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 Solo per i cuccioli, sono troppo deboli e senza intervento esterno rischiano di morire. Da adulti se la cavano
 Mai, i vaccini sono testati su molti altri animali e per salvarne uno se ne condannano molti altri
 No, non servono anche perchè la natura deve fare il suo corso
 Non so, non escludo la vaccinazione ma valuto di volta in volta

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Home/Storico/romantispecismo
Articoli della sezione «romantispecismo».
Ordine cronologico: discendente (il più recente in testa).
[inverti l'ordine]
 
Pubblicato da Piero il 03/02/2011 alle 18:18:58, in romantispecismo, letto 2142 volte

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Un nuovo anno di lotta a 360 gradi
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Dal 2003 ad oggi la campagna AIP ha organizzato centinaia di iniziative di protesta e divulgazione contro il mercato delle pellicce in Italia e all'estero. In questi anni le modalità di intervento sulla questione si sono evolute e trasformate diverse volte scegliendo man mano gli obiettivi e i metodi che sembravano essere più funzionali per il momento e il luogo in cui venivano utilizzati.

Questo processo di cambiamento, che ha coinvolto tanto l'aspetto pratico delle proteste quanto quello teorico, è sempre stato necessario per risultare efficaci e comunicativi con il mutare delle condizioni esterne e dell'attitudine delle persone nei confronti degli attivisti. Ad oggi la campagna AIP sta subendo un nuovo e importante rinnovamento che ci porterà ad agire in maniera leggermente differente pur mantenendo sempre in primo piano l'impegno e la voglia di agire che ci ha sempre contraddistinto.

Il movimento di liberazione animale italiano ed internazionale sta vivendo un momento del tutto nuovo nella sua storia. Un gran numero di persone si sta avvicinando alle iniziative su vasta scala proposte, e la questione animale in ogni suo aspetto sembra avere oggi un'attrattiva maggiore rispetto a qualche anno fa. Per contro le aziende e i grandi poteri che stanno dietro allo sfruttamento animale stanno cercando di fare quadrato insieme alle amministrazioni politiche per tutelare i propri interessi e poter continuare indisturbate le loro attività sotto la bandiera del diritto d'impresa e della legalità .

In questo nuovo scenario è necessario per noi e per tutto il movimento di liberazione animale ragionare sulle proprie strategie di comunicazione e di intervento per adattarsi a questa nuova situazione e non perdere l'efficacia che si è gradualmente raggiunta negli anni.

Analizzando sul pratico l'azione della campagna si è giunti alla conclusione di iniziare una attività di pressione non più focalizzata su un singolo marchio ma mirare ad interventi più ad ampio raggio che coinvolgano tutto l'universo del mercato della pelliccia e oltre. Questo non vuol dire per noi abbandonare completamente gli obiettivi che fino ad oggi ci eravamo preposti ma non considerarli più in maniera esclusiva. Questo comporterà quindi una pressione verso tutti i marchi e i negozi che espongono capi in pelliccia ma anche un'attenzione verso le grandi case di moda, gli stilisti e gli allevamenti di animali da pelliccia.

Questa azione a 360 gradi ci auguriamo che abbia l'effetto di far capire quanto l'industria della pelliccia sia ramificata e radicata sul territorio italiano sviluppando così la voglia di impegnarsi in prima persona per tutti gli attivisti in ogni parte della penisola.
Ci auguriamo che questo cambiamento possa portare le persone a ragionare in maniera più allargata sulla questione dello sfruttamento e di come esso sia diventato un parte integrante della società civile, affossando ogni individuo considerato differente o inferiore e elevando sempre di più chi gode di posizioni di potere sui propri simili e dissimili.
Combattere questa mentalità vuol dire impegnarsi nella lotta contro le pellicce così come contro la vivisezione, l'industria della carne, la segregazione razziale e sessuale, la distruzione dell'ambiente e delle specie selvagge.

Contro lo specismo, per la liberazione animale
Campagna AIP
 
Pubblicato da Piero il 08/05/2010 alle 11:56:53, in romantispecismo, letto 3401 volte

Green Hill 2001 è un’azienda situata a Montichiari (Brescia) che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione. Da questo allevamento più di 250 cani ogni mese finiscono negli stabulari, tra le mani dei vivisettori e sui tavoli operatori. Dentro i 5 capanni di Green Hill sono rinchiusi fino a 2500 cani adulti, più le varie cucciolate. Un lager per animali fatto di capanni chiusi, asettici, senza spazi all’aperto e senza aria o luce naturale. Tra i clienti di Green Hill ci sono laboratori universitari, aziende farmaceutiche rinomate e centri di sperimentazione.
Da pochi mesi è nata una campagna nazionale contro questo Lager che ha già visto oltre 2000 persone manifestare il 24 aprile per le vie del paese dove si trova questo luogo di sterminio.
Il prossimo 22 maggio si terrà un nuovo incontro nazionale questa volta direttamente sotto l'allevamento.

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Sentendo la necessità di appoggiare questa campagna, con la consapevolezza della reale natura della vivisezione all'interno degli interessi multinazionali del settore farmaceutico e della istituzione monetaria della ricerca, da Roma partiremo in carovana diretti a Montichiari.
Invitiamo quindi tutti gli interessati a contattarci per organizzare la trasferta. Inoltre chi ha la possibilità di mettere a disposizione la macchina lo specifichi.

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Di seguto alleghiamo la convocazione ufficiale del Coordinamento Fermare Green Hill (http://www.fermaregreenhill.net/wp/)

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Iniziativa Solidale, scrivi a:
mukawama9@gmail.com

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SABATO 22 MAGGIO - ORE 14.00
GIORNATA NAZIONALE CONTRO GREEN HILL

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Molti si aspettavano che il corteo del 24 aprile arrivasse fino
all’allevamento. Molti volevano vedere con i propri occhi questo moderno
lager per animali.
Purtroppo la posizione dove è situato, fuori dal paese, non avrebbe reso
efficace o visibile un corteo in quella direzione e avrebbe fatto perdere
la possibilità comunicativa che volevamo avere con gli abitanti di
Montichiari.

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Per chi ancora vuole vedere, per chi vuole sentire le voci dei cani che
abbaiano dalle loro gabbie, per chi vuole manifestare la propria rabbia,
il proprio sgomento e il proprio dolore, saremo davanti ai capannoni di
Green Hill il 22 maggio.

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Dopo il presidio all’allevamento alle ore 16.30 ci sposteremo per un
presidio molto importante collegato alla campagna per fermare il business
di Green Hill, a pochissimi chilometri dall’allevamento. Daremo maggiori
informazioni a breve su questo nuova strategia della campagna “Salviamo i
cani di Green Hill”.

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Speriamo di essere tantissimi il 22 maggio, contro Green Hill, contro la
vivisezione, contro lo sfruttamento animale su cui è fondata questa
società!

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APPUNTAMENTO IN VIA SAN ZENO A MONTICHIARI ALLE ORE 14.00 (VIA SAN ZENO SI
TROVA NELLA “ZONA ARTIGIANALE ARZADA”)

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Programma della giornata:

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*Ore 14.00 presidio davanti a Green Hill, via San Zeno, Montichiari
*Ore 17.00 presidio ad un nuovo obiettivo della campagna, sempre a
Montichiari
*Ore 20.00 buffet vegan benefit, presentazione della campagna e
discussione su attivismo per la liberazione animale, con proiezione di
video. Ore 22.00 concerto con Smashrooms, You Suck, The Consequence.
Presso il CSA MAGAZZINO 47, Via industriale 10, Brescia.

 

 
Pubblicato da Piero il 04/01/2010 alle 14:16:19, in romantispecismo, letto 2183 volte
 
Pubblicato da Piero il 21/12/2009 alle 04:34:00, in romantispecismo, letto 3090 volte

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Riportiamo gli articoli di alcune importanti testate giornalistiche su una clamorosa protesta della Campagna AIP "Attacca l'Industria della Pelliccia". (20 dicembre 2009)

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Da "Repubblica"

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Protesta anti pellicce, due ragazzi appesi al cornicione della Rinascente.
Clamorosa manfestazione di un ragazzo e di una ragazza che si appesi ad un cornicione del palazzo che ospita il grande magazzino in piazza della Repubblica. I due giovani contestano la vendita di capi con inserti di pelliccia, vendita che era stata esclusa da un accordo con le associazioni animaliste. All'arrivo dei vigili del fuoco gli attivisti dell'Aip si sono issati alla ringhiera del bar all'ultimo piano dell'edificio. Quattro denunciati. Due giovani, un ragazzo e una ragazza, si sono calati dalla terrazza sul cornicione del palazzo della Rinascente, nella centralissima piazza della Repubblica, per protestare contro la vendita di capi con inserti di pelliccia nei punti vendita della catena di grandi magazzini. I due appartengono ad Aip, una rete di gruppi che protesta contro l'uso della pelliccia di animali per l'abbigliamento.

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I due giovani, legati con corde, sono rimasti in piedi sul cornicione al quinto piano dell'edificio. Appena saliti hanno lanciato volantini nei quali si spiega che "nella primavera del 2007 i grandi magazzini La Rinascente hanno firmato un impegno per una politica aziendale fur free. L'impegno da parte di Rinascente - si legge dal volantino - era quello di arrivare ad una piena attuazione di tale politica alla fine dei saldi del gennaio 2009. Nei mesi di settembre 2009 ci siamo trovati invece a verificare la presenza di capi con inserti di pellicce all'interno di tutti i punti vendita La Rinascente in Italia".

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Sotto il palazzo si è riunita una grande folla di persone che erano in centro per lo shopping. Sono intervenuti polizia municipale, polizia e vigili del fuoco con un'autoscala. Dopo circa mezz'ora, mentre i vigili del fuoco stavano salendo con la scala per indurli a scendere, i due ragazzi si sono issati sulla ringhiera del bar che si trova all'ultimo piano della Rinascente, e sono risaliti concludendo la loro manifestazione.

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Alla fine la polizia ha denunciato un fiorentino di 33 anni, un trentunenne di Faenza, un ragazzo di 26 anni di Como e una giovane di 22 anni di Milano. 

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Da "La Nazione"

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Protesta contro la vendita di pellicce alla Rinascente.
I due protestavano per la vendita di capi con inserti di pelliccia nei punti vendita della catena di grandi magazzini.

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Firenze, 20 dicembre 2009 - Piazza della Repubblica teatro di una dimostrazione contro l'uso di pellicce e la vendita di capi con inserti di pelliccia nei punti vendita della catena di grandi magazzini. Autori della protesta sono stati due giovani che si sono calati dalla terrazza sul cornicione del palazzo della Rinascente, nel cuore del centro storico. I due appartengono ad Aip, una rete di gruppi che protesta contro l'uso della pelliccia di animali per l'abbigliamento.

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Erano legati con corde, in piedi sul cornicione al quinto piano dell'edificio, hanno lanciato volantini nei quali si spiega che ''nella primavera del 2007 i grandi magazzini La Rinascente hanno firmato un impegno per una politica aziendale fur free. L'impegno da parte di Rinascente - si legge dal volantino - era quello di arrivare ad una piena attuazione di tale politica alla fine dei saldi del gennaio 2009. Nei mesi di settembre 2009 ci siamo trovati invece a verificare la presenza di capi con inserti di pellicce all'interno di tutti i punti vendita La Rinascente in Italia''.

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Grande folla di persone, sotto il palazzo. Sul posto è intervenuta la polizia municipale, polizia e vigili del fuoco con un'autoscala. Dopo circa mezz'ora, mentre i vigili del fuoco stavano salendo con la scala per indurli a scendere, i due ragazzi si sono issati sulla ringhiera del bar che si trova all'ultimo piano della Rinascente, e sono risaliti concludendo la loro manifestazione.

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Da "ANSA"

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Firenze: protesta contro vendita pellicce.
Giovani si calano da cornicione palazzo Rinascente, denunciati
20 dicembre, 18:31

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(ANSA)- FIRENZE, 20 DIC -Due giovani si sono calati dalla terrazza sul cornicione del palazzo della Rinascente per protestare control'uso della pelliccia di animali. I 2, un ragazzo e una ragazza, hanno lanciato volantini nei quali si denuncia il mancato rispetto della Rinascente di un accordo per una politica aziendale fur free. Sono intervenuti polizia e vigili del fuoco per indurli a scendere. Sono state poi denunciate 4 persone, le 2 che si sono calate sul cornicione piu' altre 2, per manifestazione non preavvisata.

 

 
Pubblicato da Piero il 28/09/2009 alle 21:18:47, in romantispecismo, letto 1957 volte

Allucchettamenti e proteste alla presentazione del profumo D&G

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Venerdì 25 settembre a La Rinascente di Piazza Duomo, Milano, era prevista la presenza di Naomi Campbell, Claudia Schiffer ed Eva Herzigova per la presentazione del nuovo produmo D&G, a cui avrebbero presenziato pure Dolce&Gabbana.
Vista l'inadempienza di Rinascente della politica fur-free e il rilancio di una campagna contro di loro, quale migliore momento per fare sapere a tutti che questa azienda non ha preso seriamente un impegno con AIP e non si sta impegnando a fermare la vendita di cadaveri di animali dentro ai suoi punti vendita?

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Anche se non invitati ci siamo presentati pieni di iniziativa e di buoni propositi, oltre che di buone ragioni e di rabbia, per cercare di rovinare la festa a Rinascente. Con un piano che prevedeva due azioni distaccate che però abbiamo dovuto rivedere sul momento, siamo riusciti alla fine ad avere ben tre azioni!

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Quando già presso l'entrata principale era stato srotolato un tappeto rosso e si accalcavano alle transenne decine di persone in attesa delle tre modelle, alcuni attivisti di AIP sono riusciti ad entrare nel negozio da un'altra entrata e, distraendo prima le numerose guardie all'ingresso con un diversivo fatto di slogan e cartelli, uno di loro è riuscito ad alluchettarsi ad una maniglia della porta principale, davanti al tappeto rosso. Peccato che i lucchetti tipo "bloster", i più adatti per legare il proprio collo in queste situazioni, necessitino della chiave per la chiusura. Il piano prevedeva la fuga di un altro con le chiavi in mano, ma prevedeva anche di poter fare questa azione all'esterno, con più
possibilità di "smarcare" eventuali ostacolatori. Con dieci guardie
addosso tra gli stand di un grande magazzino era impossibile fuggire più di due minuti o fare altro che lanciare via le chiavi. Così l'allucchettamento è durato solo pochi minuti, dopo di ché tutti gli attivisti che erano entrati sono stati portati fuori passando sul tappeto rosso, in mezzo alla folla e ai giornalisti, dove comunque hanno potuto dare visibilità all'azione.

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..........

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Pochi minuti dopo scatta la seconda azione: una attivista si incatena ad una delle porte della Rinascente, usando la stessa tecnica del lucchetto al collo (impossibile da segare se non con un flessibile e l'intervento dei pompieri). Questa volta essendo l'azione all'esterno è facile fuggire con le chiavi e "farle sparire"!
Arrivano subito gli altri e scatta il presidio con volantini lanciati,
cartelli, slogan e una ressa di persone che si gira a guardare e scattare foto, con le macchine e le telecamere che avevano preparato per le top-model. La sicurezza della Rinascente è lenta ad intervenire ed è presa alla sprovvista. La protesta riscuote anche una buona approvazione da parte della gente, che prende i volantini e applaude.
Questo allucchettamento è durato almeno 40 minuti, facendo ritardare l'evento, ed è finito quando ormai riuscito nella sua efficacia sono spuntate fuori le chiavi ed è stato aperto il lucchetto.

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Poi si alza la musica, arrivano le dive, scattano i flash, tutto sembra tornato alla normalità e all'allegria che dovrebbe contraddisstinguere questi eventi mondani. Ma proprio mentre le tre modelle e Dolce&Gabbana sono sotto i riflettori all'interno del negozio, da una balconata vengono lanciati mucchi di volantini e viene srotolato uno striscione con scritto "Basta Menzogne - Basta Pellicce - Rinascente assassini". Una mossa inaspettata, e ancora una volta la sicurezza viene presa alla sprovvista, mentre le facce si alzano a guardare l'ennesima contestazione alla scelta eticamente inaccettabile della Rinascente.

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L'amministratore delegato di Rinascente, Vittorio Radice, era visivamente nervoso e contrariato e ha continuato a cercare giustificazioni e scuse, tergiversando invece sulle nostre richieste concrete e i loro impegni presi pubblicamente.
La dirigenza di Rinascente sa bene quello che vogliamo e questa iniziativa è un modo concreto per far capire che chi non rispetta i patti e continua a lucrare sulla pelle degli animali è dalla parte del torto e non potrà ricevere che disprezzo e rabbia.

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Non è più il momento per le promesse e le scuse:
Basta menzogne - Basta pellicce dentro Rinascente!

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Per visionare un altro filmato dell'azione:
http://www.youtube.com/watch?v=aJ8sWC7hnbM

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Rassegna stampa:
CORRIERE.IT
TGTNEWS.IT

REPORTONLINE.IT
APCOM.NET

 
Pubblicato da Piero il 28/09/2009 alle 14:36:05, in romantispecismo, letto 1738 volte

...ma non è ancora tutto a posto

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Da La Rinascente ci è stata spedita una comunicazione riguardo la loro politica fur-free e la presenza di capi con inserti in pelliccia all’interno dei loro punti vendita. Una lettera che ribadisce la loro volontà di mantenere con noi una comunicazione e in cui viene ribadito il loro impegno per applicare questa politica aziendale, che purtroppo rimane ancora piena di promesse e di belle parole ma priva di fatti concreti in tempi ben definiti.

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Se da una parte temevamo un ripensamento totale da parte dell’azienda e quindi un loro trincerarsi dietro al silenzio, dall’altra questa apertura al dialogo non può nemmeno frenare la nostra rabbia per un impegno che Rinascente non sta seguendo. Rimaniamo quindi aperti al dialogo con l’azienda ma fermi sul punto già ribadito nel nostro primo comunicato, in cui si dice che questa nuova mobilitazione si fermerà solamente nel momento in cui non si troveranno più inserti di pelliccia all’interno dei punti vendita Rinascente.

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Secondo quanto scritto dalla dirigenza dell’azienda dopo la nostra segnalazione si sono accorti di capi acquistati e che erano sfuggiti ad una verifica, che sarebbero stati già ritirati dai negozi e rimandati indietro ai fornitori. Questo però per pochissimi capi da loro direttamente acquistati.

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Tutto il resto degli inserti presenti nei loro magazzini si trovano nei corner, in cui le varie aziende si gestiscono da sole gli acquisti. A questi corner sarebbero stati chiesti chiarimenti e a quanto pare “si stanno adeguando” alla politica fur-free. Ma su questo punto solamente parole vaghe, senza un impegno o una scadenza precisa, che poi dovrebbe semplicemente essere immediata. I corner si dovevano infatti adeguare già dal 31 gennaio e di tempo ne hanno avuto già a sufficienza.

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Noi non vogliamo aspettare più. Vogliamo che vengano rispettati gli accordi e che tutti i punti vendita Rinascente in Italia diventino veramente fur-free!

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Clicca qui per visionare la comunicazione de La Rinascente

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Invitiamo quindi ad una forte presenza per le proteste.

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Fonte: Campagna AIP

 
Pubblicato da Piero il 22/09/2009 alle 08:27:27, in romantispecismo, letto 1924 volte

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Come ricorderete dopo tre anni di intensa campagna i grandi magazzini La Rinascente avevano chiamato a colloquio alcuni attivisti di AIP e in seguito firmato un impegno per una politica aziendale fur-free. L’impegno da parte di Rinascente era quello di arrivare ad una piena attuazione di tale politica alla fine dei saldi autunno-inverno 2008/09, con data ultima del 31 gennaio 2009.

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Nelle loro stesse parole tale impegno era quello di “eliminare totalmente dai propri magazzini i prodotti derivanti dall’industria della pelliccia” (dalla dichiarazione pubblica datata 11 maggio 2007) e di “estendere tale regola anche ai nostri partners commerciali che operano direttamente nei 14 negozi Rinascente in Italia (...) ed arrivare, come già indicato, entro la fine dei saldi autunno/ inverno 2008/2009, ad eliminare dai propri magazzini i prodotti che non rispettino i principi etici adottati” (da una lettera speditaci in data 9 ottobre 2008).

Attenti e malfidati verso aziende che per principio si basano sul profitto e lo antepongono a tutto, abbiamo ispezionato molti dei loro punti vendita, riscontrando purtroppo che con l’inizio della stagione autunno-inverno 2009/10 sono ancora in vendita capi con inserti di vero pelo, con una totale noncuranza degli impegni presi. Sono infatti presenti nei negozi La Rinascente di diverse città prodotti in coniglio, volpe e procione, sotto forma di colletti, cappelli, sciarpe e cappotti, riscontrati all’interno dei corner di svariati marchi.

Di fronte a questa inadempienza degli accordi presi e dichiarati anche a mezzo stampa, vogliamo rendere pubblica la mancanza di serietà di questa azienda, ennesima riprova della sua vera natura, e lanciamo una nuova mobilitazione di carattere nazionale a partire dal 26 settembre 2009.

Tale mobilitazione, lo rendiamo chiaro, cesserà solo nel momento in cui all’interno dei punti vendita La Rinascente di tutta Italia non si troveranno più prodotti derivanti dall’industria della pelliccia, come d’altronde previsto dagli accordi presi due anni fa.

Se un’azienda come La Rinascente crede di poter prendere in giro gli attivisti, la campagna e non ultimi gli animali uccisi dall’industria della pelliccia, è il caso di far capire loro che questo non lo tolleriamo e che a false promesse e mosse sporche rispondiamo con determinazione.

Invitiamo dunque tutti e tutte per un presidio di protesta davanti al punto vendita Rinascente di Milano Piazza Duomo, sabato 26 settembre – dalle ore 15.00 alle 18.00.


Contattate La Rinascente e fate sapere che cosa pensate delle loro menzogne e delle loro mani che continuano a sporcarsi di sangue:

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La Rinascente
Via Washington 70
20146 Milano (MI)
Tel: 02-46771
Fax: 02-46771392

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mail:
centralino.sede@rinascente.it
comunicazione@rinascente.it

Sul sito www.rinascente.it alla pagina “Contact” potete scrivere direttamente al servizio clienti dell’azienda.

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FONTE: Campagna AIP

 
Pubblicato da Piero il 17/09/2009 alle 14:08:43, in romantispecismo, letto 1810 volte

In adesione alla settimana internazionale contro il Max Mara Fashion
Group
, a Roma si terranno due manifestazioni:

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GIOVEDI' 17 SETTEMBRE dalle ore 16.30
e
SABATO 19 SETTEMBRE dalle ore 16.00
in
via COLA DI RIENZO angolo via PAOLO EMILIO
(altezza del num. civico 173 - metro A Ottaviano)

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di seguito il comunicato della campagna AIP - Attacca l'Industria
della Pelliccia:

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Con la fine dell'estate i negozi del Max Mara Fashion Group si
riempiranno nuovamente di cadaveri animali trasformati in colli e
giacche. Comincia il periodo in cui la carneficina di animali
brutalmente sfruttati e massacrati dall'industria della pelliccia è
visibile nelle vetrine e nelle strade, in cui la vanità e l'ignoranza
portano milioni di persone ad indossare i loro resti sui propri
vestiti. La moda è questa e i più si adeguano, senza sapere o senza
pensare.

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Proprio per far sapere e per spingere alla riflessione da anni il
movimento per la liberazione animale si batte e si impegna, con
iniziative informative e proteste.
La speranza è sempre quella che la realtà agghiacciante di questa
industria possa far aprire gli occhi alle persone e generare un
cambiamento nella loro coscienza e nella loro quotidianità.
Un passo fondamentale, certo, ma noi vogliamo anche di più.

.

Vogliamo unire la comunicazione con le persone a risultati concreti.

Vogliamo infatti che una delle più grandi aziende di moda del mondo,
uno dei nomi più noti dello stile italiano, cessi di uccidere
centinaia di migliaia di animali ogni anno per le sue collezioni.

Da un momento all'altro 2300 negozi nel mondo potrebbero essere privi
di pellicce ed inserti di pellicce, potrebbero smettere di colare
sangue e sofferenza, così come è già accaduto per le migliaia di
negozi di tantissimi altri marchi contro cui sono state fatte campagne
di pressione
e boicottaggio.
Da un momento all'altro per l'industria della pelliccia ci sarebbe un
colpo durissimo, sia in termini di introiti che di immagine.

Questo momento arriverà. Quando dipende anche da tutti noi.

Dopo 10 mesi di campagna ed una pausa estiva siamo pronti a dare il
massimo contro l'industria della pelliccia e il Max Mara Fashion
Group. Dopo 300 proteste in tutta Italia non siamo certo stanchi di
ripetere ai passanti cosa si nasconde dietro alle vetrine
dei negozi Max Mara o Max&Co, non siamo stanchi di urlare la nostra
rabbia, di passare giornate al caldo o al freddo per dare voce a
quegli animali reclusi così lontano dalle nostre città, così lontano
dai nostri occhi, ma così vicino al nostro cuore.

.


UNISCITI ALLA SETTIMANA MONDIALE CONTRO IL MAXMARA FASHION GROUP!

Nella settimana dal 14 al 20 settembre si terranno proteste davanti ai
negozi del MMFG in almeno 20 diversi paesi del mondo e in tante città
italiane. Saremo la voce degli animali in Inghilterra, Germania,
Olanda, Danimarca, Belgio, Stati Uniti, Austria, Estonia, Finlandia,
Lussemburgo, Spagna, Russia, Svezia, Canada, Norvegia, Repubblica
Ceca, Polonia, Cile, Colombia Perù, Argentina.

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Per il MMFG si preannuncia una settimana difficile!

 
Pubblicato da cristiano il 25/04/2009 alle 11:11:25, in romantispecismo, letto 2353 volte
riceviamo e diffondiamo:

"Nel pieno della nostra vita edonistica, ostentata e tecnologica, esistono delle "scatole nere". Queste "scatole nere" sono i laboratori di ricerca biomedica, gli allevamenti e i macelli: aree separate, anonime, dove la nostra società conduce i suoi sporchi affari fatti di violenza e sterminio di innocenti esseri senzienti. Queste sono le nostre Dachau, Buchenwald e Birkenau. Come i bravi cittadini tedeschi, abbiamo le idee chiare su cosa accade lì dentro, ma non vogliamo saperne nulla."

Siamo sicuri che l'abominevole pensiero di superiorità che spinse i nazisti nel perseguire il loro progetto non continui a riprodursi nelle nostre teste?
Parafrasando Charles Patterson: Auschwitz inizia ogni volta che guardiamo una mucca, una gallina, un coniglio e pensiamo "E' solo un animale!".
Basandoci su un principio di superiorità di specie, quella umana sulle altre (specismo n.d.a), abbiamo rinchiuso gli ALTRI animali in moderni campi di sterminio: sfruttamento per la produzione, uccisione di massa, fosse comuni e inceneritori.
Riproduciamo una storia, che c'è stata raccontata e che continuiamo a raccontare, una storia che come tutta la Storia è narrata dai vincitori.
E' la storia di un popolo che continua a distruggere a ritmo incalzante le risorse naturali che lo circondano distruggendosi il futuro.
E' la nostra storia. La storia dell'umanità che si è eletta padrona assoluta dell'esistente non percependosi più come una delle tante specie che abitano la Terra ma considerandosi LA SPECIE.
Attraverso millenni di menzogne (religiose e politiche), utili alla riproduzione dei rapporti di potere, abbiamo consumato ogni vita compresa la nostra depredando, in nome della scienza e della cultura, ogni centimetro del pianeta.
Siamo convinti di volare mentre la nostra è una caduta libera e presto ci schianteremo!

Siamo complici di questo ecocidio se non ci opponiamo all'abbattimento di interi ettari di foreste che sono serviti e servono per quello che viene definito allevamento ma che altro non è che la sottomissione di un animale, altro da noi, al nostro volere. Siamo complici fino a quando nasconderemo a noi stessi l'orrenda verità che si cela nei macelli. Siamo complici finchè continuiamo a raccontarci che non possiamo farci nulla, che soli non cambieremo l'ordine delle cose. Siamo complici perchè la nostra storia, quella che ci raccontiamo giorno dopo giorno, ha una premessa assoluta "Le cose sono sempre andate così".
Nuove Auschwitz vengono erette in nome del denaro, abbiamo trasformato individui unici in merce, in prodotti, smembrando le loro carni. La logica del profitto ha invaso persino le nostre tavole. E' un genocidio che ha cambiato nome: alimentazione carnea. Pensiamo di disporre della vita di altri esseri viventi, considerandoli qualcosa e non qualcuno, non concependo la caratteristica peculiare della vita ovvero il valore intrinseco per chi la vive.
Come i nazisti ci raccontiamo che siamo superiori, una specie superiore; come loro abbiamo iniziato una guerra per il dominio del mondo, solo che i nostri nemici sono inermi; in egual modo abbiamo costruito campi di sterminio solo che li abbiamo chiamati macelli e come loro non ci rendiamo conto del nostro folle progetto.

Partigiani della liberazione animale
 
Pubblicato da Piero il 26/03/2009 alle 15:25:43, in romantispecismo, letto 2109 volte

ATTENZIONE: APPUNTAMENTO RIMANDATO!!!
seguirà comunicazione con data e luogo della prossima distribuzione

Cominciamo subito con  l'annuncio della  prossima iniziativa Food Not Bombs a Roma!!
Domenica 29 Marzo saremo presenti alla Pineta Sacchetti, vicino alla circonvallazione Cornelia, capolinea di molti autobus e fermata Cornelia della metro A. Se volete partecipare, cosa che speriamo, mandateci una mail e segnalateci la vostra disponibiltà. Potete aiutarci recuperando del cibo da mercati e negozi, cucinarlo e/o venire a servirlo ai senzatetto che sopravvivono in zona. Stiamo inoltre raccogliendo bicchieri, posate e piatti in materiale lavabile da utilizzare nelle distribuzioni. Anche un solo piatto può essere utile!

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Per ogni informazione, non esitate a scriverci : roma-fnb-crew@autistici.org o chiamateci al numero 3934145150

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a presto!!!
Roma FNB crew


Un po' di storia....

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(Fonte sito FNB internazionale) "Food not Bombs" (Cibo, non Bombe) è una delle organizzazioni rivoluzionarie in più rapida crescita attiva oggi in Nord America e stà prendendo piede in molte parti del mondo. Esistono oltre 175 gruppi autonomi che condividono cibo vegetariano con le persone affamate e contestano la guerra e la povertà in America, Europa, Asia e Australia. Il primo gruppo si è costituito a Cambridge, Massachussets nel 1980 da un gruppo di attivisti antinucleari. Food not Bombs è un'organizzazione tutta di volontari dedicata alla non-violenza. Food not Bombs non ha leader riconosciuti, e lotta per includere tutti nel suoi processi decisionali. Ogni gruppo recupera cibo che sarebbe altrimenti buttato e prepara piatti freddi e caldi vegetariani che distribuisce nei parchi cittadini a tutti senza restrizione. Piatti vegetariani vengono inoltre distribuiti liberamente alle manifestazioni e in altri eventi. I membri del gruppo di San Francisco sono stati arrestati più di 1000 volte nel tentativo di zittire la protesta contro le politiche che colpiscono i senza casa. La polizia di Houston (TX) sta inoltre cercando di impedire la distribuzione attraverso l'uso capzioso dei permessi comunali. Amnesty
International ha definito gli imprigionati "Prisoners of Conscience" e sta lavorando per un rilascio  incondizionato. Food not Bombs agisce spesso in coalizione con "Earth First!", con Il Comitato in difesa di
Leonard Peltier, con "Anarchist Black Cross", con l' Industrial Workers of World, con "Homes Not Jails", con "Anti Racist Action" ,con "In Defense of Animals", con il movimento delle Free Radio, e con
tutte le organizzazioni in prima linea per il progresso e il cambiamento sociale. Un collettivo pubblica un bollettino per tutta l'organizzazione chiamato " A Food Not Bombs Menu" Esiste qualcosa di analogo anche in Germania. FnB di Burlington (VT) pubblica inoltre un indispensabile guida "Conflitto e consenso" per i gruppi organizzati democraticamente.

 
Pubblicato da Piero il 21/03/2009 alle 21:37:40, in romantispecismo, letto 2011 volte

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DOMENICA 15 MARZO

ore 20.00
cena vegan a cura di Food Not Bombs e Romantispecismo
sottoscrizione libera benefit per campagna contro caccia e bracconaggio

ore 21.30
breve presentazione dei progetti e delle campagne del gruppo romantispecismo

ore 22.00
proiezione del documentario Zeitgeist

presso BENCIVENGA15 OCCUPATO
via bencinvenga 15 - bus: 90/60/211

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DOMENICA 22 MARZO

ore 20.00
cena vegan a cura di freegans e Romantispecismo
sottoscrizione 6 euri benefit per le campagne in corso

ore 22.00
proiezione del documentario DBF animal liberation front Il fuoco della Rivolta

presso NIDO DI VESPE
via deglia arvali 13a Quadraro

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sempre presenti:
banchetto informativo
distribuzione materiale
zona download video

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Fonte: romantispecismo romantispecismo@inventati.org

 
Pubblicato da chiara il 05/03/2009 alle 10:02:09, in romantispecismo, letto 1633 volte

Si torna a manifestare in via Cola di rienzo, già teatro di decine di presidi in due anni, contro la moda cruenta di MaxmaraFashionGroup e la sanguinaria industria della pelliccia.

Per tutt* le/gli attivist* roman* (e non) l'appuntamento è in Via Cola di Rienzo n°275 dalle ore 16.30 alle ore 19.30 (zona piazza Risorgimento - metro A Ottaviano)

 
Pubblicato da vegandalf il 27/02/2009 alle 15:53:43, in romantispecismo, letto 2780 volte

Dopo la partecipazione al corteo NO VAT di due settimane fa, nuovamente moss* dalla consapevolezza che lo sfruttamento animale trova ampie giustificazioni nel dominio delle religioni profondamente radicato nella cultura antropocentrica, questa domenica antispeciste e antispecisti provenienti da tutto il Lazio (e non solo) parteciperanno al CARNEVALONE LIBERATO, festa dell'autoliberazione di Poggio Mirteto dallo stato pontificio, con un banchetto informativo su veganismo, etica antispecista e liberazione animale, umana e della Terra.

Coglieremo l'occasione godereccia e mangereccia anche per una nuova distribuzione gratuita di cibo altrimenti sprecato dalla frenesia consumistica: torna FOOD NOT BOMBS a scuotere le coscienze e riempire (veganamente) le pance!


DOMENICA 1 MARZO dalle 11.00 alle 20.00
presso il CARNEVALONE LIBERATO
Poggio Mirteto (RI) - www.carnevalone.net


Fino alla liberazione animale,
antispeciste e antispecisti romane/i
romantispecismo@inventati.org

 
Pubblicato da vegandalf il 13/02/2009 alle 00:33:23, in romantispecismo, letto 1682 volte


Contro la sanguinaria industria della pelliccia, contro ogni sfruttamento di esseri senzienti, per la liberazione animale... questa settimana le attiviste e gli attivisti di romantispecismo torneranno nella via principale dello shopping romano, via del Corso, per urlare la propria indignazione al MaxMara Fashion Group e a tutti coloro che lucrano sulla morte e sulla sofferenza di animali innocenti.

DOMENICA 15 FEBBRAIO dalle 16.30
nei pressi di Marella, via del Corso 89/90
(largo dei Lombardi - metro A Spagna)

Invitiamo a partecipare tutte e tutti coloro che vogliono lottare insieme a noi contro la crudele vanità e la cruenta indifferenza che, nascoste dietro le luccicanti vetrine dei negozi di abbigliamento, mietono decine di milioni di vittime ogni anno!

Fino alla liberazione animale,
antispeciste e antispecisti romane/i
romantispecismo@inventati.org
 
Pubblicato da vegandalf il 05/02/2009 alle 01:41:31, in romantispecismo, letto 2309 volte


La campagna Attacca l'Industria della Pelliccia continua anche a Roma... l'ultimo weekend di "saldi mortali" della famiglia Maramotti verrà ancora una volta presidiato dalle attiviste e dagli attivisti di romantispecismo, che questa settimana denunceranno l'eleganza criminale del Max Mara Fashion Group:

SABATO 7 FEBBRAIO dalle 16.30 alle 19.30
Max Mara, via Cola di Rienzo n. 275 angolo via Silla
(zona piazza Risorgimento - metro A Ottaviano)

Prendi anche tu parte attiva al movimento di liberazione animale, fai sentire anche la tua voce in difesa delle decine di milioni di esseri senzienti rinchiusi negli allevamenti in attesa di essere scuoiati vivi per vacua vanità, stupido lusso e sporco profitto!

Fino alla liberazione animale,
antispeciste e antispecisti romane/i
romantispecismo@inventati.org
 
Pubblicato da vegandalf il 28/01/2009 alle 21:52:39, in romantispecismo, letto 1820 volte
Dopo tre settimane di trasferte in Emilia e Toscana, le attiviste e gli attivisti di romantispecismo tornano con un weekend di proteste e iniziative a Roma e a Caserta.

VENERDI' 30 GENNAIO
presidio Gateway to Hell presso Consolato del Nepal
presidio StopHLS presso promotori finanziari Barclays

SABATO 31 GENNAIO
presidio AIP presso punto vendita Marella di CASERTA
incontro di informazione antispecista con proiezione e dibattito

DOMENICA 1 FEBBRAIO presidio AIP presso Marella di ROMA



Si inizia venerdì con due presidi in adesione alle campagne Gateway to Hell e StopHLS: di mattina protesteremo contro l'esportazione di primati dagli allevamenti del Nepal ai laboratori di vivisezione negli Stati Uniti; di pomeriggio parteciperemo alla giornata nazionale di proteste presso Barclays, il maggior azionista di Huntingdon Life Sciences, per far sapere ai suoi promotori finanziari cosa pensiamo di chi detiene esseri senzienti per torturarli con crudeli esperimenti.

Sabato torneremo in Campania, in supporto alle/agli attivist* di Caserta Antispecista, per un presidio contro la sanguinaria industria della pelliccia presso uno dei punti vendita del MaxMara Fashion Group; nel pomeriggio parteciperemo a un'iniziativa di informazione antispecista, con proiezione di Earthlings, conferenza-dibattito su veganismo ed ecologia profonda (relatori Lidio Maresca e Andy De Paoli) e presentazione della campagna AIP.
Per informazioni caserta.antispecista@inventati.org, mentre come sempre chi volesse offrire o chiedere un passaggio per unirsi alla trasferta può scrivere a romantispecismo@inventati.org

Anche domenica ricorderemo alla famiglia Maramotti che vendere cadaveri di esseri senzienti spacciandoli per sfarzosi abiti non sarà più un buon affare. Denunceremo l'eleganza criminale del MaxMara Fashion Group nella più battuta strada dello shopping romano di lusso, via del Corso.

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VENERDI' 30 GENNAIO a ROMA

presidio in adesione alla campagna Gateway to Hell
dalle 10.00 alle 13.00 presso Consolato del Nepal
p.le Medaglie d'Oro 20 (bus 913 da metro A Lepanto)
informazioni sulla campagna: www.gatewaytohell.net

presidio in adesione alla campagna StopHLS
dalle 16.00 alle 19.00 presso promotori finanziari Barclays
via Mario Bianchini 51/c (bus 797 da metro B EUR Fermi)
informazioni sulla campagna: www.stophls.net

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SABATO 31 GENNAIO in trasferta a CASERTA

presidio in adesione alla campagna AIP contro MaxMara FG
dalle 10.00 alle 13.00 presso Marella, via Mazzini 18/22

incontro di informazione antispecista con proiezione e dibattito
dalle 18.00 alle 21.00 presso Jarmusch Club, via Cesare Battisti 72

proiezione di Earthlings, conferenza-dibattito su veganismo ed ecologia profonda (relatori Lidio Maresca e Andy De Paoli), presentazione della campagna Attacca l'Industria della Pelliccia

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DOMENICA 1 FEBBRAIO a ROMA
presidio in adesione alla campagna AIP contro MaxMara FG
dalle 16.30 presso Marella, via del Corso 89/90 (l.go dei Lombardi)

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fino alla liberazione animale,
antispeciste e antispecisti romane/i
romantispecismo@inventati.org
 
Pubblicato da Piero il 21/01/2009 alle 18:39:38, in romantispecismo, letto 2114 volte

Resoconto AIP Road Trip Bologna 17.01.2009

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Quello di sabato per i negozi bolognesi di MaxMara e Max&Co è stato un pomeriggio che difficilmente riusciranno a dimenticare.

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La giornata doveva essere del tutto tranquilla, prevedendo due proteste in contemporanea davanti ai negozi di MaxMara in Via Rizzoli e Max&Co in Via Archiginnasio. Purtroppo, ancora una volta, il questore ha scelto di giocare sporco con noi, vietandoci di fatto i presidi e costringendoci invece ad un'assembramento sotto le due torri, a 200 metri dal negozio in Via Rizzoli e a quattro isolati da quello di Max&Co!

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La frustrazione per le ennesime proteste rovinate dalle assurde e ingiustificate prescrizioni imposteci, che di fatto annullano l'efficacia dei presidi, ha portato molte persone a scegliere di non piegarsi ancora una volta a questi "soprusi democratici" e a dare un segnale forte e chiaro della nostra determinazione sia alla questura, ma ancor più a MaxMara FG.

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Dopo un ora di protesta, dal nutrito gruppo di persone accorse (sicuramente piu di 50), un gruppetto si stacca e cerca di raggiungere le vetrine in Via Rizzoli di MaxMara, per inscenare una protesta pacifica ma non autorizzata. Ovvimanete subito interviene la polizia schierandosi davanti alle porte (bloccando l'entrata) e iniziando a spintonare e minacciare gli attivisti. Per un'oretta, schivando gli spintoni della polizia, spieghiamo attraverso i megafoni l'assurda situazione ai passanti e ribadiamo il motivo per cui da due mesi a questa parte presidiamo i negozi del gruppo MaxMaraFG.

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Nel frattempo, approfittando della confusione, due ragazze si allontanano dalla protesta e, senza dare nell'occhio, riescono a raggiungere il negozio MaxMara sito in Via Archiginnasio. Questo negozio non è mai stato oggetto di nostre proteste ed è probabilmente per questo che non era presidiato dalla polizia. Il gioco quindi risulta facile, le attiviste entrano e da sotto la giacca estraggono due tubi; pochi secondi e si allucchettano alla struttura dell'allarme anti-taccheggio, bloccando di fatto l'accesso al negozio.

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Digos e polizia, evidentemente impreparati, si trovano impacciati, cercano di tirare via le attiviste legate e in questo tentativo fanno cadere un manichino, rompendo una collana esposta. Nel frattempo accorrono altri attivisti, sia dal gruppo che continuava il presidio sotto le due torri, sia quelli che avevano dato vita alla protesta in Via Rizzoli. Anche qui si inscena una protesta che per mezz'ora, sempre schivando gli spintoni della polizia, fa rieccheggiare le responsabilità di MaxMara lungo tutti i portici di Via Archiginnasio.
Al negozio di MaxMara non rimane allora che abbassare le saracinesche mezz'ora prima della chiusura.

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A questo punto si scioglie pure la protesta sotto le due torri e tutti ci spostiamo sotto la questura ad attendere il rilascio delle due attiviste, trattenute per ben 2 ore dentro gli uffici.

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A giornata conclusa, ritrovandoci tutti alla serata benefit AIP organizzata al Lazzaretto, si tirano le somme di una giornata intensa. Sicuramente quello dato oggi è stato un segnale molto forte, che aiuterà i dirigenti a capire con chi hanno a che fare. Oltretutto, grazie anche al folto numero di persone accorse, sotto le due torri si è creata una protesta che ha avuto ampissima visibilià; mentre l'allucchettamento e le due proteste spontanee davanti ad entrabi i negozi di MaxMara ha sicuramento contribuito in modo significante a rovinare un affollato sabato di shopping.

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Alla famiglia Maramotti sia chiaro che le proteste non si fermano e che, dopo Milano e Bologna, deve attendersi sempre più allucchettamenti nei suoi negozi in tutt'Italia. Nè restrizioni, nè tanto meno sgambetti e manganellate, ci fermeranno e, anzi, qualora la questura decidesse di darci nuovamente prescrizioni ai nostri prossimi presidi, sa cosa deve aspettarsi.

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Tutto promette bene per il prossimo appuntamento nazionale AIP il 21 febbraio a Genova.

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Manteniamo alta la pressione!

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BOLOGNA VEGAN CREW

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Fonte CampagnaAIP

 
Pubblicato da vegandalf il 15/01/2009 alle 23:11:19, in romantispecismo, letto 1723 volte

Dopo la partecipazione di dieci attiviste e attivisti di romantispecismo alle proteste di Firenze, anche questo weekend andremo in trasferta per partecipare stavolta ai presidi nazionali a Bologna. Chiunque voglia unirsi alla comitiva in partenza, come sempre, può scriverci a romantispecismo@inventati.org




SABATO 17 GENNAIO - AIP INVADE BOLOGNA!

Ricominciamo con gli appuntamenti mensili di AIP in tour


Un appuntamento che rinnoviamo con piacere, per trovarci insieme davanti alle porte di negozi che pensano di poter lucrare sulla vita di esseri viventi, per unire le energie di più gruppi locali in una giornata, per conoscerci meglio e fare insieme una parte della strada che porta verso la liberazione degli animali dallo sfruttamento.


La campagna contro il Max Mara Fashion Group sta portando ogni settimana decine di persone in strada ad urlare la propria rabbia, ad affrontare l'indifferenza e l'ostilità di una società basata sul profitto e sulla discriminazione e lo sfruttamento dei più deboli. I soldi di Max Mara, la loro facciata elegante, il loro stile, i loro contatti con i mondi marci della politica e della finanza, i loro tentativi di arginare l'impatto delle proteste... nulla potranno di fronte al dilagare di una lotta che è spinta dal cuore e dal desiderio di vedere tutti gli esseri viventi liberi.


Invitiamo tutti a partecipare alla giornata del 17 gennaio a Bologna, dove ancora una volta saremo noi la voce della coscienza che la dirigenza del MMFG non ha, la voce che ricorda loro il dolore e la sofferenza causata a milioni di animali dall'industria della pelliccia.


Dalle ore 17.00 alle 19.30: Due proteste in contemporanea!
- Max Mara, via dell'Archiginnasio 4/L
- Max Mara Weekend, via Rizzoli 7

e a seguire.......

SERATA BENEFIT PER CAMPAGNA AIP


-Ore 20.30 cena a cura del Vascello Vegano
Presentazione della campagna, proiezione video e concerto con:

-Le Tormenta (earth grind da Forlì)
-Stop Talking (HC Old School melodico da Milano/Lugano)
-Il Male (Anarcho Black Metal)


Il tutto presso il Lazzaretto Autogestito, Bologna
Via del Lazzaretto 17.

 
Pubblicato da vegandalf il 08/01/2009 alle 20:15:59, in romantispecismo, letto 1821 volte

Decisi a far sentire la sua voce al MaxMara Fashion Group in uno dei periodi più determinanti dell'anno, quello dei saldi, i militanti del collettivo Romantispecismo tornano in piazza nel weekend con due presidi, sabato 3 e domenica 4 gennaio. Ancora una volta facciamo il pieno, con tanti attivisti vecchi e nuovi decisi ad attaccare l'industria della pelliccia.

Due presidi molto diversi tra di loro. Nel primo, quello di sabato 3, ci rechiamo per la prima volta presso i punti vendita Persona e Marina Rinaldi di via Boccea, e ci troviamo a fare i conti con assurde imposizioni e ridicoli divieti, da quello di non usare il megafono all'obbligo di spostarci a distanza di decine di metri dal negozio, finendo così a presidiare di fronte a... una pellicceria e una salumeria. Anche a Roma inizia a tirare una brutta aria, viviamo sulla nostra pelle continue restrizioni all'espressione della nostra libertà di pensiero e già ci arrivano indiscrezioni di grottesche querele da parte di alcuni bottegai del marchio MaxMara che ci accuserebbero di avergli fatto perdere clienti "gettando colli di pelliccia sul marciapiede". La migliore dimostrazione che stiamo battendo sul tasto giusto, è che il loro nervosismo aumenta presidio dopo presidio.



Del tutto diversa l'atmosfera il giorno dopo. Torniamo di fronte al MaxMara 'ufficiale' di via Ojetti, uno dei pochi punti vendita non in franchising. Usiamo liberamente i megafoni, volantiniamo, informiamo passanti e potenziali clienti. Alcune persone entrano ugualmente, a dimostrazione del principio secondo cui i saldi sono l'anestetico più efficace per addormentare coscienza e cervello, pochi altri si espongono in penose difese d'ufficio della pelliccia, con tanto – è il caso di una patetica anziana signora – di balletto di fronte ai nostri slogan. Tutti sono stati liquidati con una noncurante occhiata di disprezzo. Ma decisamente maggiore è il numero delle persone che raccolgono i nostri volantini, ci fanno donazioni per sostenere la campagna AIP ed esprimono il loro appoggio alla nostra causa.



Abbiamo infine deciso di chiudere le feste con un presidio di protesta il 6 gennaio di fronte al circo Medrano, che durante queste vacanze natalizie ha insultato con la sua presenza la nostra città, in solidarietà alla campagna GliZooBastardi dati i legami tra questo circo e la società ALFA3000 responsabile della costruzione dello zoo di Ravenna. Con la presenza di oltre 30 attivisti (alcuni dei quali, giocolieri dilettanti, hanno improvvisato un controcirco cruelty-free) abbiamo alternato al megafono slogan e discorsi, mentre volantini e proiezioni su PC portatili venivano usati per svelare alle famigliole stordite dal consumismo il vero volto del circo: tortura, umiliazione, prigionia. I bambini che guardavano interdetti e angosciati le immagini sono stati portati via a forza dai genitori, speriamo vivamente di aver lasciato un segno nella loro coscienza; sicuramente è stato così per alcune famiglie e gruppi di amici che dopo averci incontrato hanno deciso di non passare la serata finanziando questa industria dello sfruttamento.



fino alla liberazione animale,
antispeciste e antispecisti romani/e
romantispecismo@inventati.org

 
Pubblicato da chiara il 04/01/2009 alle 14:30:00, in romantispecismo, letto 67296 volte
Questa protesta avrà come scopo quello di mostrare al pubblico ed ai passanti la realtà di sfruttamento nascosta dietro l'uso di svariate specie animali, molte delle quali esotiche. Loro stessi ostentano il possesso di "2 raririssimi leoni bianchi", giraffe, rinoceronti, cammelli e cavalli fra i molti altri. Scendiamo in piazza dalla parte di ogni singolo individuo costretto in cattività dai circensi, per convincere i clienti a non dare un soldo a questi sfruttatori che, nascosti dietro l'appellativo di artisti e sostenuti dalle sovvenzioni pubbliche, si permettono di perpetrare ogni tipo di atrocità su esseri innocenti. Appuntamento il 6 Gennaio davanti al Circo Medrano a piazzale Clodio. Orario 15:00-19:30. Gli spettacoli del circo sono prevsiti per le 16:00 e le 18:30; dovremo quindi concentrare le forze prima di questi orari, per intercettare i clienti. Portate cartelloni, fischietti e tanta rabbia ma venite a titolo personale e lasciate a casa bandiere e materiale informativo di qualsiasi associazione. Fino alla liberazione animale, antispeciste/i romane/i
 
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