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COALIZIONE CONTRO LA VIVISEZIONE NELLE UNIVERSITA'
Pubblicato da monica il 11/10/2007 alle 11:54:25, in Notizie sparse, letto 1262 volte

La rete universitaria pubblica e privata si estende su tutto il territorio nazionale attraverso centinaia di sedi dove si svolge l'insegnamento e l'apprendimento di materie scientifiche e umanistiche. Tale organizzazione trova inoltre collaborazione nella società in vari settori, riuscendo addirittura ad avere luogo negli ospedali. Molti non sanno che milioni di animali di tutte le specie sono imprigionati e vivisezionati all'interno di laboratori e aule degli atenei di facoltà e in appositi spazi riservati negli edifici della sanità. Tutto, o meglio non certamente tutto, legale, ma ben protetto dallo sguardo delle persone. Meglio che l'opinione pubblica non sappia che nella stanza a fianco alla quale ci si erudisce o ci si cura ci sono esseri viventi strazianti in camere asettiche e insonorizzate atte a sopprimere le lancinanti urla di dolore. E' necessario proteggere la gente dal richiamo della sofferenza altrui affinchè possano continuare a lavorare per il progresso, puntando con ambizione alla conquista del futuro, alla ricerca della perfezione. E' alla portata dell'umanità il conseguimento dell'immortalità, l'avvicinamento della specie regina alla dimensione del Dio supremo creatore. Nonostante gli sforzi delle istituzioni di celare l'industria della vivisezione però, continue testimonianze escono dai luoghi segreti delle torture e periodicamente riportano alla ribalta la terribile questione. In particolare numerosi studenti narrano di crudeltà inflitte agli animali da docenti senza scrupoli, che in più ricattano gli obiettori di coscenza distribuendo subdole punizione a discapito delle carriere universitarie. La Coalizione contro la vivisezione nelle Università nasce per fornire appoggio a coloro i quali si ribellano al regime della sadica scienza: non solo i giovani che frequentano i corsi, ma anche tecnici e docenti a loro volta sotto ricatto per mezzo dello stipendio e di una posizione da difendere. Ciò può avvenire esclusivamente ricoprendo con costanza il ruolo di punto di riferimento esterno, costruendosi una visibilità e supportando con la forza della ragione antivisezionista. Motivazioni etiche e sociali stanno alla base della concezione del mondo espressa dalla C.c.v.U., impegnata a diffondere e sostenere il messaggio antispecista avverso ad ogni discriminazione, sessuale, razziale e quant'altro. Come minoranza essa stessa si schiera in difesa dei più deboli costretti a subire per il semplice fatto che non appartengono alla schiera dei ricchi e dei facoltosi. Gli animali sono gli ultimi della catena dello sfruttamento e per questo vogliamo che siano in cima ai nostri pensieri che aspirano alla realizzazione di una esistenza migliore. Per ottenere ciò siamo consapevoli che la strada è molto lunga e che si debba crescere qualitativamente e numericamente. A proposito il progetto principale della CcvU è la creazione di gruppi locali autonomi che si muovano in ogni dove, stretti da una collaborazione tra di loro di tipo orizzontale, votata al confronto e alla relazione il più possibile diretta. Il movimento di liberazione animale al quale sentiamo di appartenere organizza occasioni per incontrarsi e collaborare in merito alle svariate forme di opposizione allo sfruttamento degli aniamali. Noi confidiamo di dare il nostro contributo per quanto riguarda la vivisezione appunto nelle università. Di conseguenza promuoviamo e incentiviamo a promuovere: -presidi di protesta e volantinaggi davanti alle sedi delle facoltà per distribuire il materiale, comprese le obiezioni di coscenza -presidi di protesta e volantinaggi in occasione di feste, incontri, meeting organizzati dalle giunte comunali, tutte implicate nel finanziamento delle facoltà -iniziative di azione diretta simbolica per sensibilizzare attraverso una controinformazione d'impatto l'opinione pubblica e per ostacolare lo svolgimento indisturbato delle sevizie agli animali -banchetti, cene, proiezioni video e presentazioni della C.c.v.U. per raccogliere fondi diffondendo il progetto -proteste via mail, fax, telefoniche agli indirizzi riportati nell'elenco 'obiettivi' delle campagna locali
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