RIFUGIO | Vieni? | Sostienici! | venerdì 4 ottobre 2024 # Utenti online n. # |
Questa è pe tutti quelli che se sentono chiamati in causa
Quelli che basta che nun magnano la ciccia
Tanto pe l'ovo de la chioccia
Trovano sempre na bella scusa
Quelli dalla natica pesante
Che quanno c'è da fasse er culo
Pe finta o pe davero
C'hanno sempre na serata galante
Quelli che nun leggono mai li materiali
Ma stanno sempre attenti all'ingredienti
Cosi' mangnano bene e so contenti
Senza vedè che se vestono de animali
Quelli che hanno troppo poca pazienza
De sta a combatte co l'animali
E pe liberasse da tutti i mali
Fanno sempre tanta beneficenza
Quelli che vonno un posto ner movimento
E che pe ingraziasse quello più su
Nella scala mentale de chi vive a mento in giù
Je servirebbero da braccio destro ogni momento
A tutti quelli che ho elencato do un consijo:
Se volete apri' le gabbie a le bestiole
Fatelo davero, fatelo cor core
Fatelo co amore, fatelo co rabbia
L'importante è che non ve ce richiudete nella gabbia!
Da un pò di tempo sto pensando di raccogliere le frasi più celebri di cacciatori, carnivori e chi più ne ha più ne metta. Vi invito tutti, se ne avete qualcuna (lo so che ne siete pieni!), ad inviarle al seguente indirizzo e-mail: simonemaur@gmail.com
L'idea è quella di farne un piccolo opuscolo.
Ad ogni modo mandate!
Quanno che decidi de fa n'orto
nun pensi alla fatica e alle zappate,
pensi sempre subbito al raccorto
ai broccoli, ai carciofi, alle patate.
Pe questo ogni vorta è n'ammazzata,
strappa, rivorta, sradica, sfortisci
t' affanni, t' arrabbi, te stranisci
Pe magnatte du foje de 'nsalata.
Ma de lati positivi ce ne so na cifra:
nun finanzi er mercato pesticida,
autoproduci e scambi co l'amici,
nun finanzi nemmeno l'OMICIDA
e gli insettini pure so felici!
ValleVegan dal cielo.La gabbia è sempre più opprimente.
...ci si annoiava a parlare di veganismo...
...basta con queste cose Normali e Naturali!
Sto scherzando, ovvio.
(...o forse no...)
"Ma quale preda, ma quale tradizione...
...contro la caccia LIBERAZIONE!"
"Cacciatori, nei vostri mirini...
...50 morti all'anno, ASSASSINI!"
Murale dipinto a mano nel casale della Vallevegan. Ottobre-novembre 2007.
By Andy De Paoli, accanto a Charm.
Cosa guardi?Ho appena fatto la permantente...e con questo?
Piccioni domestici rinselvatichiti. Tubano, ma... sono ancora ai preliminari. Qui a ValleVegan.
Scarti della lavorazione della mozzarella. 2 cuccioli di bufala semi-abortiti, abbandonati, sequestrati. Ora sono liberi, per sempre. Qui a ValleVegan.
Questa è la loro prima notte totalmente all'aria aperta, senza recinti, al pascolo. Passeggiano sullo stesso terreno di pecore, cani, maiali, istrici, umani, gatti, cinghiali, serpenti, mantidi, poiane...
Eventuali presenze di collari, fotocamere, campanacci in questa finestra aperta sono solo scappatoie provvisorie (per il riconoscimento intraspecifico).
--foto inedita--solo per i nottambuli--
800.000 fucili sparano in mezzo a noi ma nessuno se ne accorge o, se lo fa, subisce e tace. Sono i fucili dei “cacciatori”, ovvero di quegli uomini “speciali” che, scorrazzando e sparacchiando a volontà nelle campagne italiane, provocano ogni anno dai 40 ai 50 “incidenti” mortali e oltre un centinaio di feriti, più o meno gravi. Sono cifre approssimative, in gran parte ufficiose perché nessuna istituzione si è mai preoccupata di rilevare dati ufficiali. E sono solo la punta dell’iceberg perché dietro a esse c’è la vita da stato di guerra, da stato d’assedio cui milioni di famiglie sono costrette.
Questa è l’altra faccia, quella dei danni sociali, della cosiddetta “caccia”. La “caccia”, ma diciamolo meglio: l’uso di centinaia di migliaia di armi da fuoco sul territorio, al di fuori di ogni regola, di ogni norma di sicurezza che sarebbe ritenuta minimale in ogni altro contesto. La “caccia”, ovvero il prodotto di un’anomalia legislativa che non conosce eguali. La “caccia”, ovvero un’emergenza nazionale sommersa che coinvolge e deturpa la vita di milioni di italiani. Senza che nessuno lo sappia.
Tanto poco è trattato l’argomento che sono solo due i libri che ne parlano, entrambi usciti nel 2005 ovvero in tempi recentissimi.
Il primo, Caccia all’uomo di Filippo Schillaci (Ed. Stampa Alternativa, Viterbo) fornisce un quadro generale del panorama di violenza, irresponsabilità e prevaricazione ai danni della gente che caratterizza la pratica venatoria e mostra, dopo un sistematico esame di fatti spesso sconosciuti ai più, come tutto ciò sia possibile solo grazie a una legge anacronistica che ignora ostentatamente ogni problematica di sicurezza e prevenzione dei, peraltro inevitabili, “incidenti”.
Il testo si conclude con un “manuale di autodifesa” che spiega fra l’altro, in forma semplificata, come richiedere al proprio sindaco un’ordinanza di divieto venatorio per motivi di tutela dell’incolumità pubblica.
Il secondo testo è il Manuale di autodifesa dai cacciatori (Ed. Agire Ora, Torino), un’opera collettiva che approfondisce gli aspetti più tecnici del problema. Esso è strutturato come una raccolta di saggi monografici e comprende, fra l’altro, oltre al capitolo centrale del libro di Filippo Schillaci, qui in forma più dettagliata, due studi di Massimo Tettamanti, rispettivamente sull’impatto ambientale dell’attività venatoria e sulla sua inadeguatezza come mezzo di regolazione degli ecosistemi e una relazione di Marina Berati sui numerosi sondaggi effettuati negli ultimi anni da cui risulta la forte avversione della maggioranza degli italiani all’attività venatoria. Anche questo testo contiene infine un manuale di autodifesa di autori vari, che illustra in forma dettagliata come richiedere un’ordinanza di divieto venatorio al proprio sindaco.
I due testi sono utilmente complementari essendo il primo un’opera di base, pensata per chi sia al suo primo approccio al problema, il secondo un’opera di approfondimento, pensata per gli addetti ai lavori o comunque per chi volesse perfezionare le proprie conoscenze sull’argomento.
Aggiornamento fotografico continuo. Clicca per vedere foto inedite di "ValleVegan in questi giorni"...
Francisco de Lisboa, a dar uma volta pelos montes (autor das fotos) -- Francisco di Lisbona, a passeggiare per i monti (autore delle foto)
10 agosto, notte delle stelle cadenti.
Scappa dai tuoi confini e vieni a Vallevegan a sdraiarti sul prato!
Al falò pensiamo noi, alla grigliata di verdure anche, alle bruschette anche, alle pannocchie la provvidenza, al vino l'uva, al rumore nessuno, a riscaldarti il bue e l'asinello, alle stelle la natura... a farti amare la vita vegana lo sguardo degli animali.
Gratis, come sempre. Al massimo un pò di cibo per i cuccioli.
Prenotazione necessaria via e-mail su attivismo@vallevegan.org o al num 329/4955244. Se non resisti tutta la notte occhi in sù, puoi portarti la tenda, l'amaca, il tappetino, il sacco a pelo. O forse ti diamo un letto.
Chissà, magari si realizzerà anche il tuo sogno di libertà, come lo è stato per gli animali di Vallevegan, donne e uomini inclus*...
Offerta valida anche per tutti gli altri giorni del mese. Autorizzazione ministeriale non richiesta non concessa. Non è gradita l'eleganza. Fosse o Cielo ca caresse 'na stella 'ncoppa a l'uommini!
Creato un nuovo sondaggio dal tema: -Chi beve latte di altre specie animali, contribuisce alla loro uccisione? -
Esprimete la vostra preferenza sulla home page di questo sito, in basso a sinistra. Ci sono quattro possibilità: tre per i non vegani e una per i vegani (auto-anti-democratico).
Foto Francisco in Vallevegan
Ogni tanto, dai paesi intorno alla ValleVegan, si possono osservare strani colori notturni. Cosa c'è di meglio da vedere di notte? ...
...un animale selvatico che non fugge per la paura dei botti!
Fuochi d'artificio: inquinanti-pericolosi-
inutili.
...........(umani!).
...foto originale by Francisco in ValleVegan, agosto 2007.