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Campi nel bresciano e nel cagliaritano.
Pubblicato da Piero il 11/11/2007 alle 14:35:53, in Notizie sparse, letto 4706 volte

...e ora si parte per la Sardegna!

Prime settimane di dicembre.

Sono iniziati i campi antibracconaggio autunno-inverno nelle Valli Bresciane ed in Sardegna, per contrastare il fenomeno del bracconaggio nei confronti dei piccoli uccelli, praticato con l'uso di archetti, trappole a scatto, cappi e reti.

La strage di uccelli migratori, effettuata principalmente con la posa di reti ed archetti, è ancora radicata in alcune zone del bresciano, soprattutto quelle isolate ed in alta montagna, e nella zona del cagliaritano con cappi e lacci artigianali. In molti casi questa pratica è diventata un business per gli uccellatori che rivendono gli animali catturati a ristoratori senza scrupoli.

Se ti piace stare in mezzo alla natura, hai buona resistenza a camminare in montagna, vuoi agire per salvare direttamente gli animali, scrivi a info@abolizionecaccia.it o chiama il numero 0247711806.

Fonte LAC: www.abolizionecaccia.it

 

Da Roma ci organizzeremo in un gruppo. Partenze in nave da Civitavecchia. Per aggregarsi, scrivere a attivismo@vallevegan.org .

 
# 1
Oggi sono partiti per il campo a Brescia, da Roma, Marco e Cristiano aggregandosi agli attivisti del nord. Ci comunicano via telefono quanto segue:
da inizio campo (sabato scorso) sono stati presi 32 bracchi dalla Forestale! Rimossi dai volontari 300 archetti e 5 reti da uccellaggione.

Buon lavoro!
Pubblicato da  Piero.  (inviato il 10/10/2007 alle 21:32:14)
 
# 2
Rapido aggiornamento perché oggi sono successe cose poco piacevoli (che nulla hanno a che fare con il campo, e che a breve leggerete). Ieri un'altra decina di bracchi presi, una decina di trappole rimosse (un laccio compreso) e una rete segnalata. Il numero di bracchi quotidianamente denunciato è oltre la decina, il che rende l'idea del lavoro enorme che c'è da fare su un terreno molto vasto e montuoso, dove quasi ogni famiglka ha a che fare direttamente o indirettamente con il bracconaggio.
Pubblicato da  Marco./Cristiano  (inviato il 12/10/2007 alle 16:46:07)
 
# 3
> Rapido aggiornamento perché oggi sono successe cose poco piacevoli (che nulla hanno a che fare con il campo, e che a breve leggerete).

Cioè? Ci dobbiamo preoccupare?
Pubblicato da  Piero.  (inviato il 12/10/2007 alle 17:31:02)
 
# 4
Stanotte rubate undici pecore, otto oche e un numero ancora non identificabile da PorciKomodi di Piercarlo. Visto che oggi è la fine di Ramadan, che i maiali non sono stati neanche sfiorati e che le pecore adulte ormai le mangiano quasi solo i musulmani, è molto probabile che le abbia rubate qualche immigrato islamico. Loro hanno parlato con un po' di gente, e tutti hanno dato per certo che gli animali sono stati già sgozzati stamattina
Pubblicato da  Marco.  (inviato il 12/10/2007 alle 18:30:55)
 
# 5
"...e un numero ancora non identificabile..."
più di venti galline
Pubblicato da  Marco.  (inviato il 12/10/2007 alle 18:38:11)
 
# 6
AGGIORNAMENTO VIA TEL DAL CAMPO: Oggi preso bracco con 61 archetti! Inoltre i due amici di Roma con ragazzi di Milano hanno liberato da una rete 2 pettirossi e una passera scopaiola. Rimosse inoltre almeno 40 trappoline a scatto sep, quelle usate a Ponza, con 4 uccelli purtroppo morti.
Stasera attendiamo anche il resoconto del gruppo di attivisti tedeschi sempre in azione nel bresciano.

Se ho capito bene, dall'inizio del campo i bracconieri presi superano la cinquantina.

Gli aggiornamenti sulla vicenda Porcikomodi li metteremo sotto la notizia specifica.

Pubblicato da  P.  (inviato il 13/10/2007 alle 20:05:11)
 
# 7
Ma a questi cazzo di bracconieri che gli fanno? Li arrestano? Sono perseguibili penalmente? Vengono solo segnalati e diffidati? Insomma ci sarà un modo per punirli o no?
Claudia
Pubblicato da  kurtclaudia  (inviato il 13/10/2007 alle 23:01:54)
 
# 8
Breve resoconto di fine turno a Brescia. Per rispondere a Claudia: c'è sicuramente una multa da pagare molto salta, più aggravanti varie ed eventuali (robe tipo offesa e resistenza a pubblico ufficiale, incustodia di arma carica etc.etc.) e spesso il bracco preso e strigliato a dovere smette di fare il cazzone per i boschi. C'è un processo perché è reato penale, poi difficilmente il bracco finisce in carcere, questo è chiaro.
Il campo a Brescia è corposo, ben organizzato e veramente piacevole da vivere. I numeri sono sicuramente positivi: a oggi quasi 60 bracchi presi (oggi due), diverse centinaia di trappole e decine di reti rimosse, più un numero imprecisato di cacciatori controllati dalle guardie venatorie (cosa che però non rientra nel campo in senso stretto) e sanzionati.
Numeri così grandi sono però una faccia della medaglia. L'altra - premesso che, a sentire i 'vecchi' del campo, il bracconaggio è in forte diminuzione - è che la provincia bresciana è un territorio immenso, abitato da un milione di persone, 30.000 cacciatori 'ufficiali' più un numero imprecisato di bracconieri (che poi molti sono anche cacciatori). La caccia è ancora molto forte: si mischiano ragioni culturali e tradizione con la protezione politica di Provincia e Regione e i forti interessi economici di una zona che, direttamente e indirettamente, si arricchisce sulla produzione industriale delle armi, da caccia e non. Mi ha colpito molto il fatto che molti cacciatori sono giovani, mentre tendenzialmente nel resto dell'Italia l'età media è più avanzata: segno che la trasmissione culturale della caccia tra generazioni lì è ancora molto forte.
Il lavoro nel campo di Brescia consiste in una giornata piena (diciamo dall'alba a metà pomeriggio, più eventuali appostamenti notturni) di perlustrazione nelle montagne
Pubblicato da  Marco.  (inviato il 15/10/2007 alle 21:39:03)
 
# 9
(...continua...)


Il lavoro nel campo di Brescia consiste in una giornata piena (diciamo dall'alba a metà pomeriggio, più eventuali appostamenti notturni) di perlustrazione nelle montagne boscose e nei prati e di segnalazione alle forze dell'ordine o rimozione diretta (dipende dai casi) delle reti per uccelli e delle trappole, gli archetti (in diminuzione) e le sep (in aumento) per i pennuti e i lacci per mammiferi.

Evito di dilungarmi sulla gioia e la soddisfazione provata da chiunque riesce a liberare un uccello impigliato in una rete, o sul senso di impotenza e la frustrazione nel passare accanto ai capanni legali per la caccia e vedere decine di gabbie con uccellini impilati per fare da richiami/ sono emozioni che è facile comprendere. Il campo credo duri fino a fine ottobre, poi inizia quello in Sardegna: chi vuole partecipare può contattare la Lac. Chiudo ringraziando tutti coloro che partecipano, supportano e finanziano il campo, Kommittee e Lac in testa. Evito di fare nomi, sarebbe una lista troppo lunga: ma un'eccezione per Catia di Milano, per l'impegno, la passione e la disponibilità che ci mette.
Pubblicato da  Marco.  (inviato il 15/10/2007 alle 21:41:11)
 
# 10
Ricevo e giro: Breve report dalle valli bresciane.

dal 7 ottobre i volontari del komitee , della lac e del cras di modena stanno perlustrando in lungo e in largo le valli i boschi i prati e le case nella patria del bracconaggio con risultati soddisfacenti, anche se molto sofferti a causa delle decine di vittime che muoiono nelle trappole, pettirossi, scriccioli, moscardini.


Presi dal Noa del CFS con le mani sui pennuti, oltre 80 bracconieri, 30 le nostre segnalazioni andate tutte a buon fine purtroppo nonostante le repressioni i bracconieri, continuano imperterriti ad azionare i loro arsenali di morte, in aumento le trappoline dette "sep" e le reti, posizionate sempre più vicino alle abitazioni, messe lì naturalmente per scongiurare la rimozione, le recinzioni e la presenza di cani nelle case rende più complicato, di quanto già non lo sia, identificare le tese di trappole ma l'esperienza e la tenacia di tutti i volontari sta permettendo di raggiungere grandi soddisfazioni.

Lunghe e faticose le camminate e lunghe le attese nella speranza di sentire la magica parola:
"preso".

le soddisfazioni dei pochi volontari, che bonificano il territorio solo se impossibilitati a segnalare dovrebbero essere condivise con più persone, ma purtroppo ad un volontario tipo, servono troppi requisiti utili a sopportare un volontariato così faticoso e le presenze di attivisti si riduce al minimo, non basta essere sensibili.

Segnalare e non rimuovere diventa difficile da accettare, e solo l'esperienza può far comprendere che è più utile denunciare che togliere le trappole, e lo dimostrano i risultati. I volontari che da anni seguono il fenomeno, hanno per troppo tempo avuto l'appuntamento con il bracco e le sue trappole, cioè dove toglievano l'anno dopo ritrovavano, sempre li, le maledette reti o gli archetti.

E' infatti grazie alla dec
Pubblicato da  P.  (inviato il 23/10/2007 alle 15:33:01)
 
# 11
Per chi è del centro Italia e vuol partecipare, a brevissimo deve darmi conferma. Un gruppetto prenderà la nave da Civitavecchia molto probabilmente Venerdi 30 novembre di pomeriggio, per essere già operativi il giorno dopo.
Per chi abita in altre parti d'Italia, deve contattare la LAC.
Pubblicato da  Piero.  (inviato il 12/11/2007 alle 09:35:20)
 
# 12
Raccomandazione: chi dà l'ok per partecipare ad un campo antibracconaggio, deve esser pienamente convinto di poter partire e resistere fino in fondo (e non è facile), perchè i posti son limitatissimi e vengono spesi molti soldi dagli organizzatori per affitto alloggi e auto. Una persona che dà buca all'ultimo impedisce ad un altro di prenderne parte, dunque molti animali in più vengono uccisi. Inoltre fa saltare tutti i turni.

Posso dare tutte le info necessarie anche a telefono: 3294955244.
.
Pubblicato da  Piero.  (inviato il 12/11/2007 alle 21:09:05)
 
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