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 No, non servono anche perchè la natura deve fare il suo corso
 Non so, non escludo la vaccinazione ma valuto di volta in volta

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Home/Storico/Notizie sparse
Articoli della sezione «Notizie sparse».
Ordine cronologico: discendente (il più recente in testa).
[inverti l'ordine]
 
Pubblicato da Piero il 31/08/2009 alle 15:25:53, in Notizie sparse, letto 3071 volte

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Ieri 30 agosto 2009, come gruppo Animali della Tosca, contando circa una quindicina di attivisti provenienti dal nord e centro della Toscana, ci siamo recati in località Lido di Camaiore, per un sit-in con allestimento di notevole impatto.


Portavamo infatti per la prima volta in Italia un allestimento mirato a sensibilizzare il pubblico riguardo al fatto che vi sono analogie ed anche una relazione stretta e interdipendente, fra come vengono visti e trattati animali, immigrati, lavoratori dipendenti, popoli di etnie diverse.


Un po' alla spicciolata ci siamo ritrovati tutti vero so le ore 17,00 presso una piazza del lungo mare animati da un grande entusiasmo.


Dopo aver scelto il luogo più adatto e aver subito il controllo di rito da parte dei carabinieri il sit in si e' svolto senza nessun problema fino alle ore 20.00 circa.


Cinque di noi quindi sono stati "imbustati", ricoperti di sangue (finto ovviamente), "prezzati" proprio come si trova la carne sui banchi del supermercato, con diciture sulle etichette riportanti esempio di mercificazione del corpo di individui quali “ragazza dell’est”, “risorsa umana”, “arista di maiale”, "fettina di vitello" e così via.


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Altri ancora indossavano fotografie di denuncia riguardo sia alla questione animale che paralleli temi di sfruttamento umano.


Richiamati anche dal canto lirico di una attivista (Benedetta), i passanti si sono subito mostrati incuriositi e shockati, tanto da passare più volte davanti a noi fino a fermarsi per leggere il volantini di spiegazione ed ascoltarci.


Il risultato di questa iniziativa é stato ottimo: i volantini sono andati via come il pane, la gente ascoltava le spiegazioni che con calma sono state loro fornite sullo specismo e sulle conseguenze di questo nella costruzione morale ed etica degli individui e in molti ci hanno dato chiara impressione di comprendere anche se non approfonditamente, accettando le nostre critiche al sistema specista, come lecite e veritiere.


Non sono mancati momenti di delirante comicità come un urlo corale di “GOAAAAAAAL” (sollevatosi da un bar vicino dove avventori stavano seguendo una partita) improbabilmente eppure esattamente nel momento dell’attacco del canto lirico che ha imposto alla cantante di ricominciare ed anche l’avvicinamento di una donna forse non proprio del tutto in sé, che ha voluto verificare che gli attivisti nelle scatole fossero ancora vivi tirando loro calci a uno a uno. In ultimo, una donna molto ingenuamente ha domandato: "ma si tratta di POP-ART?"


Una occasione da ricordare, una iniziativa da ripetere!


Antispecismo è Liberazione.


Giulia - Eva - Benni x Animali della Tosca
www.antispecismo.net

 

 
Pubblicato da mukawama il 21/08/2009 alle 12:54:36, in Notizie sparse, letto 4423 volte

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*Ci piacerebbe che l'iniziativa fosse il più possibile gratuita, perciò chi ha la possibilità recuperi verdure (o altro). *Las Vegans è vegana perciò non portare prodotti animali!!! *Il campeggio è libero: portate tenda, piatti e felpa. *Nello spazio sono presenti diversi animali, non portare cani se non sei TOTALMENTE sicuro che non aggrediscano gatti e galline!!! *Arricchite le giornate portando le vostre distro e autoproduzioni!

PROGRAMMA:

2-3 SETTEMBRE - il campo è autogestito perciò se puoi vieni ad aiutarci ad allestirlo! Giov.3 - infarinatura sull'elettricità.

VEN.4 SETTEMBRE - Workshop pratici per costruire un FORNO SOLARE e un PANNELLO SOLARE TERMICO in serata:assemblea introduttiva sull'incontro + videoproiezione.

SAB.5 SETTEMBRE - Workshop pratici di autocostruzione di un MULINO A VENTO (savonius)+MONTAGGIO DI UN PANNELLO SOLARE FOTOVOLTAICO. In serata: in concerto i "NO CHAPPY BOURGEOIS", a seguire: festa trash con abiti a tema: indiani e cowboy!

DOM 6 SETTEMBRE - Conclusione dei precedenti workshop +modifiche al motore diesel per andare ad olio.

----------------------COME ARRIVARE:------------------

*Dall'autostrada: uscita BO-CASALECCHIO.

Da Bologna: prendere Bazzanese (zona Stadio) *Uscita Zola Predosa/TOLE' (dopo centri commerciali) *Segui sempre indicazioni per TOLE' *Dopo BADIA e 1km prima di MONTE PASTORE sulla dx troverai le indicazioni per parcheggiare

Info: lasveganshouse@libero.it

Tel: 328-0322178 347 - 4127123

 
Pubblicato da Piero il 16/08/2009 alle 08:41:50, in Notizie sparse, letto 1725 volte

Incontro di Liberazione Animale 2009PRESENTAZIONE 6° INCONTRO PER LA LIBERAZIONE ANIMALE

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Sono passati ormai anni da quando Shac-Italia, il Coordinamento Chiudere Morini, Distruggere Parrelli, AntiPharmacia e la campagna NoRBM hanno realizzato le prime situazioni di base oppositrici allo sfruttamento animale al di fuori dei canali associazionisti che si appellano all'ampliamento dei diritti all'interno della società umana del dominio; in quel periodo vediamo cominciare a livello pubblico, nella forma autonoma di tali campagne di pressione, quel percorso di liberazione inaugurato dal Fronte Liberazione Animale decenni fa con le azioni dirette.

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L'evoluzione della concezione "animale oggetto di diritti" ad "animale soggetto di liberazione" comporta un ribaltamento della scala di gerarchia e valori alla quale si ispirano diversi, e spesso divergenti, pratiche di lotta contro lo sfruttamento animale.
Nei cinque incontri precedenti si sono svolte presentazioni di ulteriori progetti messi in atto da svariati gruppi che hanno contribuito a generare una crescita di quello che, dall'inizio, abbiamo voluto denominare 'movimento di liberazione animale'.
La campagna nazionale Aip e altri progetti portati avanti nel locale, come la Coalizione contro la vivisezione nelle Università e la campagna contro lo Zoo di Ravenna, più fogli e riviste antispeciste quali la Veganzetta e La Nemesi; i vari testi del giornale anarchico verde Terra Selvaggia; i resoconti e gli appelli della cassa di solidarietà Senza Gabbie; numerosi gruppi di 'lavoro' collettivo organizzati per scambiarci conoscenze ed esperienze su vari piani di intervento... tutte iniziative che hanno sicuramente incrementato l'idea di rete utile a intraprendere percorsi che tanti hanno scoperto e sperimentato di avere in comune.

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Ciò che noi crediamo non sia ancora stato concretizzato però è la pratica di relazione implicita in una rete, una forma di collaborazione che, da occasionalmente una volta all'anno, riesca a coinvolgere con continuità nel cammino del movimento una varietà di militanti conforme alla cartina geografica delle realtà scese unitariamente in campo.

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Il prossimo settembre l'incontro L.A. '09 vedrà modificato essenzialmente l'approccio con cui vivere questo importante momento: cessando di interpretarlo come occasione per dare un'immagine esterna di ciò che si muove, al massimo mettendone le varie anime in contatto, vorremmo provare a impostare delle riflessioni che costituiscano la spina dorsale di una 'tre giorni' concepita quindi come tappa annualmente importante per continuare nel percorso della costruzione di un movimento. La progettazione e la comunicazione, oltre che interna anche esternamente, stentano a generare gli ambiti frutti nelle relazioni complesse che ci legano (o slegano) agli altri movimenti di liberazione intraumana e agli individui che puntano a uno stravolgimento dell'attuale società. A proposito sentiamo di avere molto da dire, per giunta di fronte alle grosse novità di questa stagione di lotte: per confrontarci sul dove siamo arrivati, su come vogliamo proseguire, rivalutando mezzi e fini e la loro stessa spesso problematica relazione; con questo spirito e con la solita passione abbiamo stilato un fitto programma attualmente ancora sommario.

 
Pubblicato da Piero il 15/08/2009 alle 22:44:33, in Notizie sparse, letto 1538 volte
 
Pubblicato da Piero il 11/08/2009 alle 11:06:58, in Notizie sparse, letto 18626 volte

Giro questo appello di amici che vivono su un'isoletta del mediterraneo. Sono una piccola comune vegetariana internazionale. Hanno accolto me e una mia amica e ci hanno messo a disposizione tutto anche per attività anticaccia. Accudiscono animali e in questo sembrano una piccolissima Vallevegan. Anche noi abbiamo ospitato per qualche giorno una di loro, durante una tappa del suo viaggio che va da Berlino verso il cuore del Mediterraneo, tutto il viaggio IN BICI e da sola! Sono persone incredibili che praticano arti marziali acrobatiche (salti da un palazzo all'altro roteando in aria, camminate sui muri ecc., cose viste solo in tv). Mi hanno chiesto esplicitamente di far girare questo appello senza inserire dati sensibili, neanche i più vaghi, che diranno poi in seguito a chi è interessato.

 

Invitiamo chiunque ad unirsi alla nostra comunità. Pratichiamo sport: vela e arti marziali, Thai Chi e yoga. Ma anche ci dedichiamo alle creazioni artigianali, alla musica e alle lingue straniere. Senza dimenticare la cura degli animali e un po’ di pratica di giardinaggio.

 

Ti invitiamo per 12 giorni al costo delle spese di consumi giornalieri di vitto e alloggio. Scoprirai così chi siamo. Poi sei vuoi passare un piccolo esame e tu riesci, puoi unirti a noi per il tempo che tu desideri. Non ci sono limiti intorno all’età, alla posizione sociale, alla salute. Non seguiamo religioni particolari, siamo
vegetariani. Non permettiamo l’uso di droghe ed alcool e anche di sigarette ( dentro casa. Fuori casa non è affar nostro).

 

Tutti sono i benvenuti per 12 giorni di scoperta. Noi viviamo in una meravigliosa, piccola isola.

 

Scrivici a ourcommunity36@gmail.com per ulteriori informazioni.

 
Pubblicato da Piero il 10/08/2009 alle 10:36:38, in Notizie sparse, letto 2003 volte

La Bolivia vieta l'uso di animali nei circhi. Gia' altri paesi come Croazia, Singapore, Austria, Israele e Costarica hanno vietato l'impiego di animali selvatici. La Bolivia vieta anche l'utilizzo di animali dimestici: tutti i circhi boliviani avranno un anno di tempo per riconvertire i propri spettacoli. La legge e' stata approvata in seguito alle denunce presentate dall'Animal Defenders International (ADI), denuncia corredata da video che dimostravano sistematici maltrattamenti subiti dagli animali.

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FONTE: salvaleforeste

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Allevamenti di tigri: la Banca Mondiale si tira indietro!
La Banca Mondiale si e' finalmente pronunciata contro la diffusione degli allevamenti di tigri, considerata da molti una minaccia per questo animale in via di estinzione.
Secondo diverse associazioni ambientaliste, la diffusione degli allevamenti di tigri e di altre specie protette dalla convenzione Cites, rischia di divenire l'escamotage per una massiccia "legalizzazione" delle catture illegali. Il commercio delle tigri e di sottoprodotti e' rigorosamente vietato dalla Convenzione internazionale Cites, e conseguentemente proibito nei paesi consumatori, innanzitutto la Cina. Ma la crescente lobby legata a questo mercato aveva ottenuto il riconoscimento degli allevamenti privati, che ora, dietro una parvenza di legalita', si stanno configurando come un massiccio riciclaggio degli animali catturati allo stato selvaggio.
"L'estinzione e' un fenomeno irreversibile, e il principio precauzionale suggerisce che i rischi legati alla legalizzazione degli allevamenti sono troppo alti" ha dichiarato  il direttore della Banca Mondiale Keshav Varma tin occasione del 58. meeting della Cites.  "Per evitare l'estinzione delle tigri allo stato selvatico, e' necessario fermare tutte le forme di commercio di prodotti originati da questo animale, e quindi chiudere gli allevamenti" ha dichiarato Susan Lieberman, del WWF.
http://www.salvaleforeste.it/tigri-banca-condiale.html

 
Pubblicato da vegandalf il 20/07/2009 alle 17:22:16, in Notizie sparse, letto 1504 volte

martedì 21 luglio: una serata in tema di alimentazione e benessere, argomentazione di primaria importanza, se si pensa che solo grazie ad una corretta informazione possiamo acquisire gli strumenti necessari per ridurre in maniera significativa i rischi che mirano alla nostra salute, i quali, diffusi grazie a scelte indotte da una società prettamente commerciale, si riversano su di noi con conseguenze invalidanti.

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programma dell’incontro:

* miti sulle proteine

* identità funzione delle proteine

* diete dimagranti iperproteiche

* troppe proteine = osteoporosi!

relatore della serata sarà gianfranco longo, operatore del biologico con esperienza nell’educazione alimentare per le famiglie, socio di SSNV (società scientifica di nutrizione vegetariana).

l'incontro si terrà dalle ore 20.00 presso il REWILD cruelty-free club, via Giovannipoli 18, Roma (Garbatella)

 
Pubblicato da Piero il 15/07/2009 alle 18:47:30, in Notizie sparse, letto 25564 volte

Nelle notti del 7 e dell'8 Giugno la sezione romana dell'associazione 100% animalisti ha rivendicato due "blitz" contro il canile comunale di Muratella, con l'affissione di alcuni striscioni. Il giorno successivo due personaggi del PdL romano (area Alleanza Nazionale), Fabrizio Santori (Presidente della commissione sicurezza del Comune di Roma noto per le sue dichiarazioni a favore di una occupazione del gruppo neofascista Casa Pound nel VI municipio, e al tempo stesso per i continui attacchi repressivi contro i movimenti antagonisti capitolini) e Andrea De Priamo (presidente della Commissione ambiente del Comune di Roma ed ex squadrista del Fronte della Gioventù), tessevano le lodi dell'azione dei 100% animalisti.

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Gli striscioni affissi altro non sono che il riciclo di alcuni manifesti di Area Identitaria, gruppo neofascista gravitante intorno ad Alleanza Nazionale. I 100% animalisti millantano un presunto impegno contro tutte le forme di sfruttamento animale; ancora una volta invece, la provenienza del loro materiale ed i caratteri grafici (..."non conformi"...) rivelano la matrice profondamente politicizzata della loro associazione in termini chiaramente reazionari e soprattutto il loro prestarsi ad essere braccio di propaganda "animalista" di partiti, gruppi politici e aree della società per loro natura basati sulla gerarchia e lo sfruttamento e dunque inevitabilmente refrattari ad un qualsiasi principio di liberazione animale e cambiamento reale dell'esistente.

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Nell'ambito dell'area "non conforme", Area Identitaria (derivazione di reduci di Forza Nuova e Fiamma Tricolore) è la presunta autonomia di Alleanza Nazionale. Un cavallo di Troia con cui le destre neofasciste cercano spazi all'interno di tematiche tradizionalmente antiautoritarie quali l'ecologismo, la lotta alla globalizzazione e l'animalismo radicale. E' ovvio però che non ci può essere impegno genuino e consapevole per la liberazione della Terra e degli esseri viventi da parte di chi è abituato a rinchiudere se stesso e gli altri in gabbie concettuali e fisiche fatte di sfruttamento, sopraffazione e specismo.

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Un po' di storia...In questo piano di infiltrazione l'associazione 100% animalisti gioca da anni un ruolo fondamentale nel fornire agibilità all'interno del territorio e soprattutto una patina di "animalismo" a interessi esclusivamente politici. Il fondatore e presidente Paolo Mocavero ha un trascorso esemplare in questo senso: candidato sindaco per la lista "Destra Veneta - Stop immigrazione per una Forza Nuova" alle elezioni comunali di Padova del 13 giugno 1999, è stato uno degli uomini chiave del partito fondato dall'ex membro di Terza Posizione Roberto Fiore. L'avventura elettorale di Mocavero naufraga pateticamente, arenandosi sulla miseria di 1451 voti al primo turno. Voti prontamente offerti per il ballottaggio al candidato di Alleanza Nazionale Giustina Destro, poi eletta con il 50,6% dei voti.

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In quel periodo i fascisti impongono un clima di violenza e terrore nella città , sotto l'incoraggiamento dei vertici politici di riferimento. Nel giugno del 2000 una sentenza della Corte d'Appello condanna otto giovani padovani tutti "appartenenti al gruppo di estrema destra Forza Nuova" per aver picchiato un ragazzo di colore per "finalità razziste". Nel periodo immediatamente antecedente alle elezioni c'erano stati gli arresti di altri due membri del partito, Andrea Bordin e Roberto Baggio. Nel 2000 la polizia scopre a casa di un'altra persona dell'ambiente, Lorenzo Stivanello, micce ed esplosivi. Sfumata la carriera politica, e fiutata l’aria ostile, Paolo Mocavero decide di ripiegare sull'animalismo e fonda la suddetta associazione. Con uno stile apparentemente aggressivo raccoglie una base di giovani ragazzi (alcuni certamente in buona fede): si fa strada parallelamente diffamando e insultando sul suo sito web tutte le altre realtà protezioniste, animaliste ed antispeciste, facendone un calderone comune contro cui indirizzare il malessere esistenziale dei suoi attivisti all'insegna del più classico "molti nemici, molto onore". Visto però che il movimento antispecista oppone una sarcastica indifferenza, altro che nemici, i 100%animalisti si dedicano al marketing: cappellini, magliette, gadget, bandiere con il teschio del Jolly Roger, vere e proprie divise. I loro obiettivi: sagre di paese, palii semisconosciuti, fiere di campagna, circhi. Tutte realtà che, pure se da combattere, poco incidono nel quotidiano e sistematico panorama degli abusi e delle violenze che gli uomini compiono sugli animali. In cambio però garantiscono un facile e immediato riscontro mediatico (guarda caso tutte testate di destra, da Libero a siti come VivaMafarka e No Reporter): a maggior gloria non degli animali (quelli servono solo per le magliette...) ma dell’ immagine del proprio gruppo.

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La linea ufficiale è quella dell’apoliticità. Addirittura in home page del sito internet vengono riportate le frasi dell’attivista antispecista inglese Barry Horne. Ovviamente ai giovani e sprovveduti militanti non viene detto che Horne era un militante libertario. Tuttavia l’impronta politica dei 100%animalisti è forte ed affiora continuamente. I referenti politici, i contatti con certa stampa, gli attacchi strumentali alle campagne animaliste che in Italia ed in Europa colpiscono i nodi dello sfruttamento animale industriale. Lo sfruttamento vero, quello che per essere combattuto richiede tempo, lucidità, fatica, capacità di mettersi in gioco e di rischiare in prima persona: dalla vivisezione all’industria della carne fino a quella della pelliccia. Qualcosa di ben più complesso, oscuro e potente di un presidio di fronte ad una sagra di paese, con quattro urla da osteria, due insulti e poi, via, a casa…E soprattutto gli insulti e le offese a tutti coloro che pagano il proprio impegno per la difesa della Terra e degli esseri che la popolano con la repressione e la detenzione in carcere.

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Riteniamo che l'infiltrazione dei 100% animalisti abbia superato il livello di guardia e non sia più tollerabile. Come non sono più tollerabili le offese, le minacce, lo squadrismo verbale che questa accozzaglia pseudo-animalista continua a proporre. Non solo fascismo e animalismo/antispecismo sono in contraddizione logica, ma certe "azioni" dei 100% animalisti e certi loro rapporti con settori del neofascismo italiano evidenziano che questa associazione, o perlomeno i suoi vertici (fatta salva l’eventuale buona fede di un numero più o meno grande di attivisti, semplici pedine sulla scacchiera da usare e poi buttare quando non servono più), non è affatto apolitica ma ingranaggio di una strategia di infiltrazione più complessa e sistematica.

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Nessuna agibilità per i fascisti!

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Alcuni/e Antispecisti/e

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Comunicato ricevuto e girato da organi di informazione indipendente, tra cui:

http://www.anarkismo.net/article/13744

http://www.informa-azione.info/node/7289/148

 
Pubblicato da vegandalf il 23/06/2009 alle 20:39:23, in Notizie sparse, letto 1560 volte

una dieta per l'ecosistema

Venerdi 26 Giugno alle ore 18.30 si svolgerà, presso il REWILD cruelty-free club, un incontro su tematiche riguardanti l'alimentazione degli adulti, la quale influenza, oltre alla salute umana, anche quella dell'intero globo.

Con un'analisi critica e la giusta informazione si può fare molto per migliorare il proprio stile di vita alimentare, grazie ad una riduzione dei rischi connessi a cardiopatie, tumori, malattie cardiovascolari, osteoporosi, ipercolesterolemia, ecc, oltre alla conseguente diminuzione riguardo allo spreco di risorse idriche, dell'effetto serra, disboscamento di foreste e altro.


Il programma, intitolato "Una dieta per l'ecosistema", sarà così articolato:
- ecologia alimentare: istruzioni per l'uso
- falsi miti dell'alimentazione
- Imparare a leggere le etichette e scegliere i prodotti
- Imparare a farsi la dieta da sè, condurre una vita più duratura e salubre

La conferenza sarà tenuta da Gianfranco Longo, operatore del biologico.

Il REWILD cruelty-free club si trova in via Giovannipoli 18, zona Garbatella, Roma. In metro è raggiungiblile con la linea B uscendo alla fermata Garbatella o San Paolo Basilica.
L'ingresso della serata è libero, previa tessera associativa gratuita. Sarà inoltre attivo il servizio bar.
Per ulteriori informazioni 3356147857.

 
Pubblicato da Piero il 20/05/2009 alle 15:32:37, in Notizie sparse, letto 2920 volte

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RICOMINCIA LA FESTA!
Dopo un anno di pausa, torna la grande festa vegetariana vegana! Dal 5 al 7 giugno 2009, la sesta edizione del VegFestival porta al parco Le Serre di Grugliasco (città del bio) buon cibo, musica, conferenze, spazio bimbi ludico e didattico, spettacoli… tutto all’insegna del rispetto verso gli animali e l’ambiente.

Saranno inoltre attivi numerosi laboratori dove sperimentare la propria manualità con materiali semplici, poco costosi e non inquinanti: cucina senza ingredienti di origine animale, detersivi e cosmetici, pane, erbe spontanee, borse...; e ancora il ristorante bio, il bar sempre aperto, l’area shopping con prodotti 100% vegetali (cibi, bevande, prodotti d’erboristeria, scarpe, vestiti, accessori, libri…), il circo senza animali, gli spazi informativi...
Ma non è tutto! Da quest’anno, al Vegfestival, anche l’area benessere in cui i visitatori potranno farsi coccolare da un massaggio rilassante o apprendere le pratiche yoga senza che il portafoglio ne risenta; e ancora: un’area presentazione libri, una mostra d’arte, la paninoteca, la pizza e tante altre sorprese.
Dalle dieci del mattino alle due di notte il VegFestival sarà aperto a tutti coloro che vogliono saperne di più sul mondo veg e, a giudicare dal numero sempre crescente di visitatori, sembrano essere tanti!16 1 26 24

 
Pubblicato da Piero il 20/05/2009 alle 12:53:43, in Notizie sparse, letto 4012 volte

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Cosa c'e' di meglio di una sagra per apprezzare i piaceri della cucina vegan? Per tutti coloro che pensano ancora che mangiare 100% vegetale sia riduttivo e di poco gusto e per tutti coloro che sono amanti del seitan e della cucina "non violenta" questa e' l'occasione giusta per mangiare bene e divertirsi.

E' tipico del nostro paese, attraverso le sagre, esaltare il gusto e le tradizioni culinarie.
Noi vegan non siamo da meno e invitiamo tutti a questa sagra davvero speciale.
La Toscana, poi, offre molte di queste occasioni ma si tratta quasi sempre di sagre "vietate"
a chi come noi non ama nutrirsi con cinghiali e caprioli...

La Sagra del Seitan e' un evento ideato e realizzato dalla associazione Progetto Vivere Vegan Onlus. Il ricavato della Sagra sara' quindi destinato alla realizzazione di materiale ed altri eventi per affermare lo stile di vita vegan nel rispetto di tutti gli esseri viventi.

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Visita il sito www.sagradelseitan.it per tutte le anltre informazioni

 
Pubblicato da Piero il 20/05/2009 alle 10:05:00, in Notizie sparse, letto 2909 volte

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Tre giorni di incontri, divertimento, buon cibo (biologico e sostenibile) per diffondere una nuova cultura del rispetto e dei diritti: si può vivere, e bene, senza uccidere e senza sfruttare nessuno.
Perchè una nuova idea di uguaglianza possa prendere corpo e per rendere possibile un altro mondo.
Tutti, ma proprio tutti, sono invitati a partecipare; ognuno, anche i più piccoli, avranno modo di avvicinarsi alla questione dei diritti animali in maniera amichevole e completa.

"VEGANch'io" è organizzato da OLTRE la SPECIE in collaborazione con FOOD NOT BOMBS ROMAGNA e con il patrocinio dell'ASSESSORATO al BENESSERE ANIMALE del Comune di Brugherio.

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Per ogni info, visita il sito www.veganchio.org

 
Pubblicato da Piero il 18/05/2009 alle 22:15:41, in Notizie sparse, letto 1563 volte

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La sola appartenenza ad una specie diversa da quella umana non giustifica il continuo olocausto perpetrato ai danni degli animali:

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- trasformati in cibo,
- trasformati in abbigliamento,
- trasformati in spettacolo,
- trasformati in sport,
- trasformati in strumenti.

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Sarà proiettato il film Earthlings ed al termine ci sarà un dibattito sull'antispecismo e l'ecologismo.

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Informazione antispecista a Napoli, Giovedì 21 Maggio , ore 19:00 presso la redazione di Napoli Monitor, vico S.Maria del Pozzo, 43/b quartiere Sanità. Qui la mappa.

 
Pubblicato da Piero il 17/05/2009 alle 23:53:03, in Notizie sparse, letto 4214 volte

Il maggior azionista di HLS (il più grande laboratorio privato di sperimentazione animale in Europa) segue l'esempio di altri 3 investitori.

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E' con grande soddisfazione comunicare che Barclays Bank ha ceduto tutte le sue azioni (Le 398,187 possedute direttamente dalla divisione finanziaria Barclays Global Investors, fino ad ora maggior azionista, e le 26,945 direttamente detenute da Barclays). A questo punto l'azionista di maggioranza diventa Vanguard Group e segnaliamo come secondo azionista Highbridge Capital Management.
Barclays ha finalmente deciso di cedere tutto dopo diversi mesi di pressione costante e di proteste in tutte le parti del mondo. Un ringraziamento a tutti coloro che lottano per la chiusura di Huntingdon Life Sciences, in particolare a tutti i sostenitori e attivisti italiani che hanno contributo a questo ulteriore ottimo risultato. Barclays Bank ha preso la stessa decisione di altri tre precedenti investitori che qualche giorno fà hanno ceduto le loro azioni di Huntingdon:

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- Hartford Investment Management Company (107,175)
- Rice Hall James and Associates LLC (86,262)
- BNY Mellon ha ceduto le 31,204 che rimanevano dopo aver ceduto qualche mese fà la maggior parte (BNY - Mellon è stato per diverso tempo secondo investitore).

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Alcune brevi considerazioni "tecniche" su quanto è accaduto:
attualmente la percentuale delle azioni gestite da azionisti istituzionali è sceso al 12% con solo 1,500,000 azioni commerciabili. I debiti di HLS si aggirerebbero intorno ai 72 milioni di sterline, durante i primi quattro mesi del 2009 le entrate risultano essere inferiori del 24% rispetto al 2008. "Il livello delle entrate è inferiore rispetto allo scorso anno e la prospettiva è davvero incerta" è quanto dichiarato da Brian Cass, direttore operativo di HLS.

Campagna StopHLS

 
Pubblicato da vegandalf il 13/05/2009 alle 23:04:13, in Notizie sparse, letto 2159 volte

E' ufficiale – la legge europea in favore delle foche è passata!

Il Parlamento Europeo ha votato il 5 maggio, quasi all’unanimità, il divieto di importazione di pelli o prodotti derivati dalle foche. La nostra lunga battaglia per raggiungere questo obiettivo è terminata, e si è conclusa con una grande vittoria morale della civiltà e della responsabilità ecologista contro l'ingordigia barbarica, la crudeltà e lo spreco.

Il Governo Canadese ha già minacciato di contestare questa legge, in vigore a tutti gli effetti dai primi mesi del 2010, presso l'Organizzazione Mondiale per il Commercio. Non vinceranno, e se avranno un po’ di senso di responsabilità verso la maggioranza dei Canadesi, che non è a favore della caccia alle foche, desisteranno dal provare a mettere a rischio un accordo commerciale con l’Unione Europea che vale 25 miliardi di dollari.


I risultati ottenuti dalla votazione svoltasi a Strasburgo sono stati strabilianti: 550 voti a favore del divieto d’importazione e solo 49 contro. La Legge Europea per vietare l’importazione di prodotti derivati dalle foche è stata approvata con il 92% dei voti favorevoli!

"Forse il Canada finalmente capirà che si deve adeguare al 21esimo secolo”, ha dichiarato il Capitano Paul Watson. "Questa barbarie non deve essere più ammessa nel mondo di oggi”.

Questo è peggior colpo mai inferto all'industria della caccia alle foche, e la metterà in ginocchio.

La Sea Shepherd Conservation Society tuttavia continuerà a tenere sotto controllo i restanti mercati. La Russia è il nostro prossimo obiettivo e con l’abolizione della caccia alla foca da parte della Russia e la dichiarazione di Vladimir Putin che l'ha definita un’"industria crudele e sanguinaria", dovremmo essere in grado di convincere anche la Russia a vietare l’importazione di questi prodotti. Rimangono solo la Cina e il Giappone, entrambe nazioni che seguono le mode dei paesi Europei, per cui se le pellicce di foca non saranno di moda in Europa non lo saranno neanche in Asia. Resta il problema del tè fatto col pene di cuccioli di foca, venduto dal Canada alla Cina come rimedio per l’impotenza.

Il Governo Canadese cerca di sostenere l’industria della caccia alle foche con milioni di dollari dei contribuenti, ma è ora che la finisca con questa pazzia.

I politici canadesi ripetono a pappagallo che questa industria è importante e redditizia sebbene, anche nei suoi tempi migliori, non abbia mai fatto incassare più di 20 milioni di dollari. Quest’anno il governo ha dichiarato che il massacro di foche porterà un guadagno di 13 milioni di dollari. È un vero mistero come siano arrivati a questa cifra.

Quanto inciderà l’industria del massacro nell’economia del paese quest’anno?

Facciamo i conti.

Quest’anno hanno preso 59.500 pellicce di foca delle 280.000 stabilite. Le pellicce ora valgono solo $14 l'una. In totale si arriva a $833.000, una cifra ben lontana dai 13 milioni di dollari.

Questi 833.000$ non comprendono i rifornimenti di carburante e le provviste, le riparazioni alle navi e le assicurazioni. Alla fine il guadagno netto si aggira intorno ai 416.500$.

Ci sono circa 6.000 cacciatori autorizzati. Significa che ciascuno ha guadagnato 69$. Cioè ha guadagnato 0,03 cent l'ora.

“Sarà un giorno nero per il Canada Atlantico se se questo divieto andrà in vigore”, afferma Robert Courtney, presidente della North of Smokey Fishermen's Association in Nova Scotia. "Avrà sicuramente un impatto devastante poiché non solo i cacciatori ne risentiranno, ma anche i pescatori”.

I pescatori si lamentano che le foche stanno mangiando tutto il loro pesce anche se la scienza ha già dimostrato che la mancanza di pesce non dipende dalla presenza di foche, bensì dallo sfruttamento marino condotto dagli uomini.

Courtney afferma che il voto è stato influenzato da informazioni inaccurate fornite da attivisti animalisti.

"Hanno basato la loro opinione su un video di 10 secondi. Gli attivisti ci hanno provocato, facendo qualsiasi cosa in loro potere per quel video”, afferma. "Abbiamo modificato le nostre leggi per rendere questa pratica più umana, ma non possiamo fare nulla se l’unico scopo degli attivisti è fermare la caccia alle foche”.

Questa dichiarazione è naturalmente un insulto all’intelligenza dei parlamentari Europei, molti dei quali hanno fatto una cosa che i politici canadesi non hanno mai fatto: sono andati di persona tra i ghiacci e sono rimasti atterriti di fronte a tanta crudeltà.

Il governo Canadese, inoltre, per evitare che si documentasse tale massacro e che le immagini arrivassero sotto gli occhi di tutto il mondo, ha deliberato che assistere alle operazioni di caccia alla foca o documentarle, è un crimine.

I difensori della caccia alle foche affermano che solo gli estremisti animalisti si oppongono al massacro e che questo è ben regolamentato e non disumano. Hanno inoltre il coraggio di affermare che è una necessità economica e che chi si oppone alla caccia alle foche lo fa solo per soldi.

Il Parlamento Europeo ha rigettato tutte queste affermazioni e i sostenitori della caccia dovrebbero essere felici poiché non si raccoglieranno più fondi per difendere le foche visto che non avranno più bisogno di essere difese.

Il Capitano Watson si oppone al massacro di foche da quando aveva 10 anni. E' nato e cresciuto in un villaggio di pescatori del Canada.

“All’età di 10 anni ho visto massacrare un cucciolo di foca e non sono più riuscito a dimenticare i suoi occhi spaventati. Da quel giorno ho trascorso la mia vita a combattere contro questa oscenità", dichiara.

"Siamo felici che il Parlamento Europeo abbia risposto alle preoccupazioni dei suoi cittadini non dando retta alla pubblicità ingannevole diffusa dal Canada", dice Sheryl Fink dell’ IFAW.

La scorsa settimana, il senatore canadese Mac Harb ha chiesto al Governo di fornire un'alternativa lavorativa per i cacciatori di foche nel Canada Atlantico.

"E' una vergogna che ancora il Governo Canadese non abbia preso i provvedimenti necessari per dare a queste persone un'altra occupazione”, ha dichiarato il senatore. Il Senatore Mac Harb è l'unico politico canadese che abbia avuto il coraggio di esprimere il proprio dissenso contro la caccia alla foca.

Dopo decenni di sforzi, lotte, viaggi tra i ghiacci, arresti e minacce, multe, riunioni, presentazioni, proteste, finalmente l'intero movimento contro la caccia alle foche può godere del frutto di tutto il proprio lavoro.

Ce l’abbiamo fatta.

Abbiamo distrutto il più osceno e crudele mercato della sofferenza e della morte su questo pianeta.

Grazie Europa.

Fonte:
Sea Shepherd, It's Official - The European Seal Bill has Passed!!!!!
tramite AgireOra Network

Traduzione a cura di Linda Possanzini.
 
Pubblicato da Piero il 06/05/2009 alle 23:26:28, in Notizie sparse, letto 2361 volte
Sono in atto in diverse zone le migrazioni dei rospi verso i luoghi di riproduzione.
Purtroppo durante il loro tragitto devono attraversare le strade in cui moltissimi perdono la vita sotto le ruote delle automobili.
La LAC da più di dieci anni organizza in collaborazione con il Centro Studi Arcadia, la Campagna Rospi, in cui i volontari si recano sui posti della migrazione per monitorare e salvare le popolazioni di bufobufo.
Se vuoi partecipare anche tu a questa attività scrivi a bufobufo@abolizionecaccia.it, o chiama 0247711806 - 3394917364
 
Pubblicato da Piero il 06/05/2009 alle 21:56:53, in Notizie sparse, letto 1790 volte

Il 10 MAGGIO dalle 11.00 di mattina fino a tarda sera, presso la Villa Vegan Occupata (Milano) organizziamo una giornata di autoproduzioni per andare contro il becero mercato che ogni giorno crea futili bisogni, sfrutta e uccide l'uomo e la natura; contro questo sistema che ci sta logorando, dove il denaro sembra poter risolvere tutti i nostri problemi di tempo, infelicità, e insoddisfazione.

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In quest'occasione il mercato lo facciamo noi, con le nostre forze, autogestito, autoprodotto, per scambiare saperi e curiosità, ritrovarsi insieme e proporre tutto ciò che sappiamo fare aiutandoci l'un con l'altro, per ritrovare la gioia della solidarietà.

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Chiediamo a tutti coloro che vorranno partecipare di portare solo i loro prodotti vegan, perché questo mercato ha dato il significato di merce di consumo anche agli animali, sfruttandoli in tutti i modi possibili.
Una giornata intera di autoproduzioni,workshops pratici, baratto, banchetti informativi, pranzo e cena vegan cucinata da Food Not Bombs street team Milano a offerta libera, e pizzata benefit per la rivista antispecista "La Nemesi".

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Durante la serata concerto Mossuraya + Forest Yell.
Porta le tue autoproduzioni vegan*
porta la tua distro
Porta i tuoi saperi
Porta quello che hai per il baratto (hai qualcosa da scambiare? portalo in Villa!)
Porta il tuo cane al guinzaglio, in quanto insieme a noi vivono animali liberi (galline, gatti e cani)

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Villa vegan Occupata via Litta Modignani 66 MILANO
Bus 40-41-82 oppure FNM Affori (10 minuti a piedi)
per qualsiasi domanda o informazione 3313943701 veganvilla@yahoo.it

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*privo di derivati di origine animale: carne, pesce, latticini, uova, miele, pelliccia, pelle, lana, seta, piume d'oca

 

 
Pubblicato da marco il 27/04/2009 alle 17:09:11, in Notizie sparse, letto 3238 volte

L'influenza suina che ha già fatto 110 vittime in Messico (nelle ultime 24 ore sono morte altre sette persone a Città del Messico) è arrivata in Europa: un caso accertato è stato riscontrato in Spagna, mentre si contano diversi casi sospetti nel Vecchio Continente. Il ministro della Sanità spagnola Trinidad Jimenez ha fatto sapere che sono risultati positivi i test per l'influenza suina effettuati su un 23enne di Almensa (sud-est della Spagna) rientrato dal Messico il 22 aprile. L'articolo di Corriere.it


 
Pubblicato da Leonora il 17/04/2009 alle 20:19:40, in Notizie sparse, letto 1378 volte

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Lo sostenne l'Fbi negli anni 70 e oggi lo conferma il team del progetto "Link-Italia"

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«I serial killer sono bambini a cui non è stato detto mai che è sbagliato cavare gli occhi a un animale». A dirlo in termini lapidari fu Robert Ressler, investigatore e criminologo del Fbi che negli anni 70 coniò la definizione stessa di serial killer. Una lunga tradizione anglosassone di studi sul rapporto tra il maltrattamento sugli animali e il crimine violento, mai approfondita in Italia, è ora oggetto di riflessione del progetto Link-Italia, lanciato da un team formato da operatori sociali, psicologi, psichiatri e avvocati. L'obiettivo è in primis la raccolta di dati su un fenomeno di forte evidenza e gravità, ma scarsamente o per nulla valutato nelle azioni investigative e di prevenzione del crimine. Infatti laddove i dati sono stati raccolti, il maltrattamento di animali è apparso come un vero e proprio tirocinio di violenza contro le persone: più del 70% delle donne che hanno subito abusi domestici ha dichiarato che il marito aveva prima ferito o ucciso l'animale di casa, il 50% degli stupratori confessa di aver maltrattato animali durante l'adolescenza. Esistono anche luoghi, come Sidney, dove la polizia ha verificato negli anni che nella totalità degli omicidi a sfondo sessuale gli aggressori avessero avuto storia di maltrattamento di animali.

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«Eppure - è il commento di Francesca Sorcinelli, educatrice professionale e specializzanda in criminologia che coordina il progetto Link - si tratta di ricerche sinora solo retrospettive, svolte nei paesi anglosassoni, su un argomento che in Italia è quasi sconosciuto. Ma per chi lavora in questo settore il collegamento tra la violenza sull'animale, percepito come soggetto debole, e quella su donne e bambini è assolutamente evidente. Lo scopo del nostro lavoro è far capire l'importanza della risposta che il mondo adulto dà alle manifestazioni di violenza contro gli animali da parte degli adolescenti: bisogna rendersi conto che l'atteggiamento di indifferenza che comunemente si ha verso questo tipo di prevaricazioni non trasmette un messaggio di neutralità, ma viene invece percepito dal ragazzo come complice e giustificatorio. Ai suoi occhi, sono i soprusi in quanto tali ad essere legittimati. E da quel momento la possibilità dell'abuso rischierà di sofisticarsi e ampliarsi ai soggetti umani, fino a costituire una vera e propria abitudine alla violenza».

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Il neonato progetto Link ha una serie di proposte concrete in cantiere: innanzitutto la creazione di un database sulla base dei modelli americani, poi la pubblicazione del primo manuale di investigazione sul legame tra crudeltà su animali e crimine violento, l'attivazione di corsi di formazione per operatori che si occupano di violenza interpersonale, l'ampliamento del network, già attivo, di centri di recupero per animali scampati alla violenza in casa. Già sono stati formalizzati accordi di collaborazione tra gli operatori di Link-Italia e l'istituto di alta formazione in scienze criminologiche di Mantova, alcune aziende Asl, associazioni che operano nelle carceri e comunità per minori e tossicodipendenti.

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Nello stesso ambito sta lavorando anche il Cnr con una ricerca che vedrà la luce tra qualche mese per evidenziare il rapporto eventuale tra gli atti di bullismo e il maltrattamento degli animali. «Il discorso è molto ampio - spiega Camilla Pagani, ricercatrice dell'istituto di psicologia del Cnr e autrice dell'indagine - infatti non solo esercitare violenza e restare impuniti, ma anche assistere a certi spettacoli può rappresentare un serio pericolo per l'educazione dei più giovani. E' per questo che abbiamo analizzato anche il fenomeno del circo e come psicologi ci siamo espressi in favore di una legge che vieti l'utilizzo degli animali in qualsiasi tipo di spettacolo. Sotto il tendone essi vengono caricaturizzati e ridicolizzati per divertire. E non c'è niente di peggio dell'ilarità dei grandi verso un sopruso, che viene già percepito come tale anche in età giovanissima: può avere un effetto devastante nell'interpretazione del mondo di una psiche ancora in via di maturazione».

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Leonora Pigliucci
Fonte:
www.liberazione.it
09/04/2009

 
Pubblicato da Piero il 17/04/2009 alle 10:17:32, in Notizie sparse, letto 2294 volte

La legge in Croazia prevede che i cani randagi o vaganti vengano catturati e detenuti in una specie di canile sanitario per due mesi. Se in questi due mesi non vengono adottati vanno incontro alla soppressione. Molti di loro non sopravvivono alla cattura, in quanto viene fatta con lacci che spesso, a causa della brutalita` degli accalappiacani ne provocano la morte per soffocamento. Guardate questo video! Dal 1 gennaio 2009 la situazione e` drammaticamente peggiorata a Zagabria. Il comune ha stabilito che i cani dovevano essere tutti detenuti in un unico canile, il canile di Dumovac. Il canile e` stato realizzato nel 2000 (in realta` e` una stalla riadattata) senza un regolare permesso che ancora oggi non ha ottenuto. Il canile si trova a 500m dal crematorio Sevetski Kraljevac e a 30km dalla citta`, cosicche´nessuno viene a visitarlo. La capacita` del canile e` di 150 cani, il che risulta insufficiente rispetto al numero di cani abbandonati a Zagabria e alla normativa europea (un posto cane ogni 800 abitanti, secondo la quale a Zagabria dovrebbero esserci 1200 posti cane). Per quattro anni il canile non ha avuto i collegamenti all'acquadetto e tutt'oggi non ha : il riscaldamento (l'acqua delle ciotole ghiaccia d'inverno e i cani non riescono a bere), le fognature, l'ombra d'estate, uno spazio riservato alla quarantena di nuovi cani, un ambulatorio per cani feriti o malati, una sala operatoria, uno spazio riservato ai cuccioli come nemmeno box adeguati per i cani adulti. Nei box con gia` una decina di cani  vengono aggiunti i nuovi arrivati che spesso non sopravvivono in quanto vengono o divorati dai cani piu` grandi o non riescono a competere con gli altri e muoiono di fame visto che il cibo e` sempre pochissimo. Guardate anche quest'altro video! Nei primi sei mesi di attivita` del canile sono morti 93 cani  per motivi non identificati. Questi cani dovrebbero rimanere nel canile per due mesi dopo di che possono essere soppressi. Vista pero` la nuova situazione, ovvero che i 150 posti del canile sono sempre occupati i circa 1000 cani catturati all'anno vengono soppressi subito, lo stesso giorno della cattura. Questo impedisce alle associazioni di avere il tempo necessario per trovare una casa a tutti questi cani. La maggior parte delle associazioni si trova quindi impotente di fronte a questo massacro. Attualmente noi come gruppo non abbiamo la possibilita`, vista la distanza e i mezzi necessari, di intervenire. Vi preghiamo percio` di diffondere l'informazione per sensibilizzare piu` gente possibile. Noi continueremo a tenervi informati sulla situazione tentando di creare i mezzi di pressione perche´anche a livello internazionale si intervenga su questo. Le informazioni qui riportate sono tratte da siti croati (www.drugaprilika.com)

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