RIFUGIO Vieni? Sostienici!
venerdì 19 aprile 2024   # Utenti online n.430 #

Mappa Vegana Italiana
Mappa Vegana Italiana: clicca e iscriviti
Le nostre NEWS
Per sezione:
Per mese:
india
Ultimi 15 commenti:
la «valle incantata»
gatto
la flora y la luna
Sondaggi
Vaccinare un animale "domestico": è necessario?
 Sempre, bisogna pensare all'individuo di cui ci prendiamo cura
 Solo per i cuccioli, sono troppo deboli e senza intervento esterno rischiano di morire. Da adulti se la cavano
 Mai, i vaccini sono testati su molti altri animali e per salvarne uno se ne condannano molti altri
 No, non servono anche perchè la natura deve fare il suo corso
 Non so, non escludo la vaccinazione ma valuto di volta in volta

Visualizza i risultati  o
 
Addio topi da laboratorio, meglio le falene
Pubblicato da mukawama il 12/09/2009 alle 15:08:01, in Notizie sparse, letto 1843 volte
Un team di biologi irlandesi: "Il loro sistema immunitario è per il 90% simile ai mammiferi". Ma la sperimentazione sugli animali è controversa, e si cercano metodi alternativi
di FLAMINIA FESTUCCIA
ADDIO topi da laboratorio. Le sperimentazioni sui farmaci potrebbero presto essere effettuate su falene, moscerini e bruchi. Lo spiega una ricerca presentata pochi giorni fa nel corso di un meeting di microbiologia, a Edimburgo, dal ricercatore irlandese Kevin Kavanagh. Se questa possibilità verrà adottata, il numero dei topi usati come cavie per i test di sostanze chimiche e batteri si ridurrà dell'80%, riducendo tempi e costi della ricerca. "Ormai è una pratica collaudata - spiega Kavanagh - i test iniziali dei farmaci vengono fatti prima su larve di insetto, poi si passa ai topi. Il metodo è più veloce, i test sugli insetti danno risultati in 48 ore, quelli sui roditori impiegano dalle 4 alle 6 settimane". Kavanagh e i suoi colleghi hanno scoperto infatti che le cellule del sistema immunitario dei mammiferi e quelle degli insetti lavorano praticamente allo stesso modo. "Abbiamo usato gli insetti per verificare la patogenità di un fungo o di un batterio, e abbiamo trovato un'ottima correlazione con i risultati sui mammiferi. Il sistema immunitario corrisponde al 90 per cento". Meglio dei topi. Secondo il biologo, questi risultati potranno portare all'uso quasi esclusivo di falene e moscerini della frutta per testare farmaci antimicrobici, esperimenti per i quali si usano di solito mammiferi, per la maggior parte roditori come i topi. Rispetto agli altri animali, infatti, i topi sono piccoli, economici, si riproducono in fretta e sono facili da studiare. Ma il costo di allevamento per un a singola cavia da laboratorio si aggira tra le 50 e le 80 sterline (da 60 a 90 euro). Un bruco, invece, si alleva, si nutre e si ospita con 10, massimo 20 pence (intorno ai 20 centesimi di euro). Un risparmio enorme, senza considerare anche la maggiore rapidità di risposta che permetterebbe di tagliare i tempi della ricerca, migliorandone l'efficienza. I problemi dei test sugli animali. Gli esperimenti su animali sono da anni nel mirino non solo degli ambientalisti e delle associazioni contro la vivisezione, ma anche degli stessi ricercatori. Dalle pagine dell'autorevole rivista scientifica Nature, poco più di un mese fa Thomas Hartung, farmacologo e tossicologo tedesco dell'Università di Costanza, commentava: "Non siamo ratti da 70 chili, i test sugli animali hanno la stessa accuratezza del lancio di una moneta". Una provocazione, ma anche una constatazione su basi statistiche. Fra gli esempi citati da Hartung: il 40% delle sostanze chimiche irritanti per i conigli non lo era per l'uomo, mentre solo il 43% degli effetti tossici di alcuni farmaci sull'uomo si riscontrava anche nei topi. I problemi, secondo il tossicologo, sono anche i falsi positivi: i casi di una sostanza non dannosa per l'uomo che viene invece classificata come tale. Le differenze di reazione. La lista dei principi attivi che agiscono in modo completamente diverso su animali e uomini è lunga. La penicillina uccide le cavie (tra i roditori più usati per i test) mentre è un efficace antibiotico per l'uomo. L'aspirina è dannosa per topi, scimmie, cani e gatti, mentre stricnina e arsenico, letali per gli esseri umani, sono innocue rispettivamente per le scimmie e le pecore (ma anche polli e porcospini non riportano danni da questi veleni). E ancora, i conigli possono cibarsi senza danni di un fungo altamente tossico come l'amanita falloide, e topi e ratti sopravvivono benissimo all'assenza della vitamina C: il loro organismo la produce autonomamente, mentre così non è per l'uomo, in cui l'avitaminosi induce lo scorbuto. I casi più drammatici. Ma sono molti anche i casi di farmaci che, testati sugli animali e giudicati innocui, hanno provocato enormi danni sugli esseri umani. E' tristemente noto il caso Thalidomide, un tranquillante venduto negli anni Sessanta come farmaco "da banco", che ha provocato pesantissime malformazioni in quasi dodicimila bambini, figli delle donne che lo avevano assunto in gravidanza. Stesso destino per il Dietilstilbestrolo, un estrogeno di sintesi usato per ridurre l'incidenza degli aborti spontanei. Tra le figlie nate da madri che avevano fatto uso di questo ormone si è riscontrata l'incidenza di una forma rara di cancro alla cervice anche in età giovanissima (tra i 15 e i 25 anni). Non rare le malformazioni dell'apparato riproduttivo e l'aumento del rischio di aborti e gravidanze extrauterine. Si potrebbe andare avanti a lungo. La proposta di Hartung. Nel suo articolo intitolato "Tossicologia per il ventunesimo secolo", Thomas Hartung propone una via alternativa da seguire per arrivare a una strategia integrata che utilizzi le tecniche più recenti di colture cellulari e bioinformatica. I fenomeni biologici possono ora essere studiati in vitro, spiega Hartung, su strutture tridimensionali "organotipiche", costruite cioè come organi e tessuti umani. Un metodo che non esita a definire più affidabile, efficace, moderno. E, non ultimo, etico.

(12 settembre 2009)
Repubblica
 
Nessun commento trovato.

Testo (max 5000 caratteri)
Nome
e-Mail / Link
 
no spam! Inserite le 4 cifre che trovate qui a sinistra nell'immagine (procedura antispam)
 
Disclaimer
Le eventuali discussioni degli utenti sono soggette alle regole della Netiquette.
I gestori del blog si riservano il diritto di rimuovere i messaggi non ritenuti idonei alle finalità del sito, senza tuttavia assumersi alcun obbligo di verifica in merito.
Unici responsabili della veridicità e correttezza dei dati inviati nonché delle opinioni espresse sono esclusivamente gli autori dei messaggi.
La Fondazione ValleVegan non può in nessun caso essere ritenuta responsabile di ciò che viene pubblicato da estranei.
Cerca per parola chiave
vita beata: click per l'immagine ingrandita
GEAPRESS:
Can not load XML: Required white space was missing. Error has occured while trying to process http://www.geapress.org/feed
Please contact web-master
buffalo Laverabestia.org - Animal Video Community La guida prodotta dal sito www.tutelafauna.it: tutte le specie di uccelli, i loro habitat...
News AL da informa-azione:
Error has occured while trying to process http://www.informa-azione.info/node/42/feed
Please contact web-master
nebbia a ValleVegan: click per l'immagine ingrandita
Siti amici

Comune di Rocca S.Stefano (RM), località Maranese, n.1   CAP 00030
tel 329/4955244   e-mail attivismo@vallevegan.org
www.vallevegan.org © 2006. On line dal 1° ottobre 2006. Sito pubblicato su server Aruba.it - Internet service provider. Technorail Srl Piazza Garibaldi 8 - 52010 Soci (AR). Autorizzazione min. Comunicazioni n° 473. Gli scritti presenti sul sito non sono pubblicati con cadenza periodica (si vedano le date pubblicate sui singoli articoli).
powered by dBlog CMS ® Open Source