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25 aprile: quale liberazione?
Pubblicato da cristiano il 25/04/2009 alle 11:11:25, in romantispecismo, letto 2361 volte
riceviamo e diffondiamo:

"Nel pieno della nostra vita edonistica, ostentata e tecnologica, esistono delle "scatole nere". Queste "scatole nere" sono i laboratori di ricerca biomedica, gli allevamenti e i macelli: aree separate, anonime, dove la nostra società conduce i suoi sporchi affari fatti di violenza e sterminio di innocenti esseri senzienti. Queste sono le nostre Dachau, Buchenwald e Birkenau. Come i bravi cittadini tedeschi, abbiamo le idee chiare su cosa accade lì dentro, ma non vogliamo saperne nulla."

Siamo sicuri che l'abominevole pensiero di superiorità che spinse i nazisti nel perseguire il loro progetto non continui a riprodursi nelle nostre teste?
Parafrasando Charles Patterson: Auschwitz inizia ogni volta che guardiamo una mucca, una gallina, un coniglio e pensiamo "E' solo un animale!".
Basandoci su un principio di superiorità di specie, quella umana sulle altre (specismo n.d.a), abbiamo rinchiuso gli ALTRI animali in moderni campi di sterminio: sfruttamento per la produzione, uccisione di massa, fosse comuni e inceneritori.
Riproduciamo una storia, che c'è stata raccontata e che continuiamo a raccontare, una storia che come tutta la Storia è narrata dai vincitori.
E' la storia di un popolo che continua a distruggere a ritmo incalzante le risorse naturali che lo circondano distruggendosi il futuro.
E' la nostra storia. La storia dell'umanità che si è eletta padrona assoluta dell'esistente non percependosi più come una delle tante specie che abitano la Terra ma considerandosi LA SPECIE.
Attraverso millenni di menzogne (religiose e politiche), utili alla riproduzione dei rapporti di potere, abbiamo consumato ogni vita compresa la nostra depredando, in nome della scienza e della cultura, ogni centimetro del pianeta.
Siamo convinti di volare mentre la nostra è una caduta libera e presto ci schianteremo!

Siamo complici di questo ecocidio se non ci opponiamo all'abbattimento di interi ettari di foreste che sono serviti e servono per quello che viene definito allevamento ma che altro non è che la sottomissione di un animale, altro da noi, al nostro volere. Siamo complici fino a quando nasconderemo a noi stessi l'orrenda verità che si cela nei macelli. Siamo complici finchè continuiamo a raccontarci che non possiamo farci nulla, che soli non cambieremo l'ordine delle cose. Siamo complici perchè la nostra storia, quella che ci raccontiamo giorno dopo giorno, ha una premessa assoluta "Le cose sono sempre andate così".
Nuove Auschwitz vengono erette in nome del denaro, abbiamo trasformato individui unici in merce, in prodotti, smembrando le loro carni. La logica del profitto ha invaso persino le nostre tavole. E' un genocidio che ha cambiato nome: alimentazione carnea. Pensiamo di disporre della vita di altri esseri viventi, considerandoli qualcosa e non qualcuno, non concependo la caratteristica peculiare della vita ovvero il valore intrinseco per chi la vive.
Come i nazisti ci raccontiamo che siamo superiori, una specie superiore; come loro abbiamo iniziato una guerra per il dominio del mondo, solo che i nostri nemici sono inermi; in egual modo abbiamo costruito campi di sterminio solo che li abbiamo chiamati macelli e come loro non ci rendiamo conto del nostro folle progetto.

Partigiani della liberazione animale