\\ Home : Intervento : Stampa
Scuse inutili.
Pubblicato da Piero il 30/10/2007 alle 21:38:21, in Notizie sparse, letto 1412 volte

Cane torturato e ucciso. Le conferme e le inutili scuse.

Appena terminata, la “Bienal Costaricense de Artes Visuales” (Bienarte) del 2007, si trova in mezzo alle polemiche e alle proteste delle associazioni animaliste di tutto il mondo.
L'evento tradizionalmente propone una serie di opere e premia 6 degli artisti partecipanti con il diritto di rappresentare il Paese alla “Bienal Centroamericana” che si terrà in Honduras nel 2008.

 


Guillermo Vargas, il quale ha messo in mostra un cane randagio legato in un angolo della sala è uno tra gli artisti che quest’anno sono stati premiati.
Guillermo Vargas artista costaricano, conosciuto col soprannome di Habakkuk, ha suscitato le ire di associazioni animaliste e di cittadini di ogni parte del mondo a seguito della morte del cane randagio conosciuto col nome di Nativity esposto alla galleria di Managua.
I visitatori della galleria si sono trovati davanti agli occhi: un cane denutrito, affamato, legato in un angolo della stanza, senza cibo e senza acqua, sulla parete il titolo dell’opera “Sei quello che leggi”, composta utilizzando crocchette per cani.
Questa “opera d’arte” aveva lo scopo di testimoniare l'indifferenza dell'essere umano nei confronti di altri esseri viventi. Il cane è morto il giorno seguente a quello in cui sono state scattate le foto, notizia confermata da Leonor Gonzalez, editore del supplemento culturale di La Prensa in Nicaragua.


Habakkuk ha affermato che il suo lavoro è un tributo a Natividad Canda, nicaraguense morto a seguito di un attacco di 2 Rottweiler durante un workshop a Carthage.
In un’intervista rilasciata a la Nación, lo pseudoartista ha dichiarato: “La cosa importante per me è stata l’ipocrisia della gente. Le persone si sono mostrate sensibili con Natividad Canda solo dopo che è stato attaccato del cane. Prendo quello che vedo: lo stesso vale per il cane, ora è più vivo che mai, considerando che si continua a parlare di lui”, ma alla domanda se avesse dato cibo al cane, non vi è stata alcuna risposta, solo silenzio.
Lo pseudoartista ci spiega il suo lavoro: “Salve a tutti. Il mio nome è Guillermo Habacuc Vargas. Ho 50 anni e sono un artista. Recentemente sono stato criticato per il mio lavoro intitolato “Sei quello che leggi” raffigurante un cane chiamato Nativity. Lo scopo del lavoro non era causare sofferenza alla povera innocente creatura, bensì illustrare un problema. Nella mia città natale San Jose, Costa Rica, decine di migliaia di randagi muoiono di fame e malattia e nessuno gli dedica attenzioni. Ora, se pubblicamente mostri una di queste creature morte di fame, come nel caso di Nativity, ciò crea  un ritorno che evidenzia una grande ipocrisia in tutti noi. Nativity era una creatura fragile e sarebbe morta comunque su una strada”.
La battaglia che è stata portata avanti, a livello internazionale, era rivolta agli organizzatori della Biennale Centroamericana, affinché non  ammettessero questo “artista” all’edizione del prossimo anno.
Dopo che un rappresentante della Biennale ha contattato Vargas, mediante lettera scritta, per esprimere il suo sconcerto riguardo la pubblicità negativa ricevuta da “Sei quello che leggi” e nella stessa lettera è stata messa in dubbio la legittimità dell’ammissione come eccellente artista e rappresentate, l’uomo ha chiesto pubblicamente scusa e promesso che non riproporrà mai più simili progetti. Vargas, in un comunicato diffuso via web afferma che “Sei quello che leggi” non verrà più chiamata “opera d’arte”, in segno di rispetto verso quanti si sono sentiti offesi, ha ammesso l’errore commesso ed affermato che avrebbe dovuto salvare il cane invece di lasciarlo morire. Chiede a tutti di accettare le sue scuse.

 

Fonte: Oipa