RIFUGIO | Vieni? | Sostienici! | giovedì 27 marzo 2025 # Utenti online n. # |
Sta poesiola 'mpò banale
E' pe' divve bon natale
Che sicuro non lo auguro
A chi ce porta in tribunale
Non lo dico a quelli che
Senza scuse nè perchè
Ce riempiono d'esposti:
N'hanno fatti già duetrè
Bon natale soprattutto
A chi nun crede ar bambinello
E metterebbe ner presepe
Solo er Bove e l'Asinello!
Escursione alle Gole del Biedano (Barbarano prov. di Viterbo, altezza 348 metri)
domenica 26 ottobre.
Sarà un itinerario di 5 ore di cammino,con pochissimo dislivello, in mezzo a tombe etrusche e chiese medievali abbandonate, in una delle zone più belle del Lazio anche dal punto di vista naturalistico (sono segnalati tutt'ora Lupi e Lontre). Lungo il percorso ci saranno dei guadi per cui consiglio caldamente di avere addosso degli scarponi da trek e un paio di calzettoni e un paio di scarpe di ricambio in macchina da indossare al ritorno. Qualcuno porti una torcia elettrica che ci sarà utile per ispezionare le tombe etrusche. Il percorso è ad anello.
Come le ultime volte, con Luisa vorremmo proporre anche una piccola seduta di Yoga sul prato. Ovviamente gli esercizi di yoga sono facoltativi e chi preferisce può anche prendere il sole sul prato. E’ molto bello condividere con gli altri la bellezza della passeggiata, ma ci piacerebbe provare a fare anche solo pochi minuti di cammino in silenzio (si chiama meditazione camminata) per ascoltare anche il silenzio dei boschi e dei monti. Anche nel caso della meditazione camminata chi non è interessato si mette in fondo al gruppo e continua a camminare e a comunicare come più gli piace.
Sentiamoci comunque il venerdì prima dell’escursione perché a seconda delle condizioni del tempo potremmo fare dei cambiamenti di appuntamento e di obiettivo. Fino alle 18 di venerdì leggo le mail su internet dopo di che sono reperibile solo al cellulare.
Appuntamento ore 8.30 al parcheggio del benzinaio TOTAL de LA STORTA. Dal raccordo prendere la CASSIA normale(evitare la CASSIA BIS) direzione Viterbo. Dopo qualche Km si supera sulla Ds il benzinaio AGIP della Giustiniana, poco dopo si seguono le indicazioni a Ds per CASSIA Viterbo, e poco dopo ancora si arriva a LA STORTA, sulla Sn c'e' un campanile e sulla ds c'e' un benzinaio TOTAL.Dopo che ci saremo radunati andremo con le macchine lungo la Cassia fino a superare Capranica. Dopo 5 km da Caprinica si prende a Sn per Barbarano dove lasceremo le macchine e cominceremo a camminare.
Consigli per le cose da portare:
1)Innanzi tutto si consiglia l’utilizzo di scarponcini da trekking. Sono comodi, si fatica di meno perché fanno più presa nel terreno, proteggono dalle storte.
2)Uno zainetto da portare a spalla dove vanno messe le varie cose.
3)Almeno un litro d’acqua a persona.
4)Pranzo al sacco. Non esistono rifugi gestiti come sulle Alpi, per cui per il pranzo bisogna essere autosufficienti. Invito caldamente tutti i partecipanti (vegan, vegetariani,e simpatizzanti in transizione) a portarsi per questa escursione un pasto vegan (senza animali e derivati).
5)Abbigliamento: durante le escursioni ci si veste a strati, perché si può passare dal molto caldo al molto freddo nel giro di poco tempo. Come calzoni vanno bene un paio di blue jeans comodi o i pantaloni di una tuta. Consiglio poi una camicia a maniche lunghe, un pile o un maglione, un giubbotto di sicurezza per la pioggia e da mettere comunque se fa freddo, un berretto, dei guanti.
6) in macchina lascio un paio di scarpe da ginnastica e un paio di calzettoni di ricambio da mettere al ritorno. Dopo avere camminato è buona norma cambiarsi i calzettoni e gli scarponcini (questi ultimi possono essere infangati, fanno traspirare poco il piede, rendono difficile la guida della macchina).
7) in macchina lascio anche una t-shirt di riserva per cambiarmi al ritorno dell’escursione e mettermi un indumento pulito.
La gita è gratuita!
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Escursione già svolta!
Escursione al Monte di Cambio (m.2064) (Terminillo) Domenica 14 Settembre 2008
Sarà un itinerario di 4 ore di cammino in totale (ad una andatura normale ed escluse le soste), con 300 metri di dislivello. Si va e si torna per lo stesso itinerario: 2 ore e 15 per salire ed un’ora e 45 per scendere. Dato che si va e si torna per lo stesso itinerario, per chi non dovesse farcela, è possibile anche fermarsi prima e aspettare che chi è salito in cima ritorni. Il Monte di Cambio si trova nel massiccio del Terminillo (Rieti). Con la macchina potremo salire fino a 1800 metri di altezza ed una volta lasciata l’auto cammineremo per una sterrata che corre lungo la panoramicissima cresta. L’ultimo tratto di salita è più ripido, ma breve. Dalla cima si vedono tutte le montagne più alte dell’Appennino centrale dall’Umbria fino alla Maiella. L’itinerario si svolge perlopiù fuori dal bosco. Dato che il percorso è in cresta è importante che il tempo sia buono. Se arrivati a Rieti vedessimo che sulla cima delle montagne ci siano nuvole potremmo fare un cambio di obiettivo e fare un itinerario più a bassa quota, ad esempio andare a Poggio Bustone a visitare il bosco di San Francesco(che comunque sarebbe una delle prossime mete).
Visto l’interesse delle ultime volte, con Luisa vorremmo proporre anche una piccola seduta di Yoga sul prato. Ovviamente gli esercizi di yoga sono facoltativi e chi preferisce può anche prendere il sole sul prato. E’ molto bello condividere con gli altri la bellezza della passeggiata, ma ci piacerebbe provare a fare anche solo pochi minuti di cammino in silenzio (si chiama meditazione camminata) per ascoltare anche il silenzio dei boschi e dei monti. Anche nel caso della meditazione camminata chi non è interessato si mette in fondo al gruppo e continua a camminare e a comunicare come più gli piace.
Appuntamento alle 8,00 sulla Salaria appena fuori dal GRA in direzione Rieti. Si tralascia un primo semaforo e, dopo circa 1 km e mezzo dal GRA, c’è un altro semaforo in corrispondenza delle prime case di Settebagni sulla destra. Si esce dalla Salaria e pochi metri prima del semaforo (tornando indietro rispetto alla Salaria) c’è un parcheggio con un bar. Questo è il luogo del nostro appuntamento. Una volta radunati proseguiremo insieme, faremo il primo tratto di autostrada fino a Fiano e poi ritorneremo sulla Salaria e proseguiremo fino a Rieti. Superata Rieti seguiremo le indicazioni per il monte Terminillo. Prego chi vuole venire di contattarmi nei giorni precedenti e di darmi un recapito perché a seconda delle condizioni del tempo potremmo fare dei cambiamenti di appuntamento.
Consigli per le cose da portare:
1) Innanzi tutto si consiglia l’utilizzo di scarponcini da trekking. Sono comodi, si fatica di meno perché fanno più presa nel terreno, proteggono dalle storte.
2) Uno zainetto da portare a spalla dove vanno messe le varie cose.
3) Almeno un litro d’acqua a persona.
4) Pranzo al sacco. Non esistono rifugi gestiti come sulle Alpi, per cui per il pranzo bisogna essere autosufficienti. Invito caldamente tutti i partecipanti (vegan, vegetariani,e simpatizzanti in transizione) a portarsi per questa escursione un pasto vegan (senza animali e derivati).
5) Abbigliamento: durante le escursioni ci si veste a strati, perché si può passare dal molto caldo al molto freddo nel giro di poco tempo. Come calzoni vanno bene un paio di blue jeans comodi o i pantaloni di una tuta. Da questo periodo in poi per tutta l’estate, io porto nello zaino anche un paio di pantaloncini. Consiglio poi una maglietta a mezze maniche, un pile o un maglione, un giubbotto di sicurezza per la pioggia e, da mettere comunque per il sole, un berretto.
6) in macchina lascio un paio di scarpe da ginnastica e un paio di calzettoni di ricambio da mettere al ritorno. Dopo avere camminato è buona norma cambiarsi i calzettoni e gli scarponcini (questi ultimi possono essere infangati, fanno traspirare poco il piede, rendono difficile la guida della macchina).
7) in macchina lascio anche una t-shirt di riserva per cambiarmi al ritorno dell’escursione e mettermi un indumento pulito.
La gita è gratuita!
Escursione già svolta!
ciao Tito
Escursione al Colle della Tavola (m.1697). Domenica 11 Maggio 2008
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Sarà un itinerario di 4 ore di cammino in totale (ad una andatura normale ed escluse le soste), con 400 metri di dislivello. Si va e si torna per lo stesso itinerario: 2 ore e 15 per salire ed un’ora e 45 per scendere. Dato che si va e si torna per lo stesso itinerario, per chi non dovesse farcela, è possibile anche fermarsi prima e aspettare che chi è salito in cima ritorni. Il Colle della Tavola si trova sopra Poggio Bustone (Rieti). Non è molto alto, ma ha dei panorami molto belli perché non ha montagne alte intorno. Si trova nei monti che frequentava S.Francesco d'Assisi. Tutt’ora nella zona del Colle della Tavola ci sono boschi incontaminati con numerose fonti d’acqua e tutt’ora nei pressi nidificano 2 coppie di aquile. Visto l’interesse delle ultime volte, con Luisa vorremmo proporre anche una piccola seduta di Yoga su un prato, prima di arrivare in cima. Ovviamente gli esercizi di yoga sono facoltativi e chi preferisce può anche prendere il sole sul prato. E’ molto bello condividere con gli altri la bellezza della passeggiata, ma ci piacerebbe provare a fare anche solo pochi minuti di cammino in silenzio (si chiama meditazione camminata) per ascoltare anche il silenzio dei boschi e dei monti. Anche nel caso della meditazione camminata chi non è interessato si mette in fondo al gruppo e continua a camminare e a comunicare come più gli piace.
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Appuntamento alle 8,15 sulla Salaria appena fuori dal GRA in direzione Rieti. Si tralascia un primo semaforo e, dopo circa 1 km e mezzo dal GRA, c’è un altro semaforo in corrispondenza delle prime case di Settebagni sulla destra. Si esce dalla Salaria e pochi metri prima del semaforo (tornando indietro rispetto alla Salaria) c’è un parcheggio con un bar. Questo è il luogo del nostro appuntamento. Una volta radunati proseguiremo insieme, faremo il primo tratto di autostrada fino a Fiano e poi ritorneremo sulla Salaria e proseguiremo fino a Rieti. Da Rieti andremo a Poggio Bustone, nella parte alta del paese si stacca la strada che porta alla pista di volo a vela. La strada è un po’ malandata, la seguiremo fino a dove è asfaltata e ci consente di arrivare a 1300 metri di altezza. Alla piazzola finale dove termina l’asfalto parcheggeremo e continueremo a piedi. Prego chi vuole venire di contattarmi nei giorni precedenti e di darmi un recapito perché a seconda delle condizioni del tempo potremmo fare dei cambiamenti di appuntamento.
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Consigli per le cose da portare:
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1) Innanzi tutto si consiglia l’utilizzo di scarponcini da trekking. Sono comodi, si fatica di meno perché fanno più presa nel terreno, proteggono dalle storte.
2) Uno zainetto da portare a spalla dove vanno messe le varie cose.
3) Almeno un litro d’acqua a persona.
4) Pranzo al sacco. Non esistono rifugi gestiti come sulle Alpi, per cui per il pranzo bisogna essere autosufficienti. Invito caldamente tutti i partecipanti (vegan, vegetariani,e simpatizzanti in transizione) a portarsi per questa escursione un pasto vegan (senza animali e derivati).
5) Abbigliamento: durante le escursioni ci si veste a strati, perché si può passare dal molto caldo al molto freddo nel giro di poco tempo. Come calzoni vanno bene un paio di blue jeans comodi o i pantaloni di una tuta. Da questo periodo in poi per tutta l’estate, io porto nello zaino anche un paio di pantaloncini. Consiglio poi una maglietta a mezze maniche, un pile o un maglione, un giubbotto di sicurezza per la pioggia e, da mettere comunque per il sole, un berretto.
6) in macchina lascio un paio di scarpe da ginnastica e un paio di calzettoni di ricambio da mettere al ritorno. Dopo avere camminato è buona norma cambiarsi i calzettoni e gli scarponcini (questi ultimi possono essere infangati, fanno traspirare poco il piede, rendono difficile la guida della macchina).
7) in macchina lascio anche una t-shirt di riserva per cambiarmi al ritorno dell’escursione e mettermi un indumento pulito.
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La gita è gratuita!
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Escursione già svolta!
ciao Tito
Nella prima VERA domenica di primavera, le anatre ospiti in ValleVegan, imparano a nuotare...e sembra proprio che si divertono! Nel frattempo, qualcuno lavora...e qualcun altro dorme baciato dal sole...e nonostante possa sembrare che i filari siano stati fatti da una talpa impazzita, l'orto procede per il meglio...
WORK IN PROGRESS...
LE TATTICHE...
LITTLE PAUSA
CHE BEL BAGNO MA...occhio A CIPOLLINO!
SI SI...L'ACQUA CE PIACE!
SIMONE E LE SUE "BAMBINE"...
IL FILARE "TALPA"
E POI C'E' CHI DORME SEMPRE...
...E CHI NON DORME MAI, E SI GODE IL TRAMONTO DA UN RAMO DI FICO!
Il video degli amici di cinetica (Bill Lazario, Davide Alivernini, Tim Colbourne, Carlotta Lazzaro, Andy de Paoli e altri) realizzato al Casale.
Cinetica ha presentato, l'11 marzo 2008, la prima di due serate di film e dibattito sul tema di Ecologia Profonda e la prima Italiana del premiato documentario "The Witness".
Con l'accelerare dei cambiamenti climatici la sostenibilità diventa sempre piu' attuale. Una cosa e' certa: non possiamo continuare a vivere come abbiamo fatto finora. Cosa sono le implicazioni dell'ambientalismo sulle nostre scelte etiche e come consumatori? L'ecologia profonda è il ricollocare il ruolo degli esseri umani nel mondo naturale, riconoscendo che non possiamo salvare il pianeta se non smettendo di trattare la natura e gli altri come semplici risorse da sfruttare. La prima serata ha esaminato il nostro rapporto con gli animali non-umani, e sono intervenuti attivisti nel movimento per i diritti degli animali.
Collocato all'interno di tale evento, il mini-documentario su ValleVegan, che vi proponiamo.
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ValleVegan, l'A-fattoria che non produce e che non fa. Quando stiamo fermi, è perchè abbiamo qualcosa in mente! Sotto il sole preprimaverile non c'è niente di meglio che pulirsi le mani con la terra, pianificando la Mappa Vegana Italiana, organizzando il Vegan Training, guardando Sherman che corre di nuovo, programmando la trasferta antispecista al nord, preparando secchiello e guanti per i rospi, definendo l'arrembaggio primaverile alle isole prede di bracconieri.
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Ieri, una troupe inglese ha girato un video a ValleVegan intervistando gli animali liberi. Sono stati tutti molto... naturali.
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Alcune foto delle giornate di primavera anticipata.
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Ora scusateci ma torniamo in riunione con i lombrichi, per liberare un pò di radici.
Da oggi non sono più paralitico! Sherman, maialino messo in palio ad una festa cruenta perchè malato, tra le tante conseguenze della sua malattia cronica, un giorno è caduto in terra. Nonostante le speranze vanificate dai veterinari... oggi...
Sherman corre! E' finalmente libero e mangia dalla terra da solo!
Solo pochi passi e poi riposo...
Titoli di coda... Kucù, sveglia! Oggi è primavera!
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Domenica 10 febbraio, dalla mattina...
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Se hai voglia di autoprodurre il tuo cibo perchè ti sei stufato di arricchire le tasche degli ipermercati, se hai voglia di scoprire che forma ha una pianta di pomodori, se vuoi sapere da dove viene ciò che stai mangiando, se hai voglia di trascorrere delle giornate all'aperto per sentire il profumo della terra o semplicemente per sporcarti le mani, PARTECIPA ALL'INIZIATIVA
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La terra è di chi la lavora!* ...e pure i frutti!
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E' semplice: zappi, semini, raccogli.
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PROGRAMMA
1mo appuntamento: costruzione recinto a prova di bufali imbufaliti.
2ndo appuntamento: preparazione della terra.
3rzo appuntamento: preparazione filari più semina.
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Importante: al momento della raccolta non verrà chiesto alcun contributo economico! Chi vorrà potrà aiutarci a sostenere le spese del materiale per la costruzione del recinto.
Sono graditi abiti da lavoro!
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Tutto si svolgerà a ValleVegan. Per info e-mail attivismo@vallevegan.org o tel 3294955244.
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*è un'iniziativa antispecista, noi ci "serviremo" solo di un pezzettino di terra, tutto il resto è a disposizione degli altri animali!
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Domenica 10 febbraio dalla mattina...
'Chè poi ce se 'mpegnàmo pure
Ner cercà d'esse solidàli
Co chi, come noi, ha scerto de vive
senza magnàsse l'animali
Se spalleggiamo, se guardamo
Se lanciamo l'occhiatacce,
Famo i vaghi, se giramo
Cercamo de nun dije parolacce
Ma come fai a resiste, dico io,
A uno che te parla de formaggio?
"Che te credi, bello mio,
che sta forma è cresciuta sopra a 'nfaggio?"
Ce sta pure chi mpò se sente 'ncolpa
E decide de magnasse le biouova
"Galline LIBERE!", "No OGM!!!"
Un'alimentazione tutta nova!
Mo se so 'nventati - i paraculi -
I formaggi fatti senza caglio
Ma se scordano che i maschi COMUNQUE vengono ammazzati
E le femmine sfruttate, se non sbaglio...
Ma er mejo è sempre quello
Che "ogni tanto er pesce me lo magno.
Nun sono un estremista e se me capita,
A volte uccido pure qualche ragno!".
Nun semo nati giudici, nè santi
E spesso se sbajamo pure noi
Eppure io ce tengo a ribadì
Che semo tanto, troppo diversi da voi!
Vi anticipiamo alcuni dei premi che saranno messi in palio: marmellate, bagni schiuma, saponi, formaggio di mandorle, burro di cacao, ... tutto autoprodotto!!
Bastian es el nombre del cerdito que consiguió escapar del camión que le conducía inexorablemente a la muerte. Sus hermanos no tuvieron tanta suerte, pero el destino quiso que Piero y Daniela, los fundadores de Valle Vegan lo acogieran. Ahora vive feliz retozando en el campo.
Valle Vegan es un santuario para animales que al igual que Bastian, tienen una historia que contar: algunos se salvaron del matadero, otros cuantos provienen de laboratorios de experimentación, unos pocos llegaron de ferias y, otros, simplemente ya no son deseados por los que un día fueron su familia.
Enclavado en la población de Bellegra, a unos 45 kilómetros de Roma, encontramos 11 hectáreas de terreno en un valle de gran frondosidad y belleza. El proyecto surge de la necesidad de acoger a decenas de animales que no tienen cabida en otros lugares, y se mantiene gracias a donaciones y el trabajo de activistas de entre otros grupos “Agire ora” y “Liga para abolición de la caza”.
No es fácil encontrar un lugar donde ubicar especies tan dispares como las que allí acogen. Valle Vegan alberga desde cerdos, búfalos y conejos hasta perros, tortugas y cabras, que de otro modo, habrían muerto o sufrido cautiverio, abandono o serían víctimas de la experimentación.
Pese a esta dificultad, lo primero que hacen Piero y Daniela cuando llega un nuevo animal a Valle Vegan es intentar ubicarlo en un entorno lo más parecido posible a su hábitat natural. Si el animal está sano y es posible su reintroducción en libertad, trabajan con él para que pueda volver a ser libre, aunque la mayoría de animales, por ser de los consideramos domésticos, pasarán a ser habitantes habituales de Valle Vegan.
Las ovejas y los búfalos tienen amplios prados y sombras donde pastar tranquilamente, a las tortugas se les ha habilitado una zona verde húmeda donde no corren peligro, las gallinas, ocas y patos tienen un recinto estupendo donde picotear, bañarse y campar a sus anchas, y los conejos, chinchillas y cobayas también disponen de instalaciones adaptadas bajo árboles frutales.
En el caso de perros y gatos, se trabaja para conseguir su adopción en un nuevo hogar.
Valle Vegan es también un centro de actividades contra la caza y vigilancia contra furtivos, habituales en la zona. Asimismo, el lugar sirve como punto de encuentro para los movimientos de defensa de los animales en Italia.
Como contrapunto al respeto por los animales que Piero y Daniela profesan, han decidido conservar en Valle Vegan lo que ellos llaman “La habitación de los horrores”. En este lugar, han ido recogiendo todos los útiles que se usaban para sacrificar a los animales, o para amputar y despellejar a los que el antiguo propietario de la finca cazaba de forma furtiva en la zona, junto con cepos, lazos y trampas.
Valle Vegan es un ejemplo para nuestra sociedad, un sitio que sirve para sensibilizarnos y educarnos en la comprensión del mundo animal. Quizá, el de Piero y Daniela no sea el único en llevarse a la práctica y pronto deje de ser un enclave escondido entre montañas y un reducto único. Quizá mañana otros muchos despierten habiendo tenido su mismo sueño y decidan, con valentía, convertirlo en realidad.
Visita la web de Valle Vegan pinchando aquí
Silvia Barquero y Luís Moreno
Miembros de la Fundación Equanimal