagnola non consente l'accesso degli animali nei padiglioni espositivi, la coppia è stata costretta a lasciare i propri cani per tre giorni in una pensione, il canile di Puerto Real, vicino a Cadiz.
Ma qualcosa è andato storto. Quando i due sono tornati a riprendere i loro cani, hanno trovato Olly, una delle femmine, morta e conservata in un congelatore; nessuna traccia vi era, al contrario, degli altri due cani. La coppia ha riportato quanto accaduto alle Autorità Spagnole e dall'autopsia fatta eseguire a Siviglia sul cadavere di Olly hanno saputo che il cane ha subìto un'iniezione di uin'emulsione che induce paralisi muscolare e morte per asfissia in atroce agonia.
In seguito Simone ed Anna hanno scoperto che il canile/pensione altro non era che un lager nel quale il proprietario, il manager, il veterinario e gli inservienti sono soliti uccidere i cani con le tecniche più barbare, e bruciarli di seguito in un forno crematorio.
Questa crudeltà è stata portata alla luce grazie ad un grosso equivoco. Il veterinario del canile e gli impiegati hanno commesso un errore, uccidendo i cani della coppia al posto di alcuni cani allocati in questo lager degli orrori. NOn avrebbero dovuto uccidere i tre cani, regolarmente identificati e accompagnati da regolare Passaporto UE per Animali d'affezione.
Considerato quanto esposto sopra, per dovere di completezza, è giusto che sappiate che Simone and Anna hanno partecipato alla manifestazione contro il canile lager di Puerto Real svoltasi a Cadiz, e in quell'occasione la Policia Civil li ha attaccati, ed ha picchiato a sangue Simone, traendolo in seguito in arresto.
Noi sottoscritti siamo profondamente turbati per quanto è stato rinvenuto in quel canile dalle Associazioni spagnole dopo aver fatto investigare dalle autorità. Guardate il video prima di continuare a leggere (Fate attenzione se siete sensibili - ci sono animali morti, animali agonizzanti e sofferenti): http://es.youtube.com/watch?v=LqsesOGfi-w
Vi sono cani morti sparsi ovunque, ed in ogni posizione, abbandonati per lungo tempo, uccisi con uno dei metodi più terribili, metodi che fanno sì che soffrano terribilmente prima di morire. Sappiamo che quel canile raccoglie migliaia di randagi da un elevato numero di cittadine della provincia, e sappiamo che con soli 35 euro il canile ha la possibilità di uccidere 10 tonnellate di cani e gatti in questo orrendo modo.
Tutto ciò è semplicemente inaccettabile, specialmente in un Paese dell'Unione Europea. Dato anche che la Spagna è la nazione che perpetua le più terribili "tradizioni" contro gli animali nell'ambito UE (non c'è bisogno di nominare le corridas e le fiestas), noi sottoscritti chiediamo al Governo Spagnolo di:
1. onorare le proprie responsabilità e doveri in relazione alla protezione degli animali, incluso la protezione della loro vita, della loro salute e del loro benessere, con particolare riferimento a:
(a) il modo in cui gli animali sono trattati
(b) i requisiti della protezione degli animali, che deve essere osservata durante il loro mantenimento, la loro crescita, durante i trasporti di animali, quando vengono usati in esperimenti, che le eutanasie e le uccisioni nei macelli siano condotte in maniera che gli animali non soffrano, quando vengono detenuti in circhi e zoo, quando vengono utilizzati per corse e gare, nella vendita di animali di compagnia e nella gestione dei cani randagi abbandonati o perduti;
2. introdurre severe leggi affinchè i diritti degli animali siano osservati, in linea con quanto accade in altri Paesi Europei, e assolutamente proibire l'uccisione, il dolore, la sofferenza, i ferimenti e l'esposizione intenzionale di questi alla paura ed al terrore, o il crescerli in maniera inadatta, causante loro sofferenza.
3. Promuovere i diritti degli animali in tutto il territorio nazionale.
Documentazione:
1. Video:
- http://es.youtube.com/watch?v=LqsesOGfi-w
- http://www.europapress.es/VideoSocial.aspx?v=20071005124753
- http://www.adn.es/ciudadanos/20071004/NWS-1259-Cadiz-asociacion-denuncia-animales-defensa.html 2.
2. Potete approfondire anche qui:
- http://notizie.tiscali.it/articoli/esteri/07/ottobre/10/cadiz_simone_arresto_123.html
- http://www.typicallyspanish.com/news/publish/article_12853.shtml
- http://www.europapress.es/00279/20071005123226/cadiz-refugio-convoca-concentracion-informativa-cadiz-contra-maltrato-animal.html
Distinti saluti,
[Nome, cognome, città, nazione]
Scriviamo anche all'Ambasciatore italiano ed alle autorità consolari, affinchè aiutino Simone:
Indirizzi (blocco copia e incolla):
segreamb.ambmadrid@esteri.it; giorgio.marrapodi@esteri.it; filippo.larosa@esteri.it; giuliana.delpapa@esteri.it; emanuele.rozosordini@esteri.it; info.madrid@esteri.it ; comites2001@yahoo.com; segreteria.barcellona@esteri.it; viceconsuladodeitalia@gonzalezbyass.es
Testo:
Egregio Ambasciatore Pasquale Terracciano,
Egregio Console Generale Sergio Barbanti,
Egregio Vice Console Onorario a Jerez de la Frontera, Terry Merello
Ci mettiamo in contatto con Voi per denunciarVi la situazione in cui si trova un ragazzo italiano arrestato a Cadiz alcuni giorni fa.
Il ragazzo, trovandosi per lavoro nella cittá assieme alla sua compagna, lasció i suoi tre cani nel canile municipale di Puerto Real (Cadiz), che funge anche da residenza canina. Dopo alcuni giorni quando i due italiani andarono a ritirare i loro cani gli venne detto che mentre due non si trovavano, uno era morto e che lo conservavano nel congelatore per restituirglielo.
Dall'autopsia realizzata al cane i coniugi hanno saputo che gli era stata iniettata una sostanza che paralizza tutti i muscoli del corpo, e quindi anche i polmoni, lasciando morire i cani per soffocamento in una agonia lenta e dolorosa per piú di 3 ore.
La coppia italiana ha quindi denunciato il canile alle autoritá, che hanno potuto accertare che quello é il metodo con cui vengono uccisi cani e gatti in quel canile, come in molti altri del comune di Cadiz. Questa sostanza che paralizza gli animali per farli morire lentamente asfissiati é molto meno costosa delle sostanze che secondo la legge dovrebbero essere utilizzate dai veterinari per uccidere gli animali (in Andalusia terra baciata dal sole e dal mare i cani e i gatti non vengono sterilizzati ma uccisi indiscriminatamente !).
Probabilmente i cani della coppia sono stati confusi con gli altri cani che "normalmente" vengono sacrificati nelle stesse condizioni.
Il gestore del canile, intervistato da una televisione locale, ha negato di aver preso in consegna i 3 cani e di non conoscere la coppia di italiani. Queste notizie sono state riprese dai giornali e dalle televisioni, insieme ad alcuni video e foto terrificanti, consegnati da ex collaboratori del canile alla polizia, in cui i cani e gatti stavano morendo tra gemiti e sofferenze indicibili in una lenta agonia.
Domenica scorsa l'associazione locale "El Refugio" ha organizzato una manifestazione a Cadice con il fine di chiedere spiegazioni sulle condizioni dei canili municipali della provincia, sovvenzionati tra l'altro con i fondi pubblici. A questa manifestazione hanno partecipato moltissime persone, circa 2000, tra cui Simone R., che è stato arrestato assieme ad una ragazza spagnola per offese e lesioni alle autoritá locali.
Mentre Isabel S. dopo 72 ore nella Comisaria de Policia é stata liberata dopo aver pagato 3.000 € , Simone R. é agli arresti per minacce e lesioni alle autoritá e potrebbe restare in carcere per 6 mesi fino al processo, in cui rischia una condanna di 4-6 anni.
Nei video della manifestazione di fronte al Comune di Cadice si vede perfettamente che il signor Simone non ha commesso nessuna "lesione o danno" alle autoritá. Il canile di Puerto Real, al contrario, é attualmente sotto inchiesta da parte delle autoritá del Seprona, in seguito ai video diffusi.
Ci rivolgiamo a Voi affinchè sia chiarita la situazione del nostro compatriota, per evitare che un semplice viaggio di lavoro si trasformi in una ingiustizia tanto sconcertante quanto assurda, anche considerando che uno dei due denuncianti (in conseguenza alla morte dei loro 3 cani) si è trasformato, forse non per caso, in denunciato.
Certi di un Vostro interessamento alla vicenda, confidando nella Vostra sensibilità, Vi porgiamo i piú cordiali saluti
[nome. cognome, città, nazione]
Fonte info e aggiornamenti: DogWelcome www.dogwelcome.it
Questa è forse la cosa più disgustosa della quale sono venuta a conoscenza fino ad oggi. Il presunto "artista" costaricano Guillermo Habacuc Vargas, in una delle sue mostre, ha esposto in un ANGOLINO la sua peggiore opera d'arte. Questa consiste in un CANE (in PELLE ed ossa...) legato con una corda e lasciato lì a morire di fame e sete (chissà se morirà prima di fame o di sete!) perchè NESSUNO gli ha portato cibo e acqua per sopravvivere. Peccato che il cane, se non fosse stato legato, avrebbe potuto provvedere da sè a sfamarsi. Che cosa vuole dirci l'artista con questa opera? Che il cane non può vivere senza l'uomo? Che l'uomo ha il potere di fare del cane ciò che vuole? Che l'uomo può ricavare fama e denaro da un cane, anche se in fin di vita? Non lo so, ma la cosa più agghiacciante è vedere queste foto, con persone che studiano attentamente quest'opera, e nessuno si permette di aprire bocca. Nessuno si ribella. Sembra stiano osservando un quadro, una scultura, ma la realtà è che stanno tutti guardando negli occhi un cane che muore.
In questo sito potete, anzi DOVETE, firmare la petizione per fermare questo scempio:
http://www.petitiononline.com/13031953/petition-sign.html?
In questo sito potete vedere alcune foto della "mostra" del mostro (ma vedere un cane cosi' fa più male che vederlo già morto):
http://www.marcaacme.com/blogs/analog/index.php/2007/08/22/5_piezas_de_habacuc
.
Ormai entrati nel pieno dell'autunno, è ora di ritornare all'assalto dei cacciatori per disturbare la loro consueta giornata assassina. Siccome sabato c'è la manifestazione a Trastevere, l'idea è di proseguire con lo slancio fino a domenica mattina. Il luogo è ancora da decidere, non verrà comunicato in ogni caso su questo spazio ma solo ed esclusivamente a voce e/o via mail agli interessati. L'attività di disturbo venatorio è pacifica e viene svolta con metodi assolutamente legali, oltre che efficace.
Domani, domenica 21 ottobre ore 6,30 del mattino.
Fonte foto: Geocities.
In memoria di Felix, il macaco tenuto prigioniero, torturato con esperimenti al cervello e poi ucciso dall'Università di Oxford, e per tutti gli animali che non vogliamo siano in futuro uccisi nei laboratori di vivisezione, il 20 ottobre si tiene a Oxford una manifestazione e presidi e altre iniziative in varie città del mondo: partecipa anche tu!
Roma, 20 ottobre - Piazza Santa Maria in Trastevere, ore 19-21
Contatto: attivismo@vallevegan.org
Torino - piazza Castello all'imbocco di via Garibaldi, ore 16-19.30
Contatto: piemonte@agireora.org
Senigallia: in via di definizione, per aggregarsi scrivere a Stefania - stefania.manoni@regione.marche.it
Bologna: via Indipendenza 42, dalle 12 alle 19.
Contatto: Cecilia - topozilla@libero.it
Verona: via Cappello (di fronte Coin), 15.30-19.00
Contatto: Cinzia - info@lavocedeiconigli.it
Padova: via Marsilio da Padova, angolo con piazza della Frutta dalle 15,30 alle 19,00
Contatto: Irene - timoleppo@alice.it
Rimini: corso d'Augusto angolo via Gambalunga, in centro a Rimini dalle 16 alle 20.
Contatto: info@animalliberation.it - 328.3317203
Genova: via Sestri, piazza del Seltz a Sestri Ponente, ore 9.00
Contatto: Diego - dieghino_79@hotmail.it
Palermo: in via di definizione, per aggregarsi scrivere ad Alessandra - cliopa83@hotmail.it