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 Solo per i cuccioli, sono troppo deboli e senza intervento esterno rischiano di morire. Da adulti se la cavano
 Mai, i vaccini sono testati su molti altri animali e per salvarne uno se ne condannano molti altri
 No, non servono anche perchè la natura deve fare il suo corso
 Non so, non escludo la vaccinazione ma valuto di volta in volta

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Pubblicato da vegandalf il 23/06/2009 alle 20:39:23, in Notizie sparse, letto 1560 volte

una dieta per l'ecosistema

Venerdi 26 Giugno alle ore 18.30 si svolgerà, presso il REWILD cruelty-free club, un incontro su tematiche riguardanti l'alimentazione degli adulti, la quale influenza, oltre alla salute umana, anche quella dell'intero globo.

Con un'analisi critica e la giusta informazione si può fare molto per migliorare il proprio stile di vita alimentare, grazie ad una riduzione dei rischi connessi a cardiopatie, tumori, malattie cardiovascolari, osteoporosi, ipercolesterolemia, ecc, oltre alla conseguente diminuzione riguardo allo spreco di risorse idriche, dell'effetto serra, disboscamento di foreste e altro.


Il programma, intitolato "Una dieta per l'ecosistema", sarà così articolato:
- ecologia alimentare: istruzioni per l'uso
- falsi miti dell'alimentazione
- Imparare a leggere le etichette e scegliere i prodotti
- Imparare a farsi la dieta da sè, condurre una vita più duratura e salubre

La conferenza sarà tenuta da Gianfranco Longo, operatore del biologico.

Il REWILD cruelty-free club si trova in via Giovannipoli 18, zona Garbatella, Roma. In metro è raggiungiblile con la linea B uscendo alla fermata Garbatella o San Paolo Basilica.
L'ingresso della serata è libero, previa tessera associativa gratuita. Sarà inoltre attivo il servizio bar.
Per ulteriori informazioni 3356147857.

 
Pubblicato da vegandalf il 09/06/2009 alle 20:28:26, in Veg(A)Roma, letto 3526 volte


Sabato 13 giugno dalle 16.30 (e avanti ad oltranza)

"REWILD cruelty-free club" opening party

via Giovannipoli 18, Garbatella - http://www.rewild.it

il primo club di Roma completamente VEGAN!

panini al seitan e al tofu, insalate, bio-bruschette,
piadine, pizza al trancio (con mozzarella vegan!)
birra, cocktails, aperitivi, long drinks, analcolici, liquori
frullati, centrifughe, the, cioccolate, succhi di frutta
sheese, arancine, supplì, felafel, crepes, dolci, gelati
snack, sfizi, bevande bio e da commercio equosolidale
musica live, proiezioni, conferenze, cineforum, biblioteca
...e tutto SENZA SFRUTTAMENTO ANIMALE!

nel pomeriggio ricco buffet fino a esaurimento scorte

dalle 22.00 in concerto:
UNCLE'S BEAUTY: Arianna & Suo Zio
THE EASY WAY: Sara Berni & Fabio Spaghetti

 
Pubblicato da Piero il 20/05/2009 alle 15:32:37, in Notizie sparse, letto 2920 volte

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RICOMINCIA LA FESTA!
Dopo un anno di pausa, torna la grande festa vegetariana vegana! Dal 5 al 7 giugno 2009, la sesta edizione del VegFestival porta al parco Le Serre di Grugliasco (città del bio) buon cibo, musica, conferenze, spazio bimbi ludico e didattico, spettacoli… tutto all’insegna del rispetto verso gli animali e l’ambiente.

Saranno inoltre attivi numerosi laboratori dove sperimentare la propria manualità con materiali semplici, poco costosi e non inquinanti: cucina senza ingredienti di origine animale, detersivi e cosmetici, pane, erbe spontanee, borse...; e ancora il ristorante bio, il bar sempre aperto, l’area shopping con prodotti 100% vegetali (cibi, bevande, prodotti d’erboristeria, scarpe, vestiti, accessori, libri…), il circo senza animali, gli spazi informativi...
Ma non è tutto! Da quest’anno, al Vegfestival, anche l’area benessere in cui i visitatori potranno farsi coccolare da un massaggio rilassante o apprendere le pratiche yoga senza che il portafoglio ne risenta; e ancora: un’area presentazione libri, una mostra d’arte, la paninoteca, la pizza e tante altre sorprese.
Dalle dieci del mattino alle due di notte il VegFestival sarà aperto a tutti coloro che vogliono saperne di più sul mondo veg e, a giudicare dal numero sempre crescente di visitatori, sembrano essere tanti!16 1 26 24

 
Pubblicato da Piero il 20/05/2009 alle 12:53:43, in Notizie sparse, letto 4012 volte

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Cosa c'e' di meglio di una sagra per apprezzare i piaceri della cucina vegan? Per tutti coloro che pensano ancora che mangiare 100% vegetale sia riduttivo e di poco gusto e per tutti coloro che sono amanti del seitan e della cucina "non violenta" questa e' l'occasione giusta per mangiare bene e divertirsi.

E' tipico del nostro paese, attraverso le sagre, esaltare il gusto e le tradizioni culinarie.
Noi vegan non siamo da meno e invitiamo tutti a questa sagra davvero speciale.
La Toscana, poi, offre molte di queste occasioni ma si tratta quasi sempre di sagre "vietate"
a chi come noi non ama nutrirsi con cinghiali e caprioli...

La Sagra del Seitan e' un evento ideato e realizzato dalla associazione Progetto Vivere Vegan Onlus. Il ricavato della Sagra sara' quindi destinato alla realizzazione di materiale ed altri eventi per affermare lo stile di vita vegan nel rispetto di tutti gli esseri viventi.

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Visita il sito www.sagradelseitan.it per tutte le anltre informazioni

 
Pubblicato da Piero il 20/05/2009 alle 10:05:00, in Notizie sparse, letto 2909 volte

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Tre giorni di incontri, divertimento, buon cibo (biologico e sostenibile) per diffondere una nuova cultura del rispetto e dei diritti: si può vivere, e bene, senza uccidere e senza sfruttare nessuno.
Perchè una nuova idea di uguaglianza possa prendere corpo e per rendere possibile un altro mondo.
Tutti, ma proprio tutti, sono invitati a partecipare; ognuno, anche i più piccoli, avranno modo di avvicinarsi alla questione dei diritti animali in maniera amichevole e completa.

"VEGANch'io" è organizzato da OLTRE la SPECIE in collaborazione con FOOD NOT BOMBS ROMAGNA e con il patrocinio dell'ASSESSORATO al BENESSERE ANIMALE del Comune di Brugherio.

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Per ogni info, visita il sito www.veganchio.org

 
Pubblicato da Piero il 20/05/2009 alle 09:13:23, in Veg(A)Roma, letto 4398 volte

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Grande Abbuffata Vegan Riot pre estiva
ore 20.30 puntuali al CSOA MAcchia Rossa, via Pieve Fosciana 56, Roma Magliana

Chi prima viene trova posto auto, posto a sedere e sazietà!
nella tradizione CSOA Macchia Rossa non si prendono in considerazione prenotazioni, quindi si raccomanda la puntualità

Cena a sottoscrizione 10€, inclusa acqua dell'amato sindaco. Digestivo Antonetto NON incluso

La cena è di lunedi, ma martedi è festa...nel caso non aveste presente il calendario

 
Pubblicato da Lidio il 19/05/2009 alle 23:41:17, in VeganSoul, letto 3377 volte
Maggiori informazioni sul sito www.vegansoul.it
Il menu:
Venerdì 29 maggio, ore 20, Ristorante Jaya Sai Ma, via Angelo Bargoni 56 - Roma.
Antipasti: Carpaccio di seitan con rucola e formaggio di mandorle, Straccetti di soia con funghi;
Primi: L’ormai famosa “Matriciana” vegan di Toni (capocuoco), Riso Basmati con melone giallo;
Secondi:Trippa alla romana (sì avete capito bene, ed è vegan!), Noccioline di tofu alla piastra cognac & salvia
Contorni (verdura di stagione), e Buffet di dolci caserecci...
BEVANDE & CONCERTO INCLUSI NEL PREZZO DI SOLI 25 EURO!
 
Pubblicato da Piero il 18/05/2009 alle 22:15:41, in Notizie sparse, letto 1563 volte

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La sola appartenenza ad una specie diversa da quella umana non giustifica il continuo olocausto perpetrato ai danni degli animali:

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- trasformati in cibo,
- trasformati in abbigliamento,
- trasformati in spettacolo,
- trasformati in sport,
- trasformati in strumenti.

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Sarà proiettato il film Earthlings ed al termine ci sarà un dibattito sull'antispecismo e l'ecologismo.

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Informazione antispecista a Napoli, Giovedì 21 Maggio , ore 19:00 presso la redazione di Napoli Monitor, vico S.Maria del Pozzo, 43/b quartiere Sanità. Qui la mappa.

 
Pubblicato da Piero il 17/05/2009 alle 23:53:03, in Notizie sparse, letto 4214 volte

Il maggior azionista di HLS (il più grande laboratorio privato di sperimentazione animale in Europa) segue l'esempio di altri 3 investitori.

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E' con grande soddisfazione comunicare che Barclays Bank ha ceduto tutte le sue azioni (Le 398,187 possedute direttamente dalla divisione finanziaria Barclays Global Investors, fino ad ora maggior azionista, e le 26,945 direttamente detenute da Barclays). A questo punto l'azionista di maggioranza diventa Vanguard Group e segnaliamo come secondo azionista Highbridge Capital Management.
Barclays ha finalmente deciso di cedere tutto dopo diversi mesi di pressione costante e di proteste in tutte le parti del mondo. Un ringraziamento a tutti coloro che lottano per la chiusura di Huntingdon Life Sciences, in particolare a tutti i sostenitori e attivisti italiani che hanno contributo a questo ulteriore ottimo risultato. Barclays Bank ha preso la stessa decisione di altri tre precedenti investitori che qualche giorno fà hanno ceduto le loro azioni di Huntingdon:

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- Hartford Investment Management Company (107,175)
- Rice Hall James and Associates LLC (86,262)
- BNY Mellon ha ceduto le 31,204 che rimanevano dopo aver ceduto qualche mese fà la maggior parte (BNY - Mellon è stato per diverso tempo secondo investitore).

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Alcune brevi considerazioni "tecniche" su quanto è accaduto:
attualmente la percentuale delle azioni gestite da azionisti istituzionali è sceso al 12% con solo 1,500,000 azioni commerciabili. I debiti di HLS si aggirerebbero intorno ai 72 milioni di sterline, durante i primi quattro mesi del 2009 le entrate risultano essere inferiori del 24% rispetto al 2008. "Il livello delle entrate è inferiore rispetto allo scorso anno e la prospettiva è davvero incerta" è quanto dichiarato da Brian Cass, direttore operativo di HLS.

Campagna StopHLS

 
Pubblicato da Piero il 15/05/2009 alle 14:00:09, in anti caccia, letto 3615 volte

La maggior parte dei cacciatori ha rispettato il divieto di caccia primaverile, fino a un anno fa ancora legale. Il bando imposto dal governo maltese, raggiunto anche grazie a tutte le documentazioni e denunce dei volontari di gruppi internazionali per la protezione degli animali, ha contribuito al fatto che quest’anno un numero decisamente minore di uccelli migratori è stato ucciso rispetto agli anni precedenti.

 

I volontari del CABS, Commitee Against Bird Slaughter, hanno lasciato Malta a inizio maggio, dopo aver monitorato la migrazione degli uccelli e le azioni di bracconaggio sull’isola per nove giorni. Otto persone che sono state viste sparare ad uccelli o che camminavano nella campagna armate sono state denunciate.

 

Oltre a questo sono stati scoperti due siti di trappole con reti messe da poco, uno nei pressi di Fort St. Leonardo a Marsascala (nel video) e l’altro a 150 metri dalla “torre rossa” vicino a Marfa Ridge.

 

Le 4 squadre del CABS hanno inoltre registrato più di 350 spari, soprattutto nelle prime ore dell’alba. L’anno precedente invece gli spari registrati nei 9 giorni di campo erano stati più di 1300!

 

“Questo è un  calo molto significativo che dimostra come la maggioranza dei cacciatori rispetti il divieto primaverile” ha affermato il presidente del CABS Heinz Schwarze. “E' un segnale importante. Se ciò è dovuto alle condizione del tempo, alla diminuzione degli uccelli migratori su Malta, alla presenza dei volontari del CABS o al rispetto dei cacciatori della nuova legge non è chiaro. Penso sia una combinazione di tutti questi fattori.”

 

Nondimeno, gruppi organizzati di bracconieri hanno ancora un effetto molto negativo sulla migrazione degli uccelli in primavera. In soli due giorni (27/28 aprile) i volontari sono stati testimoni diretti dell’uccisione di 4 rapaci protetti.

 

A parte le solite intimidazioni e offese contro gli attivisti, ci sono stati due seri episodi durante il campo. La scorsa settimana un bracconiere che scappava dai volontari, armati di sola telecamera (visibile nel video), ha sparato un colpo di avvertimento, e sabato una squadra è stata pedinata da una macchina per più di un ora nei pressi di Bahrija.

 

“Ogni volta che noi ci fermavamo ad osservare, anche “l’inseguitore” si fermava dietro di noi e chiamava qualcuno con il cellulare” ha detto Mr Schwarze. “In tutti i posti in cui si udivano spari illegali, le nostre squadre notavano persone equipaggiate di cellulari e walkie-talkie che davano l’allarme appena si accorgevano della presenza degli ambientalisti e della polizia. Questo metodo è molto simile a quelli usati dalla criminalità organizzata”.

 

 

Per poter monitorare la migrazione e bloccare episodi di massacro di uccelli, il CABS tornerà in autunno con un campo di un mese, stavolta con un gruppo internazionale di 30 volontari esperti, tra i quali attivisti italiani di LAC e ValleVegan.

 

CABS: www.komitee.de

 

 
Pubblicato da vegandalf il 13/05/2009 alle 23:04:13, in Notizie sparse, letto 2159 volte

E' ufficiale – la legge europea in favore delle foche è passata!

Il Parlamento Europeo ha votato il 5 maggio, quasi all’unanimità, il divieto di importazione di pelli o prodotti derivati dalle foche. La nostra lunga battaglia per raggiungere questo obiettivo è terminata, e si è conclusa con una grande vittoria morale della civiltà e della responsabilità ecologista contro l'ingordigia barbarica, la crudeltà e lo spreco.

Il Governo Canadese ha già minacciato di contestare questa legge, in vigore a tutti gli effetti dai primi mesi del 2010, presso l'Organizzazione Mondiale per il Commercio. Non vinceranno, e se avranno un po’ di senso di responsabilità verso la maggioranza dei Canadesi, che non è a favore della caccia alle foche, desisteranno dal provare a mettere a rischio un accordo commerciale con l’Unione Europea che vale 25 miliardi di dollari.


I risultati ottenuti dalla votazione svoltasi a Strasburgo sono stati strabilianti: 550 voti a favore del divieto d’importazione e solo 49 contro. La Legge Europea per vietare l’importazione di prodotti derivati dalle foche è stata approvata con il 92% dei voti favorevoli!

"Forse il Canada finalmente capirà che si deve adeguare al 21esimo secolo”, ha dichiarato il Capitano Paul Watson. "Questa barbarie non deve essere più ammessa nel mondo di oggi”.

Questo è peggior colpo mai inferto all'industria della caccia alle foche, e la metterà in ginocchio.

La Sea Shepherd Conservation Society tuttavia continuerà a tenere sotto controllo i restanti mercati. La Russia è il nostro prossimo obiettivo e con l’abolizione della caccia alla foca da parte della Russia e la dichiarazione di Vladimir Putin che l'ha definita un’"industria crudele e sanguinaria", dovremmo essere in grado di convincere anche la Russia a vietare l’importazione di questi prodotti. Rimangono solo la Cina e il Giappone, entrambe nazioni che seguono le mode dei paesi Europei, per cui se le pellicce di foca non saranno di moda in Europa non lo saranno neanche in Asia. Resta il problema del tè fatto col pene di cuccioli di foca, venduto dal Canada alla Cina come rimedio per l’impotenza.

Il Governo Canadese cerca di sostenere l’industria della caccia alle foche con milioni di dollari dei contribuenti, ma è ora che la finisca con questa pazzia.

I politici canadesi ripetono a pappagallo che questa industria è importante e redditizia sebbene, anche nei suoi tempi migliori, non abbia mai fatto incassare più di 20 milioni di dollari. Quest’anno il governo ha dichiarato che il massacro di foche porterà un guadagno di 13 milioni di dollari. È un vero mistero come siano arrivati a questa cifra.

Quanto inciderà l’industria del massacro nell’economia del paese quest’anno?

Facciamo i conti.

Quest’anno hanno preso 59.500 pellicce di foca delle 280.000 stabilite. Le pellicce ora valgono solo $14 l'una. In totale si arriva a $833.000, una cifra ben lontana dai 13 milioni di dollari.

Questi 833.000$ non comprendono i rifornimenti di carburante e le provviste, le riparazioni alle navi e le assicurazioni. Alla fine il guadagno netto si aggira intorno ai 416.500$.

Ci sono circa 6.000 cacciatori autorizzati. Significa che ciascuno ha guadagnato 69$. Cioè ha guadagnato 0,03 cent l'ora.

“Sarà un giorno nero per il Canada Atlantico se se questo divieto andrà in vigore”, afferma Robert Courtney, presidente della North of Smokey Fishermen's Association in Nova Scotia. "Avrà sicuramente un impatto devastante poiché non solo i cacciatori ne risentiranno, ma anche i pescatori”.

I pescatori si lamentano che le foche stanno mangiando tutto il loro pesce anche se la scienza ha già dimostrato che la mancanza di pesce non dipende dalla presenza di foche, bensì dallo sfruttamento marino condotto dagli uomini.

Courtney afferma che il voto è stato influenzato da informazioni inaccurate fornite da attivisti animalisti.

"Hanno basato la loro opinione su un video di 10 secondi. Gli attivisti ci hanno provocato, facendo qualsiasi cosa in loro potere per quel video”, afferma. "Abbiamo modificato le nostre leggi per rendere questa pratica più umana, ma non possiamo fare nulla se l’unico scopo degli attivisti è fermare la caccia alle foche”.

Questa dichiarazione è naturalmente un insulto all’intelligenza dei parlamentari Europei, molti dei quali hanno fatto una cosa che i politici canadesi non hanno mai fatto: sono andati di persona tra i ghiacci e sono rimasti atterriti di fronte a tanta crudeltà.

Il governo Canadese, inoltre, per evitare che si documentasse tale massacro e che le immagini arrivassero sotto gli occhi di tutto il mondo, ha deliberato che assistere alle operazioni di caccia alla foca o documentarle, è un crimine.

I difensori della caccia alle foche affermano che solo gli estremisti animalisti si oppongono al massacro e che questo è ben regolamentato e non disumano. Hanno inoltre il coraggio di affermare che è una necessità economica e che chi si oppone alla caccia alle foche lo fa solo per soldi.

Il Parlamento Europeo ha rigettato tutte queste affermazioni e i sostenitori della caccia dovrebbero essere felici poiché non si raccoglieranno più fondi per difendere le foche visto che non avranno più bisogno di essere difese.

Il Capitano Watson si oppone al massacro di foche da quando aveva 10 anni. E' nato e cresciuto in un villaggio di pescatori del Canada.

“All’età di 10 anni ho visto massacrare un cucciolo di foca e non sono più riuscito a dimenticare i suoi occhi spaventati. Da quel giorno ho trascorso la mia vita a combattere contro questa oscenità", dichiara.

"Siamo felici che il Parlamento Europeo abbia risposto alle preoccupazioni dei suoi cittadini non dando retta alla pubblicità ingannevole diffusa dal Canada", dice Sheryl Fink dell’ IFAW.

La scorsa settimana, il senatore canadese Mac Harb ha chiesto al Governo di fornire un'alternativa lavorativa per i cacciatori di foche nel Canada Atlantico.

"E' una vergogna che ancora il Governo Canadese non abbia preso i provvedimenti necessari per dare a queste persone un'altra occupazione”, ha dichiarato il senatore. Il Senatore Mac Harb è l'unico politico canadese che abbia avuto il coraggio di esprimere il proprio dissenso contro la caccia alla foca.

Dopo decenni di sforzi, lotte, viaggi tra i ghiacci, arresti e minacce, multe, riunioni, presentazioni, proteste, finalmente l'intero movimento contro la caccia alle foche può godere del frutto di tutto il proprio lavoro.

Ce l’abbiamo fatta.

Abbiamo distrutto il più osceno e crudele mercato della sofferenza e della morte su questo pianeta.

Grazie Europa.

Fonte:
Sea Shepherd, It's Official - The European Seal Bill has Passed!!!!!
tramite AgireOra Network

Traduzione a cura di Linda Possanzini.
 
Pubblicato da Piero il 12/05/2009 alle 21:47:13, in anti caccia, letto 4409 volte

Cipro, non fa che aggiungersi a Malta, Ischia, Ponza e a qualsiasi altro lembo di terra che spunta dalle acque del Mediterraneo e dovrebbe offrire ai migratori una possibilità di sosta durante il loro viaggio. Invece si trasforma puntualmente in una trappola mortale, grazie a inerzia e collusione di politici e organi di controllo. Pare proprio che non ci sia isola del Mediterraneo che si salva dalla piaga del bracconaggio. Ecco un report “a caldo” da Cipro, redatto dall’associazione internazionale per la tutela degli uccelli – CABS, al rientro da alcuni giorni di attività a Cipro. Assieme alle isole italiane e a Malta ecco un’altra terra senza legge dove i bracconieri la fanno troppo spesso da padroni nell’indifferenza o nell’incapacità delle autorità.

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L’operazione a Cipro è iniziata con l’arrivo a Larnaka all´alba del 25 aprile, partenza il 3 maggio. 7 giorni e mezzo di lavoro e 2 notti e mezzo.

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Sette partecipanti (5 dalla Germania, 1 dall’Italia e 1 inglese residente in Grecia). Sono stati formati 2 gruppi che battevano territori differenti ed in maniera differente. Il primo si muoveva in auto e faceva rapide incursioni in aree adatte. Il secondo si muoveva a piedi e controllava sistematicamente tutte le aree verdi della zona.

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Risultati: 2.100 bastoncini di vischio, 32 reti, 14 richiami acustici, 140 uccelli liberati, 20 uccelli morti. Fra le specie coinvolte la capinera (tutti i richiami in funzione erano impostati sul canto della capinera), passero, luí verde, pigliamosche, balia nera, sterpazzolina di Sardegna, forapaglie, bigiarella, rigogolo, codirosso, torcicollo, tortora, allocco, assiolo, canapino pallido, cannaiola, cardellino. Trovate anche piume di cuculo, upupa, gheppio attaccate ai bastoncini. Gli agenti del Game Fund, la polizia e il nuovo corpo per la lotta la bracconaggio, sono stati accompagnati in 9 giardini per le denunce, ma non si sa in quanti casi abbiano proceduto a denunciare il proprietario o in quanti abbiano solo rimosso le trappole.

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Sintesi: Rispetto alla esperienza LAC – Lega Abolizione della Caccia del 2001/2002 la situazione é nettamente peggiorata. L´uso di reti e richiami acustici - segno di una professionalizzazione del bracconaggio anche primaverile - é invalso. Sono stati rinvenuti impianti di bracconieri professionisti che utilizzano strategie differenti: giardini inaccessibili con dentro 5/6 mist nets (circa 6X20 o 30 metri) piú il richiamo, aree estese di macchia con piú di 400 sticks, singoli cespugli allestiti tipo Baraccas spagnole con piú di 85 sticks e richiamo notturno. Ma il confine con i bracconieri amatoriali é fluido, per cui anche giardini con pochi bastoncini possono avere il richiamo e trasformarsi in aree di cattura di grande impatto.

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Se si tiene presente che le reti raccolte dalla LAC nel 2001 e 2002 erano 3 e 8, il numero di 32 fa capire come sia cambiata la situazione. Nelle due notti passate a cercare i richiami acustici e smontare le installazioni, eliminato un richiamo si passava al secondo e al terzo ed in entrambi i casi sono stati i primi albori a fermarci e non l´assenza di un ulteriore richiamo nei dintorni. Tutti, veramente tutti i giardini e le aree verdi presentavano segni di attivitá di bracconaggio (probabilmente autunnale), un giardino su 4 mediamente aveva reti o lime sticks attivi.

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Aree: Un breve puntata a Agios Theodoros, una breve intorno a Achna e la maggior parte del tempo nel quadrato formato da Agia Napa, Protaras, Paralimni, Derinia e Sotira.

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Rapporti con le autoritá: a Cipro si occupano di bracconaggio la Polizia, il Game Fund, la SBA Police e il nuovo corpo speciale. Quest´ultimo si é rivelato assolutamente incapace di fare fronte alle chiamate e, pur essendo il referente ufficiale, ha sempre dirottato verso gli altri corpi. Il Game Fund si é rivelato interessato al lavoro e anche in qualche modo appassionato. La SBA Police é in assoluto la piú efficiente e cooperativa (ha trasformato una denuncia contro di noi per furto in una denuncia contro il denunciante per uccellagione). La Polizia “normale” é disinteressata e indolente.

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C´è evidentemente ancora una tolleranza politica verso il fenomeno, per cui di fronte a sticks in proprietá privata intervengono rimuovendo e inviando un ammonimento al proprietario; di fronte a rete in proprietá privata rimuovono e (dovrebbero) denunciare il proprietario. Di fronte a sticks o reti in terreno pubblico rimuovono senza fare appostamenti ed è chiaro che cosí il fenomeno del bracconaggio imperversa indisturbato.

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Aggressioni: 2 volte gli operanti sono stati minacciati di morte ed è stato loro impedito l´accesso nell´area in questione. Uno di loro é stato inseguito, strattonato e gli é stato sottratto lo zaino dove il bracconiere riteneva fosse nascosto il richiamo che avevamo rinvenuto. Un gruppo ha dovuto tagliare la corda in auto davanti a due bracconieri con chiari intenti offensivi e il penultimo giorno un gruppo é stato braccato in auto e solo con una rocambolesca fuga in auto con tanto di inseguimento e puzza di gomma sull´asfalto se l´é cavata.

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Per la cronaca, l´inseguitore ha denunciato il furto del richiamo alla Polizia che ha fermato gli operanti e, sulla base delle loro dichairazioni, ha controdenunciato il denunciante per uccellagione sollevandoci dall´accusa di furto! Resta il grave fatto che i bracconieri la fanno da padroni sull´isola: gli stessi forestali dichiarano di dover rimuovere le reti di nascosto dal bracconieri, mentre altri sono stati fatti oggetto di fucilate.

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Nel 1999 il capo guardiacaccia del Game Fund, Savvas Sava, per una questione di vendette dopo una sparatoria, è saltato in aria a Limassol assieme alla sua auto dopo aver accompagnato due figli a scuola.

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Il mercato: il valore sul mercato di un bastoncino di vischio é di 3 euro, una rete fra i 60 e 90 euro (provenienza illecita dall´Italia). Ogni uccelletto spennato vale 3-4 euro. Il business é in crescita negli ultimi anni.

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Fonte: CABS, testo introduttivo di TutelaFauna

 
Pubblicato da vegandalf il 11/05/2009 alle 23:31:12, in Veg(A)Roma, letto 2178 volte





la Ceraselle Ribelli Crew presenta:

sabato 16 maggio ore 20.30
cena benefit per gli animali di ValleVegan
prezzo 10 euro (inclusa acqua del sindaco)

appuntamento al Nido Di Vespe
via degli Arvali 13/a, Quadraro
metro A Porta Furba, bus 553-557

consigliatissima la prenotazione
al numero 393-414.515.0

 
Pubblicato da cristiano il 08/05/2009 alle 17:01:29, in anti caccia, letto 2441 volte

Isola di Ponza: eccovi un breve resoconto dei tre giorni di escursione attiva nell'isola bracchina, che non è assolutamente da considerare un comunicato ufficiale - queste cose io non le faccio, tsè! ; - )

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In generale, non sono [ancora] state trovate, per fortuna, tracce di bracconaggio esteso come nei mesi passati: questo significa che molti bracchi non ci hanno riprovato, il che, però, non è assolutamente un motivo per abbassare la guardia.

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infatti, benché gran parte dei siti che gli attivisti avevano segnalato in precedenza siano stati controllati senza trovare altre tracce di attività illegali, ci sono stati comunque dei riscontri preoccupanti:

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1.    il ritrovamento di 12 sep nei dintorni dell'abitazione di un ben noto "irriducibile", che sembrava essersi redento negli ultimi tempi - peccato, una delusione;

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2.    tracce indiscutibili dell'installazione di una rete sulla nota piana, anche se la rete in sito non c'era: un giovane bracco che frequenta assiduamente la zona ci ha chiesto esplicitamente di rimettere in sito la corda di supporto della rete entro la serata, altrimenti, prometteva, ci avrebbe mandati in ospedale a seguito di qualche fucilata, e che se ne sarebbe occupato personalmente e con tanto impegno.

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Gli altri siti segnalati erano "puliti", oppure in stato evidente di abbandono (probabilmente li utilizzano soltanto a marzo-aprile). in particolare sono stati battuti tutti i "siti alti" del monte guardia, alcuni di le forna/cala feola/le piscine, la cava/forte papa, alcuni di campo inglese, tutti quelli di santa maria, la piana/cala fonte/cala gaetano e il monte schiavone (montarozzo di fronte alla piana).

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Alcuni tra gli altri siti non segnalati perché considerati in disuso da anni sono stati comunque controllati, per fortuna senza riscontri.

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Tra gli immancabili episodi folkloristici sono da riportare:

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1.    l'aggressione sulla piana da parte di "M'chèl" (il ragazzetto scagnozzo de "O'Pallone"), che rivendicava i "suoi" diritti sulla rete, che ci ha deliziati con la sua forbitissima dialettica (indicatore tipico del luogo) e col suo impeto muscolare (eredità di un'adolescenza madida d'ignoranza e sciattezza morale);

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2.    l'incontro con un noto uccellatore, che voleva soddisfare sulla nostra povera guardia venatoria la sua sete di giustizia riguardo ad una fantomatica violazione che rivendica - dice - da più di due anni...

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Un grande momento di soddisfazione l'abbiamo condiviso con le guardie forestali, che hanno individuato e denunciato un pericoloso bracco per una serie di reati (resistenza a pubblico ufficiale, abbandono di arma da fuoco, detenzione abusiva di armi, richiami elettronici illegali, trappole illegali, e via discorrendo). al momento del fermo e della perquisizione il bipede e i suoi familiari hanno inscenato una tipica tragedia ponzese (simile a quella napoletana) con pianti, urla, e invocazioni ai santi protettori locali.

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il giorno dopo gli altri bipedi della braccaspecie digrignavano i denti, ma se ne stavano nascosti e cheti: qualcosa da nascondere, evidentemente, ce l'hanno tutti, e non deve trattarsi solo di attività illegali legate all'uccellagione, ma di chissà quant'altro, in chissà quali altri contesti! la storia ufficiale, il nostro passato, la nostra vita ci insegnano, ed è ineccepibile, che chi adotta un comportamento criminale, egoistico, senza scrupoli e incurante degli effetti provocati difficilmente lo fa in un ambito ristretto, perché il tipo di approccio che adottano questi individui è sempre lo stesso: questa è casa mia, qui comando io, qui il padrone sono io.

In sintesi: se uno è marcio, è marcio in tutto.

 
Pubblicato da Piero il 06/05/2009 alle 23:26:28, in Notizie sparse, letto 2361 volte
Sono in atto in diverse zone le migrazioni dei rospi verso i luoghi di riproduzione.
Purtroppo durante il loro tragitto devono attraversare le strade in cui moltissimi perdono la vita sotto le ruote delle automobili.
La LAC da più di dieci anni organizza in collaborazione con il Centro Studi Arcadia, la Campagna Rospi, in cui i volontari si recano sui posti della migrazione per monitorare e salvare le popolazioni di bufobufo.
Se vuoi partecipare anche tu a questa attività scrivi a bufobufo@abolizionecaccia.it, o chiama 0247711806 - 3394917364
 
Pubblicato da Piero il 06/05/2009 alle 22:43:00, in anti caccia, letto 5942 volte

Riceviamo e pubblichiamo il dossier (con lettera) sulla caccia, scritto da Paolo Ricci, di cui ci aveva anticipato i contenuti dal vivo, qui a Vallevegan, un mese fa.

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LA CACCIA “NO - LIMITS” - INDICE DI PROFONDA INCIVILTA’ - E LA FANDONIA DEI CACCIATORI DI SINISTRA

 
Vivo in Inghilterra e sono rimasto stupefatto quando ho letto alcuni articoli riguardo l’oscena legge
“apri-caccia-liberi-tutti” che se presentata dove vivo avrebbe creato i presupposti per una rivolta.
Come italiano residente all’estero provo vergogna nel leggere che un manipolo di deputati - tra i quali immagino parecchi inquisiti - abbiano tentato di far passare l’emendamento del fuoco sui migratori e le altre barbarie inclusa quella di far sparare i sedicenni (perché non i neonati?). Siamo un paese selvaggio che disconosce il volere popolare e pratica una democrazia  rabberciata. Infatti non si capisce come sia possibile presentare una legge che trova il favore del solo 7 per cento dei votanti. E’ qualcosa di incredibile osservare la supina accettazione dei partiti al volere di una lobby prostrata da un crollo epocale (quasi un milione di cacciatori in meno in un decennio). Non si riesce a capire come una lobby perdente e perniciosa riesca a imporre a una classe politica da operetta il proprio vergognoso volere. E anche se la norma “no - limits “ è  saltata, cambia poco; è il fatto che ci hanno provato e ci riproveranno che offende. 
Che democrazia è questa se si disconosce la volontà di una maggioranza ( 88 per cento) e si impone quello di una sparuta minoranza (7 per cento)?     
E colpisce per  uno come me - che ha sempre votato a sinistra - leggere che questa legge oscena abbia trovato i maggiori consensi tra il popolo di “sinistra”. Colpisce e fa vergognare.

Giorni fa incontrai una dirigente del PD in una città del nord e durante la cena le chiesi perché il suo partito sosteneva i cacciatori ignorando milioni persone che difendono il non umano.
Le chiesi: se otto italiani su dieci detestano la caccia perché la sostenete?
La signora mi rispose: “Perché dicono – disse proprio così: dicono – che i cacciatori sono tutti di sinistra”.
“Sinistra” è diventato un termine vago. Ce lo ha ricordato Rutelli giorni fa, identificando il PD come un partito di centro. In effetti, la confusione è grande sotto il cielo. La gentile signora – che è un ex DS -  intendeva dire che i cacciatori sono prevalentemente di centro – sinistra – sinistra. Questo voleva dire.
Le risposi che quella dei cacciatori “prevalentemente di sinistra” era un’idea errata e le dissi che le avrei mandato una sintesi che avrebbe provato l’opposto.
Ci ripensai, rimuginai la risposta e le inviai una sintesi che avrebbe dovuto aiutarla a comprendere un problema che fa perdere molti voti alla “sinistra” (uso le virgolette per non offendere i “teodem”).
Le scrissi anche che sono un elettore che ha sempre votato a sinistra è ha il sacrosanto diritto di cercare di far capire a gente confusa – o che fa finta di esserlo -  quello che ignora a proprio discapito.
Continuai dicendo che speravo che rispondesse a quello che scrivevo e che la sintesi avrebbe dovuto fugare l’idea malsana che i cacciatori sono prevalentemente di centro – sinistra – sinistra.
Conclusi chiarendo che il vero problema non è essere dalla parte di chi è più organizzato e ha più soldi (anche le SS erano più organizzate ed efficienti del movimento operaio in Germania) il problema è etico: con quello che accade al pianeta e al non umano (specie, foreste, mari ecc… ecc) essere dalla parte dei cacciatori è ormai una cosa ignobile. E  perdente. Una manciata di voti in Toscana e Umbria non li avrebbe ripagati dei vantaggi supposti.  Il documento lo mandai e la signora, ovviamente, non rispose.

Un fatto resta: l’idea che la caccia sia prevalentemente di “sinistra” è un’immane fesseria.
Di una cosa sono sicuro: i “pidiessini” faranno finta di niente. Non risponderanno mai. Il problema della caccia è per loro tabù come i preservativi per la Chiesa. Ma i tempi cambiano e questi errori si pagano.

Ma arriviamo al dunque: 

Quanti sono i cacciatori in Italia?

Nel 2006 il numero dei cacciatori in Italia era di  765.404 unità

271.904 nel Nord
255.766 nel Centro
237.734 nel Mezzogiorno

Nel 2009 i cacciatori sono circa 700.000.

I cacciatori sono prevalentemente di sinistra?

I cacciatori prevalentemente di Centro - Sinistra - Sinistra sono un gran balla:
La metà dei cacciatori è iscritta da sempre a Federcaccia, che tutto è meno che una sigla di sinistra e ha avuto per decenni come presidenti deputati democristiani come Giacomo Rosini.
L'ANUU e CONFAVI (l’associazione di Berlato, che raggruppa piccolissime sigle estremiste) hanno molti aspetti di contiguità al nord con Lega e AN rispettivamente.
L'arcicaccia è al 10%. Quindi la balla dei cacciatori di sinistra è colossale.

Aderenti alle varie associazioni dell’UNAVI
(statistiche basata su 707.359 cacciatori - anno 1999 -
www.mondocaccia.it.)

Federcaccia        414.222     58,5%
Enalcaccia           84.543      11,9%
Arcicaccia            83.306      11,7%
Libera  Caccia      80.193      11,3%
Annu                    25.675      3,6%
Italcaccia              19.420      2,7%


Cosa pensano gli italiani della caccia?
(Indagine Eurisko)
 
Otto italiani su dieci vogliono abolire la caccia, contro le doppiette soprattutto le donne e i giovani sotto i 25 anni. A favore soltanto il 5,9%.  Assolutamente contrari alla caccia quasi otto italiani su dieci che si oppongono strenuamente anche a ogni ipotesi di liberalizzazione del settore venatorio. Lo zoccolo duro del popolo anti-doppiette sono le donne, in special modo le casalinghe, seguite dai giovani, soprattutto gli under 25, particolarmente sensibili all'ambiente e determinati a difendere a spada tratta la natura. Ecco l'Italia anti-caccia così come è stata fotografata da un sondaggio commissionato a Eurisko. Contraria alle doppiette è il 74,1% della popolazione, favorevole un esiguo 15,2%. Molto favorevole uno sparuto 5,9%; quest'ultimo baluardo della caccia si compone, per lo più, da cacciatori e individui che rappresentano l'indotto (ex-doppiette, familiari, simpatizzanti, chiunque abbia interessi economici al riguardo.) A osteggiare un'ulteriore liberalizzazione del settore venatorio è l'82,5% del campione, d'accordo solo il 9,8%. I più convinti della liberalizzazione rappresentano il 4,3%.
 
Il numero dei cacciatori cresce o diminuisce?
 
I cacciatori calano con una continuità impressionante:
nel 1980 erano 1.701.853
nel 1990: 1.446.935
nel 2000:  801.835
nel 2006:  765.404
nel 2009 circa 700.000

dal 1980 al 2006 hanno subito un calo vertiginoso di 936.44 unità.
Quasi un milione in meno.
 
Numero dei cacciatori in Italia dal 1980 al 2006:

1980 1.701.853
1981 1.685.105
1982 1.622.321
1983 1.593.151
1984 1.585.709
1985 1.574.873
1986 1.571.630
1987 1.564.492
1988 1.500.986
1989 1.481.028
1990 1.446.935
1991 1.315.946
1992 1.135.228
1993 1.023.157
1994 966.586
1995 901.006
1996 874.627
1997 809.983
1998 796.019
1999 821.455
2000 801.835
2001 791.848
2002 800.457
2006 765.404

Il numero dei  vegetariani cresce o diminuisce?
 
Mentre i cacciatori calano, i vegetariani crescono smisuratamente.
Secondo vari fonti sono cresciuti dal 2000 al 2006 di 4 milioni e mezzo di unità.

Ecco i dati:
2000 2,5%,   circa 1,5 milioni. Fonte: ISTAT.
2001 4,8%,   circa 2,8 milioni. Fonte: Tiscali
2002 5,0%,   circa 2,9 milioni. Fonte: Eurispes marzo 2002.
2004 7,9%,   circa 4,6 milioni. Fonte: FADOI, maggio 2004.
2004 9,5%,   circa 5,5 milioni. Fonte: AC Nielsen, agosto 2004, campione 17.000 persone.
2004 10,6%, circa 6,1 milioni. Fonte: La Repubblica, 2004.
2006 10,4%, circa 6,0 milioni. Fonte: Eurispes su dati AC Nielsen 2004.

E i vegani?

E secondo Nielsen ed Eurispes i soli vegani rischiano di diventare più numerosi dei cacciatori:
2004 1,0%, circa 580.000. Fonte: AC Nielsen, estate 2004, campione di 17.000 persone.
2006 1,1%, circa 600.000. Fonte: Eurispes su dati AC Nielsen 2004.
 
Sono esagerate queste statistiche?
 
Forse lo sono. Diciamo che siano valide al 50%. Vi sembrano pochi 3 milioni di vegetariani - che per assoluta chiarezza , cito come  zoccolo duro dell’animalismo,  perché  ci sono milioni di persone che, pur non essendo vegetariane, detestano caccia e vivisezione? E anche i 160.000 buddisti non vanno considerati?
 
Crescerà ancora il numero dei vegetariani?

A questo proposito l'Eurispes - che conferma il numero dei vegetariani nel nostro paese e ci informa che nel 2050 saliranno a 30 milioni: la metà circa della popolazione. E il Consumer Analysis Group inglese ci mette al corrente  che il vegetarianismo sarà la norma dal 2047; che il 45% della popolazione britannica mangia meno carne mentre il 25% sta contemplando la scelta vegetariana; questo significa che 14.500.000 persone sono potenziali vegetariani. Si aggiunga a questa cifra i quattro milioni di vegetariani già esistenti e 250.000 vegani (The Guardian del 22 febbraio 2005) e si avrà un’idea della forza del futuro movimento animalista: quasi 19 milioni su una popolazione di 59.5 milioni di persone.

Quanti sono gli animali uccisi durante la stagione venatoria?

In Italia con una popolazione di 58.000.000 abitanti si massacrano 150.000.000 di animali, negli Stati Uniti, con una popolazione di 299.000.000 di abitanti  se ne uccidono 134.000.000.

E il referendum sulla caccia?

Un punto di riferimento è il referendum del 1990. Nel 1990: gli italiani aventi diritto al voto erano 49.000.000, se non erro, per raggiungere il quorum erano necessari 24.033.209 votanti. Il quorum non fu raggiunto per la mancanza del 7,7 % dei voti. Evitiamo riflessioni sul non raggiungimento del “quorum” per non spargere sale su ferite ancora aperte. Lo sappiamo: il 23% degli italiani non votano per protesta, il 44,4% per apatia. Inoltre nel 1990 esisteva ancora un esercito di elettori defunti o irreperibili nelle liste “Aire”: circa 1.200.000 persone. E se non si riescono a mobilitare i cittadini davanti ad una potenziale svolta maggioritaria, che possibilità esiste di raggiungere il “quorum” in un referendum riguardante poveri animali che equivalgono a “res nullius”?
Analizziamo il voto del 1990, e cerchiamo di interpretare le cifre:
il 43,3% degli aventi diritto al voto votarono per il referendum del 1990 = 21.070.000 
Di questo 43,3% il 92,3% si espresse contro la caccia = 19.447.610
Il 7,7% si espresse a favore della caccia = 1.622.390
Se ne deduce che circa 19.447.610 italiani erano potenzialmente contro la caccia.
Non è difficile intuire che chiudere i terreni privati ai cacciatori equivaleva ad una specie di morte venatoria.
Nel 1990 i cacciatori erano 1.446.935 ora sono meno della metà
Se ne deduce che il sentimento degli italiani verso la caccia ha raggiunto livelli di negatività
abissale. Conclusione: i partiti li difendono e li corteggiano. Perché ?

Quanti sono gli animali nelle case italiane?

Sono 45.000.000 gli animali che vivono nelle case degli italiani, tra i quali 6.500.000 cani e 8.000.000 di gatti.

Portano voti i cacciatori?

La risposta, come un allegro “refrain”, è sempre la stessa: portano voti e sono radicati nel territorio.
Ma è così? Portano voti? E dove sono i cacciatori in questo paese?

Nel Nord, con l’esclusione dell’Emilia e Romagna,  dove la “sinistra” boccheggia e PDL e Lega trionfano, sono 271.000. 
Piemonte                       30.060
Valle d’Aosta                  1.533
Lombardia                    86.135
Trentino Alto Adige       7.399    
Veneto                          58.158
Friuli Venezia Giulia    11.121
Liguria                           23.603

Nella fascia rossa, se mi si permette di usare questa logora espressione, ove la “sinistra” raccoglie un notevole numero di voti, sono 206.417, ma nel 1999 erano 244.508.
Emilia Romagna             53.895             
Toscana                          109.304                          
Umbria                             43.218

Nelle Marche e nel Lazio, esterni alla fascia rossa, sono 103.244
Marche                             33.002
Lazio                                70. 242

In Abruzzo e Molise, che non concedono un’enormità di voti alla “sinistra”, sono 19.030 
Abruzzo                           14.859
Molise                                4.171

Nel Sud che non dà un grande numero di voti alla sinistra i cacciatori sono 125.610
Campania                          46.874
Puglia                                32.012
Basilicata                            7.833         
Calabria                             38.891

Nelle isole, che di voti ne concedono assai pochi, i cacciatori sono 88.479
Sicilia                                 49.588
Sardegna                             43.588                


Come hanno risposto gli italiani all’autorizzazione alla caccia di altre specie attualmente non cacciabili?

(Sondaggio Ipsos 11 marzo 2009. La Repubblica)

Siete favorevoli ad autorizzare la caccia ad altre specie attualmente non cacciabili?
FAVOREVOLI  =
MEDIA ITALIANA:  7%
PDL + LEGA: 5%
PD + IDV: 7%
ALTRI PARTITI: 16%
NON RISPONDE: 5%

Siete favorevoli ad autorizzare la caccia agli uccelli migratori?
FAVOREVOLI =
MEDIA ITALIANA:  6%
PDL + LEGA: 3%
PD + IDV: 6%
ALTRI PARTITI: 8%
NON RISPONDE: 5%

Siete favorevoli a rilasciare licenze per cacciare ai giovani di 16 anni?
FAVOREVOLI =
MEDIA ITALIANA  6%
PDL + LEGA  5%
PD + IDV 7%
ALTRI PARTITI 4%
NON RISPONDE 5%

Quante sono le vittime della caccia in Italia abbattute dal fuoco “amico”?

Associazione Vittime della Caccia

DATI DAL 1 SETTEMBRE 2008 AL 31 GENNAIO 2009
(Periodo corrispondente alla stagione venatoria)

I DATI DELLE VITTIME PER ARMI DA CACCIA
EPISODI DI CRONACA OSSERVATI: 127, da cui rilevate 136 vittime (tra morti e feriti) 44 tra la gente comune.
TOTALE FERITI:  94     
TOTALE MORTI  42
FERITI CACCIATORI  67 - FERITI GENTE COMUNE 27
MORTI CACCIATORI  25 - MORTI GENTE COMUNE 17
TOTALEVITTIME (morti e feriti) tra I CACCIATORI: 92
TOTALEVITTIME (morti e feriti) tra la GENTE COMUNE: 44
TOTALI VITTIME AMBITO VENATORIO 103
VITTIME GENTE COMUNE (Feriti 13 - Morti 3 ) TOTALE 16
VITTIME CACCIATORI (Feriti 65 - Morti 22 ) TOTALE87
TOTALI VITTIME ARMI DA CACCIA IN AMBITO EXTRA-VENATORIO 33
VITTIME GENTE COMUNE (Feriti 14 - Morti 14 ) TOTALE28
VITTIME CACCIATORI (Feriti 2 - Morti 3 ) TOTALE5
VITTIME PER MUNIZIONE SPEZZATA: 42
VITTIME PER MUNIZIONI A PALLA UNICA: 37
ELISOCCORSI INTERVENUTI   25

Quanti sono I deputati e i senatori che sostengono la caccia e a che partito appartengono?

Nel 2007 per iniziativa dell'On. Luciano Rossi prese vita l'Intergruppo Parlamentare "Amici del Tiro, della Caccia e della Pesca". Nella presente legislatura l’intergruppo è composto da 111 “amiconi”  (un numero superiore del numero degli inquisiti) che appartengono ai seguenti partiti:

PDL      85
PD          9
LEGA    8
IDV        5
UDC      3
MISTO  1

Quali sono le funzioni dell’intergruppo?

Cito il loro sito: “Oltre a rappresentare un ulteriore momento di aggregazione, riflessione e approfondimento, l'intergruppo ha come obiettivo quello di intervenire in tutti i contesti istituzionali e legislativi al fine di favorire la crescita e lo sviluppo di queste attività” (sic!)

Quali erano gli aderenti dell’intergruppo nel 2007? 

.

CAMERA

Forza Italia
Luciano Rossi
Gioacchino Alfano
Franco Brusco
Cesare Campa
Remigio Ceroni
Francesco Colucci
Stefania Craxi
Salvatore Cicu
Giovanni Dell'Elce
Manuela Di Centa
Domenico Di Virgilio
Giuseppe Fallica
Paola Elisabetta Gardini
Antonello Iannarilli
Simonetta Licastro Scardino
Giuseppe Francesco Maria Marinello
Giovanni Marras
Filippo Misuraca
Paola Pelino
Mario Pescante
Sergio Pizzolante
Egidio Ponzo
Massimo Romagnoli
Roberto Tortoli
Mario Valducci

AN
Luca Bellotti
Domenico Benedetti Valentini
Enzo Raisi
Stefano Saglia
Roberto Salerno
Roberto Ulivi
Marco Zacchera

Lega Nord
Goisis
Stefano Allasia
Federico Bricolo
Guido Dussin
Giovanni Fava
Maurizio Fugatti
Enrico Montani
Gianluca Pini
Marco Pottino
Giacomo Stucchi

UDC
Emerenzio Barbieri
Leonardo Martinello
Maurizio Ronconi
Michele Tucci

UDEUR
Gino Capotosti

DS-Ulivo
Giampiero Bocci
Emilio Del Bono
Claudio Franci
Antonio Rusconi
Giovanni Sanga
Francesco Tolotti

Nuovo PSI
Lucio Barani

Comunisti Italiani
Katia Bellillo

Misto Mov. Autonomie
Giuseppe Maria Reina


SENATO

Forza Italia
Maria Elisabetta Alberti Casellati
Franco Asciutti
Alfredo Biondi
Valerio Carrara
Guido Viceconte

AN
Filippo Berselli
Learco Saporito

UDC
Luigi Maninetti

DS-Ulivo
Gianni Nieddu

Misto PDM
Pietro Fuda

Ital. Nel Mondo
Sergio De Gregorio

Conclusione.

Domanda da un milione di dollari ai politici di “centro –sinistra – “sinistra”:

CONSIDERANDO CHE OTTO ITALIANI SU DIECI VOGLIONO ABOLIRE LA CACCIA;
CONSIDERANDO CHE CONTRARIA ALLA CACCIA È IL 74,1% DELLA POPOLAZIONE E FAVOREVOLE È UN ESIGUO 15,2%;
CONSIDERANDO CHE I VEGETARIANI, LO ZOCCOLO DURO DELL’ANIMALISMO, CRESCONO ESPONENZIALMENTE E SONO DIVENTATI NEL 2006 SEI MILIONI, IL 10,4% DELLA POPOLAZIONE SECONDO L’EURISPES, MENTRE I CACCIATORI SONO CALATI DAL 1980 AL 2009 DI QUASI UN MILIONE DI UNITÀ;
CONSIDERANDO CHE IL NUMERO DEGLI ITALIANI CONTRARI AI CAMBIAMENTI EFFETTUATI DAL GOVERNO BERLUSCONI RIGUARDO LA NUOVA LEGISLAZIONE SULLA CACCIA SONO L’88% DELLA POPOLAZIONE;
CONSIDERANDO QUELLO CHE STA ACCADENDO NEL MONDO  RIGUARDO LA DEVASTAZIONE DEL PIANETA E IL MASSACRO DELLE SPECIE;

PERCHÉ SOSTENETE SEMPRE I CACCIATORI E IGNORATE QUESTA MASSA DI PERSONE CHE HANNO A CUORE IL PROBLEMA DELLA SOFFERENZA DEL NON UMANO E NON VI VOTANO PERCHÉ CONSIDERANO IL VOSTRO SOSTEGNO ALLA CACCIA E ALLA VIVISEZIONE OFFENSIVO ?
E’ STRATEGICAMENTE INTELLIGENTE PERDERE TUTTI QUESTI VOTI? E’ ETICO? E’ GIUSTO? PERCHÈ LO FATE?
 
Paolo Ricci

ILFRACOMBE
DEVON
U.K.
E Mail:
ricci@esperia.fsnet.co.uk

www.ahimsa.it

 
Pubblicato da Piero il 06/05/2009 alle 21:56:53, in Notizie sparse, letto 1790 volte

Il 10 MAGGIO dalle 11.00 di mattina fino a tarda sera, presso la Villa Vegan Occupata (Milano) organizziamo una giornata di autoproduzioni per andare contro il becero mercato che ogni giorno crea futili bisogni, sfrutta e uccide l'uomo e la natura; contro questo sistema che ci sta logorando, dove il denaro sembra poter risolvere tutti i nostri problemi di tempo, infelicità, e insoddisfazione.

.
In quest'occasione il mercato lo facciamo noi, con le nostre forze, autogestito, autoprodotto, per scambiare saperi e curiosità, ritrovarsi insieme e proporre tutto ciò che sappiamo fare aiutandoci l'un con l'altro, per ritrovare la gioia della solidarietà.

.
Chiediamo a tutti coloro che vorranno partecipare di portare solo i loro prodotti vegan, perché questo mercato ha dato il significato di merce di consumo anche agli animali, sfruttandoli in tutti i modi possibili.
Una giornata intera di autoproduzioni,workshops pratici, baratto, banchetti informativi, pranzo e cena vegan cucinata da Food Not Bombs street team Milano a offerta libera, e pizzata benefit per la rivista antispecista "La Nemesi".

.
Durante la serata concerto Mossuraya + Forest Yell.
Porta le tue autoproduzioni vegan*
porta la tua distro
Porta i tuoi saperi
Porta quello che hai per il baratto (hai qualcosa da scambiare? portalo in Villa!)
Porta il tuo cane al guinzaglio, in quanto insieme a noi vivono animali liberi (galline, gatti e cani)

.
Villa vegan Occupata via Litta Modignani 66 MILANO
Bus 40-41-82 oppure FNM Affori (10 minuti a piedi)
per qualsiasi domanda o informazione 3313943701 veganvilla@yahoo.it

.
*privo di derivati di origine animale: carne, pesce, latticini, uova, miele, pelliccia, pelle, lana, seta, piume d'oca

 

 
Pubblicato da marco il 27/04/2009 alle 17:09:11, in Notizie sparse, letto 3238 volte

L'influenza suina che ha già fatto 110 vittime in Messico (nelle ultime 24 ore sono morte altre sette persone a Città del Messico) è arrivata in Europa: un caso accertato è stato riscontrato in Spagna, mentre si contano diversi casi sospetti nel Vecchio Continente. Il ministro della Sanità spagnola Trinidad Jimenez ha fatto sapere che sono risultati positivi i test per l'influenza suina effettuati su un 23enne di Almensa (sud-est della Spagna) rientrato dal Messico il 22 aprile. L'articolo di Corriere.it


 
Pubblicato da cristiano il 25/04/2009 alle 11:11:25, in romantispecismo, letto 2434 volte
riceviamo e diffondiamo:

"Nel pieno della nostra vita edonistica, ostentata e tecnologica, esistono delle "scatole nere". Queste "scatole nere" sono i laboratori di ricerca biomedica, gli allevamenti e i macelli: aree separate, anonime, dove la nostra società conduce i suoi sporchi affari fatti di violenza e sterminio di innocenti esseri senzienti. Queste sono le nostre Dachau, Buchenwald e Birkenau. Come i bravi cittadini tedeschi, abbiamo le idee chiare su cosa accade lì dentro, ma non vogliamo saperne nulla."

Siamo sicuri che l'abominevole pensiero di superiorità che spinse i nazisti nel perseguire il loro progetto non continui a riprodursi nelle nostre teste?
Parafrasando Charles Patterson: Auschwitz inizia ogni volta che guardiamo una mucca, una gallina, un coniglio e pensiamo "E' solo un animale!".
Basandoci su un principio di superiorità di specie, quella umana sulle altre (specismo n.d.a), abbiamo rinchiuso gli ALTRI animali in moderni campi di sterminio: sfruttamento per la produzione, uccisione di massa, fosse comuni e inceneritori.
Riproduciamo una storia, che c'è stata raccontata e che continuiamo a raccontare, una storia che come tutta la Storia è narrata dai vincitori.
E' la storia di un popolo che continua a distruggere a ritmo incalzante le risorse naturali che lo circondano distruggendosi il futuro.
E' la nostra storia. La storia dell'umanità che si è eletta padrona assoluta dell'esistente non percependosi più come una delle tante specie che abitano la Terra ma considerandosi LA SPECIE.
Attraverso millenni di menzogne (religiose e politiche), utili alla riproduzione dei rapporti di potere, abbiamo consumato ogni vita compresa la nostra depredando, in nome della scienza e della cultura, ogni centimetro del pianeta.
Siamo convinti di volare mentre la nostra è una caduta libera e presto ci schianteremo!

Siamo complici di questo ecocidio se non ci opponiamo all'abbattimento di interi ettari di foreste che sono serviti e servono per quello che viene definito allevamento ma che altro non è che la sottomissione di un animale, altro da noi, al nostro volere. Siamo complici fino a quando nasconderemo a noi stessi l'orrenda verità che si cela nei macelli. Siamo complici finchè continuiamo a raccontarci che non possiamo farci nulla, che soli non cambieremo l'ordine delle cose. Siamo complici perchè la nostra storia, quella che ci raccontiamo giorno dopo giorno, ha una premessa assoluta "Le cose sono sempre andate così".
Nuove Auschwitz vengono erette in nome del denaro, abbiamo trasformato individui unici in merce, in prodotti, smembrando le loro carni. La logica del profitto ha invaso persino le nostre tavole. E' un genocidio che ha cambiato nome: alimentazione carnea. Pensiamo di disporre della vita di altri esseri viventi, considerandoli qualcosa e non qualcuno, non concependo la caratteristica peculiare della vita ovvero il valore intrinseco per chi la vive.
Come i nazisti ci raccontiamo che siamo superiori, una specie superiore; come loro abbiamo iniziato una guerra per il dominio del mondo, solo che i nostri nemici sono inermi; in egual modo abbiamo costruito campi di sterminio solo che li abbiamo chiamati macelli e come loro non ci rendiamo conto del nostro folle progetto.

Partigiani della liberazione animale
 
Pubblicato da Piero il 24/04/2009 alle 16:07:01, in Vegan Training, letto 2264 volte

Fine settimana di conferenze sullo stile vegan, al c.s. "Il Riciclo" a Trastevere, Sabato 2 e Domenica 3 Maggio.

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Gli incontri hanno lo scopo di fornire quelle informazioni che in una societa' mossa da interessi commerciali sono spesso oscurate a favore di comportamenti che si stanno dimostrando sempre piu' insostenibili per persone, animali ed ambiente.
La prima serata trattera' un tema antispecista, cioe' i motivi per i quali non si puo' piu' accettare un'alimentazione carnea, mentre in quella successiva si parlera' di nutrizione.

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Ecco il programma:

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Sabato 2 Maggio, ore 18,00
Proiezione dei seguenti video:
A Life Connected
Earthlings

Conducono la serata il Dott. Lidio Maresca, sociologo ed Andy De Paoli, scrittore esperto internazionale di diritti.

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Domenica 3 Maggio, ore 20,30
L'alimentazione nel corso del ciclo vitale.
a cura del Dott. Prof. Vincenzino Siani, medico chirurgo specializzato in medicina dello sport,  nutrizionista e docente universitario, presidente dell'associazione Nutrizione Olistica ( www.nutrizioneolistica.it ) e socio di SSNV (Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana).

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Gli incontri sono organizzati da Gianfranco Longo, socio di SSNV e moderatore del forum (www.scienzavegetariana.it/forum ), durante le serate sara' funzionante un bar-buffet e disponibile un tavolo libri di seconda mano allo scopo di coprire i costi organizzativi, mentre ulteriori avanzi di gestione saranno donati ad SSNV, associazione no-profit che da anni si occupa di divulgare informazioni medico-scientifiche sull'alimentazione vegetariana.

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Il centro sociale "Il Riciclo" si trova in via Gustavo Modena 92, Roma, vicino piazza Sonnino, zona trastevere. In pullman e' raggiungibile dalla stazione Termini con la linea H.

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Per ulteriori informazioni e prenotazioni (non obbligatoria ma preferibile) scrivere a gianfrancolongo@atlavia.it o chiamare il 3356147857.

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(immagine di Andy De Paoli)

 
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