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COMUNICATO STAMPA
Milano-Brescia, 29 ottobre 2007
Nei primi 22 giorni i partecipanti al campo internazionale antibracconaggio operativo in Provincia di Brescia, coordinato dalla LAC Lega per l'Abolizione della Caccia e comprendente volontari provenienti da Italia, Germania e, per la prima volta, Bulgaria ed Israele, hanno rinvenuto e distrutto 828 archetti, 412 taglioline e 112 reti, tutti strumenti vietati per la cattura di piccoli uccelli.
Sono stati liberati 115 uccelli da richiamo per l'uccellagione illegale.
Il territorio bresciano rimane ineguagliato a livello nazionale e oltre per la diffusione e la gravita' del fenomeno del bracconaggio a carico degli uccelli migratori, i cui contingenti attraversano in queste settimane le prealpi lombarde.
L'operato dei bracconieri va a gravare su questo patrimonio tutelato dall'Unione Europea, aggiungendosi tra l'altro ai guasti provocati da una dissenata politica venatoria che anche quest'anno ha permesso di sparare a specie protette (storno, fringuello e peppola) e in luoghi come i valichi montani, che dovrebbero essere interdetti alla caccia.
Fonte: LAC