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 Sempre, bisogna pensare all'individuo di cui ci prendiamo cura
 Solo per i cuccioli, sono troppo deboli e senza intervento esterno rischiano di morire. Da adulti se la cavano
 Mai, i vaccini sono testati su molti altri animali e per salvarne uno se ne condannano molti altri
 No, non servono anche perchè la natura deve fare il suo corso
 Non so, non escludo la vaccinazione ma valuto di volta in volta

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Home/Storico/Notizie sparse
Articoli della sezione «Notizie sparse».
Ordine cronologico: ascendente (il più recente in coda).
[inverti l'ordine]
 
Pubblicato da Piero il 08/06/2008 alle 09:47:50, in Notizie sparse, letto 1497 volte


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Anche quest'anno l'abituale festa della solidarietà promossa e organizzata dall'associazione QuintoMondo Animalisti Volontari Onlus, giunta alla 6° edizione, si terrà presso il Parco delle Valli ingresso Via Conca d'Oro (di fronte al civico 190, angolo via di Valle Vermiglio, vicino l'area cani). La kermesse si svolgerà sabato 14 giugno alle ore 16,00 fino a tarda sera e domenica 15 giugno dalle 10,00 alle 20,00.

"Amici ad Alta Fedeltà", è un appuntamento annuale a sfondo etico, sociale e animalista che, negli anni, ha coinvolto un numero sempre maggiore di pubblico, di Associazioni ed Enti che operano per la tutela degli animali, dell'Ambiente e dei più deboli al fine di garantire a tutti gli esseri viventi il diritto ad una vita dignitosa. Una vera e propria festa all'insegna della solidarietà. Grazie al successo delle scorse edizioni, quest'anno la manifestazione sarà ancora più ricca di eventi con l'intento di coinvolgere un pubblico sempre più vasto che vuole trascorrere un weekend diverso.
 
Pubblicato da Piero il 09/06/2008 alle 08:58:35, in Notizie sparse, letto 1367 volte
In molti stati dell'America Latina, come Venezuela, Perù, Messico, Colombia, Guatemala e Ecuador, vengono organizzate le corride, tutte sul modello di quelle spagnole.

Dalle nostre leghe membro presenti in Colombia abbiamo ricevuto importanti aggiornamenti circa le corride e gli sviluppi di lunghi anni di campagne.
Il Sindaco di Zapatoca, Octavio Gutiérrez Rueda, ha firmato un Accordo storico, presentato dal Consigliere tecnico Reynaldo Díaz Rueda, recante la dichiarazione che Zapatoca è una città anti-taurina e contro i combattimenti dei galli. Le arene attualmente esistenti, saranno riconvertite ed utilizzate per eventi in cui viene celebrata la vita. L’ultima corrida si era svolta nel Gennaio 2007. Nel corso del 2008 non è stato permesso nessun combattimento.

L’esempio di Zapatoca è unico. Anche se altre città in altri paesi, precedentemente si erano dichiarate anti taurine, la realtà è che si trattava solo di mere dichiarazioni formali.
In questo caso i combattimenti sono stati banditi e non sarà mai più possibile organizzare corride o combattimenti tra galli.

Fonte: OIPA
 
Pubblicato da Piero il 16/06/2008 alle 10:25:38, in Notizie sparse, letto 2214 volte

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TREE OF FREEDOM è un progetto che si basa sulla necessità di esprimere le proprie tensioni verso il mondo civilizzato che ci circonda.
Sosteniamo uno stile di vita vegano (consapevoli che sia una scelta che comporti il minor danno alla biosfera a cui apparteniamo e non l'assenza di distruzione di essa) perché siamo contrari ad ogni tipo di dominio e di sfruttamento, di uomini e di donne su altri uomini e donne, dell'animale umano sugli altri animali non umani e della specie umana sulle altre specie viventi e nei confronti della Terra che ci ospita.
Il nostro pensiero è pervaso da un sentire antispecista che contrasta con teorie antropocentriche per cui ogni vita che abita questo pianeta viene considerata alla mercè dell'esistenza umana, come se non abitassimo questo pianeta con altri/e la cui esistenza possiede un valore intrinseco, non calcolabile in termini di profitto.
Crediamo nell' autoproduzione, infatti tutti i prodotti che trovate nel nostro sito, ad eccezione dei preservativi (ahimè quelli non siamo ancora in grado), sono frutto delle nostre mani e concepiti in un'ottica D.I.Y.
Con questa proposta di condivisione cerchiamo di contrastare l'alienazione, la separazione e la dissociazione imposte da questa società tecnologica perché possiate sentire nel petto la stessa passione che spinge noi ad intraprendere un percorso di autocoscienza ed autodeterminazione.
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Tutto questo con la consapevolezza delle nostre incoerenze interne (come l'uso di questo computer), che però non ci vietano di essere più autocritici verso noi stessi e nei confronti di una civiltà che tende a negare l'unicità del singolo (uomo o donna , animale o vegetale). Radicali, non perché estremisti, ma perché ricerchiamo la radice vera del problema.
 
Pubblicato da Piero il 17/06/2008 alle 16:38:46, in Notizie sparse, letto 1918 volte

Cosa c'e' di meglio di una sagra per apprezzare i piaceri della cucina vegan? Per tutti coloro che pensano ancora che mangiare 100% vegetale sia riduttivo e di poco gusto e per tutti coloro che sono amanti del seitan e della cucina "non violenta" questa e' l'occasione giusta per mangiare bene e divertirsi.

E' tipico del nostro paese, attraverso le sagre, esaltare il gusto e le tradizioni culinarie. Noi vegan non siamo da meno e invitiamo tutti a questa sagra davvero speciale. La Toscana, poi, offre molte di queste occasioni ma si tratta quasi sempre di sagre "vietate" a chi come noi non ama nutrirsi con cinghiali e caprioli...

La Sagra del Seitan e' un evento ideato e realizzato dalla associazione Progetto Vivere Vegan Onlus. Il ricavato della Sagra sara' quindi destinato alla realizzazione di materiale ed altri eventi per affermare lo stile di vita vegan nel rispetto di tutti gli esseri viventi.

Aiutaci a far conoscere questa iniziativa. Inserisci sul tuo sito il logo della prossima Sagra con il link: www.sagradelseitan.it

 
Pubblicato da cristiano il 21/06/2008 alle 15:40:20, in Notizie sparse, letto 1639 volte
http://fleethorse.com/

come al solito, non ho parole.
leggete una entusiasta relazione in italiano, su di una testata tecnologica: leggete l'articolo su puntoinformatico.
leggete, in particolare, il passo che dice «il cavallo non è in alcun modo sfruttato o messo in pericolo: alloggia in un box esterno nel retro del veicolo, può nutrirsi ed abbeverarsi, ci sono dei sensori a monitorare battito cardiaco e temperatura corporea, e un sistema di allerta arresta la pedana quando avverte l'affaticamento dell'animale».

magari, scriviamo pure due righe alla testata, per farle capire il significato del termine «sfruttamento».
 
Pubblicato da Piero il 28/06/2008 alle 11:47:04, in Notizie sparse, letto 2941 volte
Attivista italiano per i diritti animali stramazzerà al suolo nelle strade di Pamplona, nudo ed “infilzato” dalle banderillas, per protestare contro il massacro dei tori durante le celebrazioni di San Firmino



Pronto a distendersi per strada senza vestiti e “ferito a sangue” dalle banderilla (tradizionali lance di legno con uncino) infilzate nella schiena, l’attivista italiano per i diritti animali, Giorgio Bastianutti, raggiungerà Pamplona, Spagna, per protestare contro la crudele Corsa dei Tori e le corride che ad essa seguono.

L’intensa performance è stata organizzata da People for the Ethical Treatment of Animals (PETA) e avrà luogo il 5 luglio, solo due giorni prima della famigerata Corsa dei Tori. Cinquanta animalisti – uno per ogni toro che verrà massacrato nel corso della settimana di festeggiamenti per S. Firmino – prenderanno parte alla manifestazione.


Giorgio Bastianutti, presente all’evento in qualità di rappresentante PETA per l’Italia, sarà a disposizione per eventuali interviste o a fornire informazioni e foto sul grande evento animalista e sulla campagna anti-corride di PETA.



Perchè gli animalisti di PETA sono pronti a spogliarsi per i tori a Pamplona? Semplicemente per poter esporre la nuda verità sulla crudeltà intrinseca alle corride. Pungoli elettrici e bastoni dalla punta affilata vengono usati per incattivire ed eccitare i tori prima della Corsa, mentre alla fine gli stessi tori verranno comunque torturati e uccisi nell’arena. Le corride hanno luogo quotidianamente per tutta la durata dei festeggiamenti. Prima ancora che la corrida abbia inizio i tori spesso sono già indeboliti a causa delle percosse ricevute o dei tranquillizzanti somministratigli o vengono accecati con vaselina, direttamente spalmata sui loro occhi. Durante la cosiddetta “sfida” i tori sono colpiti brutalmente sul dorso con le banderilla le quali, provocando copiose perdite di sangue, indeboliscono ulteriormente gli animali.



L’opposizione in Spagna alle corride sta crescendo. Il 72% degli spagnoli si è dichiarato non interessato a tali spettacoli e il dato è ancora più significativo se confrontato con il 54% raccolto negli anni ottanta. Inoltre a seguito della presa di posizione del Consiglio Comunale di Barcellona che nell’aprile del 2004 ha dichiarato la città stessa “città anti-corrida”, altre città spagnole, tra cui Torello, Calldetenes e Olot, cittadina in cui è presente la seconda arena più antica di Spagna, hanno fatto gli stessi passi nel comune sforzo di bandire per sempre questa “tradizione” considerata ormai primitiva e crudele.



“Seviziare e macellare gli animali per divertimento è qualcosa che ci riporta dritti a epoche oscure in cui diritti e compassione per gli indifesi erano ancora utopia” afferma Giorgio Bastianutti. “Tutti gli animalisti coinvolti saranno felici di esporre ed usare il proprio corpo per mettere in luce la crudeltà e la violenza della Corsa dei Tori e di tutte le corride.”
 
Pubblicato da vegandalf il 12/07/2008 alle 00:17:10, in Notizie sparse, letto 1559 volte

The animals save the planet
Una serie di divertentissimi video eco-animalisti realizzati da Animal Planet.




"Più è la carne che mangiamo, più sono le mucche che producono gas serra."
Salva il loro pianeta, segui una dieta (vegana, NdT) salutare e bilanciata.




"Forse sarebbe carino pensare agli altri prima di usare tutta l'acqua."
Salva il loro pianeta, usa solo l'acqua di cui hai bisogno.




"Le lampadine a risparmio energetico utilizzano un quinto dell'energia delle lampadine ordinarie."
Salva il loro pianeta, usa lampadine a risparmio energetico.




"Il tuo riscaldamento è impostato a una temperatura troppo elevata?"
Salva il loro pianeta, isola la tua abitazione.




"Decisamente non è una coppia molto brillante."
Salva il loro pianeta, non sprecare energia.




"Pensiamo a dove finisce la nostra spazzatura."
Salva il loro pianeta, utilizza prodotti biodegradabili.




"Quel che lasciamo in standby non solo produce gas serra ma può anche tenere qualcuno sveglio di notte."
Salva il loro pianeta, spegni quello che non usi.




"Tutti possiamo portarci le nostre sporte quando andiamo a far compere."
Salva il loro pianeta, evita di usare le sporte di plastica.




"Non è odioso quando la spazzatura di qualcun altro ti rovina la pausa pranzo?"
Salva il loro pianeta, differenzia i rifiuti.




"Se gli animali possono riciclare, possiamo farlo anche noi."
Salva il loro pianeta, ricicla più che puoi.




"Penso possiamo essere tutti d'accordo, andare in bici non produce emissioni... e ti fa bene."
Salva il loro pianeta, riduci le tue emissioni.


 
Pubblicato da Lidio il 15/07/2008 alle 19:14:51, in Notizie sparse, letto 49069 volte
L'utilizzo a scopo alimentare del Cane e del Gatto in Corea non è che lo specchio di ciò che avviene quotidianamente sulle tavole di tutto il mondo ai danni di Mucche, Maiali, Galline, Conigli e innumerevoli altre specie, il cui sfruttamento però non urta con altrettanta forza la sensibilità dei Paesi occidentali. Per questo motivo siamo convinti della necessità di portare la visione antispecista all'interno di ogni manifestazione di sdegno circa qualsiasi violenza nei confronti degli animali, umani e non umani. GLI ANIMALI NON SI MANGIANO, e noi saremo davanti l'ambasciata coreana per ribardirlo. (n.d.VV)
ecco quello che gli fanno...
Pacifico sit-in davanti all'Ambasciata Coreana in Via Barnaba Oriani 30 dalle 9.00 fino alle 15.00 di venerdi' 18 luglio
R.A.N. ­ Rai Roma Animali Ambiente Natura ­ e Associazione Canili Lazio, due associazioni onlus, che lavorano rispettivamente a favore dei gatti di strada e dei cani randagi, aderiscono alla Giornata Internazionale di Protesta Contro l'Abuso sugli Animali in Corea proclamata da I.D.A. (In Defense of Animals) USA per venerdì 18 luglio prossimo.
In Corea perfino gli animali d'affezione come cani e gatti sono macellati e mangiati, quindi la situazione e' particolarmente tragica se perfino gli animali che in altre nazioni hanno qualche legge a loro favore, li' non ce l'hanno. La richiesta al governo della Corea e' in questo caso di mettere al bando la vendita e il consumo della carne dei cani e dei gatti e di implementare leggi per il rispetto di questi animali, come primo passo verso una legislazione di maggior rispetto per tutti gli animali.
A Roma, si terra' un pacifico sit-in davanti all'Ambasciata Coreana in Via Barnaba Oriani 30 dalle 9.00 fino alle 15.00 di venerdi' 18 luglio.
Per partecipare/info: info@ranonlus.org - 339 860 6567
 
Pubblicato da Lidio il 18/07/2008 alle 18:59:53, in Notizie sparse, letto 2529 volte
Dal n° 3 / anno 2: Vegan, Veggie Pride, Veganzetta e gli Animali

E’ più importante dire che “sono vegano” o ha più senso concentrasi sul “io non voglio causare la morte di altri Animali con le mie azioni e voglio far in modo che questo comunque non accada?”. Potrebbe sembrare una sfumatura ma non lo è: è la differenza tra esprimere una propria identità forte e far conoscere le proprie azioni. E non sempre le due cose coincidono. Possono esservi persone umane che si proclamano in un certo modo (cristiano, vegano, razzista) e fanno discendere da questa identificazione (e identità) il loro comportamento o meglio: ad un certo punto della loro esistenza tendono a dare più importanza all’aspetto identitario che all’agire ed alla riflessione sull’agire, “mi comporto così perché sono così”.Molto più ragionevole sarebbe dire “mi comporto così e quindi se volete per comodità identificativa potete chiamarmi così…”. Ed è in questo modo che noi intendiamo il prefisso del nome di questa pubblicazione: “Vegan-” è il termine migliore oggi per identificare ciò che facciamo (e ciò che non facciamo) e in parte le motivazioni di tali comportamenti.

A questo proposito ricordiamo che il 17 maggio scorso a Roma si è svolto un importante evento per le persone vegane, ovvero la prima edizione del Veggie Pride (Orgoglio Vegetariano / Vegano) in Italia (si tratta di una manifestazione nata nel 2001 in Francia) che è consistita in un corteo a cui hanno partecipato circa settecento persone secondo le stime degli organizzatori. Gli scopi della manifestazione sono quelli di “Affermare il nostro orgoglio di rifiutare di far uccidere Animali per il nostro consumo”, “Denunciare la vegefobia*”, “Affermare la nostra esistenza (di vegani/vegetariani)”, “Difendere i nostri diritti”.

Come si legge l’attenzione è focalizzata sulla persona umana detta vegana/vegetariana (”veggie”) come ben esplicita la ricorrenza di “nostro, nostra” e soprattutto il titolo della manifestazione. Per quanto sia ovvio per molti che la faccenda riguarda gli Animali**, da un punto di vista comunicativo l’attenzione è spostata dalla condizione animale alla condizione degli Umani vegani (la stessa critica la si può rivolgere anche ad altre manifestazioni e perfino alla Veganzetta stessa). Ma in questo modo, come già scritto, si tenta un rafforzamento di tale identità “veggie”, operazione questa più che legittima ma che ci porta incontro a quel grande rischio mediatico che è sempre in agguato: essere catalogati secondo le coordinate ed i modi di classificazione*** del sistema vigente e pertanto resi parte del sistema stesso, inglobati, “deglutiti”, tollerati o meno ma comunque collocati in un ambito specifico, come in una riserva indiana o in una “casa di tolleranza” (e come è eloquente questo termine!).

Non “persone che contrastano lo sfruttamento degli Animali” ma “vegani”, che potrebbe sembrare la stessa cosa, ma che non lo è agli occhi del mondo.

Andrea Furlan

* vegefobia: “Il vegetarismo viene negato, ignorato, schernito, emarginato, quando non diffamato”
** basti leggere a questo proposito il manifesto del Veggie Pride
*** gli extracomunitari, i borghesi, i vegani, i tossicodipendenti, le prostitute… Inoltre vi è da dire che l’iconografia scelta per il Veggie Pride ha delle connotazioni immediatamente riconducibili ad una ideologia di stampo comunista (il pugno alzato) che aggiunge altre identità “di sistema”: “vegani” come sottoinsieme dei “comunisti”, del resto però vi sono anche altri simboli (come il pugno alzato e la zampa alzata di Animal Liberation, ed i colori verde e nero riconducibili all’anarchismo) che possono essere interpretati in modo diverso, ma sempre fortemente connotanti a livello ideologico-politico.
 
Pubblicato da marco il 23/07/2008 alle 17:22:41, in Notizie sparse, letto 1401 volte

 

UE: STOP A CACCIA CRUDELE FOCHE, DEROGHE PER ESCHIMESI INUIT (ANSA) - BRUXELLES - Stop alla caccia alle foche con metodi cruenti: e' quanto propone la Commissione europea che vuole imporre un divieto di importazione, transito e commercio in tutti i paesi dell'Ue dei prodotti derivati da quegli animali uccisi con pratiche violente gia' dalla prossima stagione di caccia.

Il provvedimento, tuttavia, ha spiegato il commissario Ue all'ambiente Stavros Dimas, prevede possibilita' di deroghe per la popolazione Inuit, la comunita' di eschimesi per i quali la caccia alla foca costituisce la principale fonte di sostentamento. I paesi piu' grandi esportatori di pelli o grasso di foca sono il Canada, la Groenlandia e la Namibia dove viene cacciato il 60% degli animali uccisi ogni anno.

Ma tra i paesi interessati, ci sono anche Islanda, Norvegia, Russia, Stati Uniti e nell'Unione europea, Svezia, Finlandia e Regno Unito. Il divieto avra' un notevole impatto, visto che circa un terzo delle pelli di foca vengono importate nell'Unione europea. ''Sono convinto che abbiamo preso una buona decisione'', ha sottolineato Dimas spiegando che il commercio di prodotti derivanti dalle foche sara' consentito e certificato, solo se ci sono garanzie che le tecniche di caccia usate rispettano standard di benessere degli animali. Esistono circa 30 specie di foche, che in genere vivono sulle coste delle regioni polari e sub-polari del pianeta e, in alcuni casi anche in zone temperate e di queste ne sono cacciate una quindicina per un totale, spiega la Commissione, di 15-16 milioni di esemplari.

Dimas spera che il Parlamento europeo, che si era gia' espresso per uno stop alla caccia cruenta alle foche, approvi il provvedimento rapidamente, cosi' come gli Stati membri. Il presidente di turno Ue Nicolas Sarkozy ha gia' espresso il suo desiderio di mettere fine a pratiche violente di caccia alle foche anche con una lettera a Brigitte Bardot, paladina della campagna animalista.(ANSA). 23/07/2008 14:13

 

http://www.ansa.it/ambiente/notizie/fdg/200807231413319894/200807231413319894.html

 

 

 
Pubblicato da Piero il 25/07/2008 alle 21:28:22, in Notizie sparse, letto 1325 volte


A causa delle azioni portate avanti da ALF/GLF (Animal & Grouse Liberation Front) nelle scorse settimane, alcune delle quali in solidarietà con gli attivisti austriaci prigionieri, gli organizzatori della stagione di caccia al gallo cedrone di Ilkley Moor, la Bingley Moor Partnership, ha annunciato che non ci saranno crudeltà venatorie, per almeno i prossimi due anni, a causa della carenza di "scorte" di animali.

Amanda Anderson, portavoce della Moorland Association, ha però voluto precisare che non tutte le attrezzature danneggiate dagli attivisti erano collegate alla caccia al gallo cedrone.
Si trattava infatti di recinti e trappole di proprietà della Moorland Association, utilizzate per uccidere altra vita selvatica tra Binkley e High Moor, sabotate dall'ALF per arrecare ancora più danno.

Il ricorso all'azione diretta per opporsi alla caccia era stato pormesso il mese scorso anche dalla West Yorkshire Hunt Saboteurs (Sabotatori della caccia del West Yorkshire).
Un loro portavoce: "L'industria della caccia al gallo cedrone è crudele, inutile e portata avanti esclusivamente per intrattenimento. Gli uccelli vengono terrorizzati e scacciati dal sottobosco per essere colpiti in cielo. Molti sono ancora vivi quando colpiscono il terreno.
E poi chi vorrebbe andare a un evento di tiro che verrà fermato da attivisti contro gli sport sanguinari?"

Fonte: INFORMA-AZIONE:
http://www.informa-azione.info/regno_unito_azioni_alf_annullano_stagione_di_caccia
 
Pubblicato da marco il 27/07/2008 alle 14:23:31, in Notizie sparse, letto 1500 volte

 

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_interni_NOTIZIA_01.asp?IDNotizia=207940&IDCategoria=1

Università Bari: tonni nati in cattività
Da una ricerca applicata condotta dalla facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Bari, “Allotuna”, sono nate venti milioni di larve, da tonni in cattività. E’ la prima volta al mondo che avviene un evento di questo tipo. Il progetto è finanziato con i fondi dell’assessorato allo sviluppo economico della Regione Puglia.

BARI - Da una ricerca applicata condotta dalla facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Bari, “Allotuna”, sono nate venti milioni di larve, da tonni in cattività. E’ la prima volta al mondo che avviene un evento di questo tipo, spiega la Regione Puglia, dopo ricerche congiunte condotte da diversi Paesi.

Il progetto, finanziato con i fondi dell’assessorato allo sviluppo economico della Regione Puglia, potrebbe quindi lanciare un nuovo tipo di acquacoltura, già praticata per la spigola e l’orata, salvando una specie ormai al collasso. Il tonno rosso infatti è molto richiesto dai giapponesi per sushi e sashimi. “Questo risultato dimostra che investire sulla ricerca è una politica vincente – ha commentato il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Sandro Frisullo – la Regione Puglia ha destinato a questo progetto 1milione 290mila euro, a metà percorso il risultato raggiunto mostra già di poter risolvere nell’immediato futuro problemi internazionali. Questo ci conforta e ci spinge ad andare avanti in questa direzione”. Sul tonno rosso, ricorda la nota, è attualmente in corso una contesa tra Italia e Commissione europea per le quote di cattura.

 
Pubblicato da Piero il 29/07/2008 alle 09:50:37, in Notizie sparse, letto 1371 volte

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Per conoscerli, capirli, rispettarli.

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Introduzione: cosa c'è in questo sito?

Ci sono gli animali. Le loro storie, le loro foto, filmati.

Ma non sono i soliti gatti & cani che tutti siamo abituati a considerare "animali d'affezione". Sono altri animali, che fanno sempre una brutta fine, anche se non sono colpevoli di alcun crimine, e non sono "diversi" dai cani e dai gatti.

Qui impareremo a conoscere questi animali, che solitamente non vengono né amati, né rispettati. Vedremo come vivono in natura, e come vivono invece nella dura realtà dell'allevamento, ma anche come potrebbero vivere se venissero rispettati, l'affetto che sanno dare e ricevere, la loro dignità, la loro bellezza, dentro e fuori.

E impareremo anche come fare per evitare il loro sfruttamento, e la loro morte: dipende solo da noi.

Diversi passi di questo sito sono stati ripresi, o ispirati, dal libro di Jeffrey Moussaieff Masson, "Il maiale che cantava alla luna - La vita emotiva degli animali da fattoria", un libro toccante, ma rigorosamente scientifico e logico.

Vi auguriamo buona lettura e buona visione... iniziate questo viaggio con mente aperta, senza preconcetti, con rispetto, e anche, se volete, con amore verso tutte queste creature che dividono con noi la Terra.

Grazie.
 
Pubblicato da Piero il 04/08/2008 alle 12:42:07, in Notizie sparse, letto 1408 volte
Notizie positive dai trend di mercato

Gli scorsi anni si è visto un aumento esponenziale di utilizzo di inserti di pelliccia nelle collezioni di stilisti, marchi di abbigliamento e perfino marchi di catene a basso prezzo come grandi magazzini e ipermercati. Tutti ci siamo accorti guardandoci intorno d'inverno di come fossimo circondati da persone con colletti e cappucci di vero pelo.

Fortunatamente tra informazione, pressione e andamento delle mode, la tendenza sta cambiando e ne vedremo gli effetti negli inverni prossimi, quando per esempio già in tutti i grandi magazzini italiani e in negozi molto importanti non ci saranno più inserti di vero pelo e le collezioni di alcuni stilisti non conterranno più questa vergogna.

La conferma di un blocco delle crescite per il settore però ci arriva dagli stessi pellicciai, che hanno pubblicato il rapporto annuale del settore sul sito dell'Associazione Italiana Pellicceria.

Leggere questo documento e comprenderlo in fondo su quanti animali vengano uccisi ogni anno, se di più o di meno, non è facile. Questo in fondo interesserebbe a noi maggiormente, ma evidentemente i nostri nemici hanno tutti i buoni motivi per nascondere questi dati, rendendo un settore più astratto, parlando di fatturato e non di numero di pelli di animali scuoiati. Ma forse anche perché sarebbe ben più facile vedere un calo nell'uso di pelliccia se si parlasse in numero di pelli e non in fatturato.

Della difficoltà a leggere questi documenti e interpretarli si capisce subito dall'introduzione, in cui ci viene detto che "per pellicceria si intendono capi interamente in pelliccia (inclusi capi in shearling), accessori in pelliccia e capi misti in pelliccia/altro materiale". Quindi tutti i cappotti di tessuto con inserto in pelliccia vanno ad aumentare esponenzialmente il fatturato del settore, pur avendo un utilizzo di pelli minime rispetto ad un capo interamente in pelliccia. Da qui si può capire come sia possibile leggendo i dati in questo modo far sembrare il settore enorme e in crescita continua nonostante probabilmente il numero di animali utilizzati in Italia sia sicuramente inferiore rispetto ad alcuni anni fa.

Vogliamo estrapolare dal rapporto alcune frasi e alcuni dati giusto per dare un'idea di cosa sta accadendo al settore pellicceria e perché sia importante la strategia che abbiamo intrapreso contro la grande distribuzione prima e i marchi di moda adesso.

"Le griffe italiane ed internazionali della moda hanno registrato nel 2007 una crescita più modesta per quanto riguarda l’utilizzo della pellicceria. E’ invece notevolmente aumentato l’utilizzo della pellicceria nei marchi di abbigliamento, anche se i dati di partenza erano molto modesti. E’ infine continuata a diminuire la produzione dei marchi di pellicceria."
NOTA: Dal 2005 al 2006 il valore all'ingrosso di pellicceria in Italia è cresciuta del 12%, passando da 850 a 955 milioni di euro, mentre dal 2006 al 2007 non ha avuto alcuna crescita.
La crescita dei marchi di abbigliamento è di 10 milioni di euro, ricordandosi però che si tratta di capi misti tessuto-pelliccia, ed è invece calata di ben il 13% la produzione di capi interi e per negozi specializzati

“Nel quadro complessivo di calo del fatturato, continua peraltro ad esserci la distinzione fra Aziende che crescono anche significativamente (prevalentemente nel mondo fashion) e quelle che subiscono cali anche ragguardevoli (soprattutto nel prodotto tradizionale).”


“La produzione italiana di pellicceria ammonta nel 2007 a 725 milioni di euro. Tale valore è diminuito del 3% rispetto al 2006.”

“L’incidenza a valore wholesale (ingrosso) dei marchi di pellicceria sul totale è diminuita nel 2007 di 6 punti percentuali, quella delle griffe è aumentata di 5 e quella dei marchi di abbigliamento di 1. Questi, pur partendo da valori piuttosto bassi, crescono molto più delle griffe.”
NOTA: I marchi di pellicceria pura rappresentano nel 2007 il 41% del totale all’ingrosso, mentre per il 2008 la stima è che scendano ancora di più fino al 38%.
La crescita di valore percentuale di altri settori in cui si usano meno pelli a parità di valore dei prodotti, comparata con un valore complessivo stabile, come abbiamo già visto, significa un utilizzo di animali significativamente minore.

”Per il 2008 le previsioni sono quanto mai incerte, ma si ritiene che alla fine il mercato resterà stabile su valori simili a quelli del 2007. A livello di comparti, continuerà la crescita delle griffe e dei marchi di abbigliamento rispetto ai marchi di pellicceria, che potrebbero ridursi al 40% circa del totale.”

“Anche a valori retail (dettaglio), le griffe e i marchi di abbigliamento, che rappresentavano già nel 2006 il 55% del valore della produzione di pellicceria, nel 2007 sono saliti al 62% e nel 2008, secondo le previsioni, dovrebbero crescere al 64%. In pochi anni i marchi di pellicceria si saranno quindi ridotti a poco più di un terzo del totale.”

“Le esportazioni 2007 sono diminuite del 6%, contro il 46% di aumento del 2006. Nel 2008 si prevede che restino sostanzialmente stabili.”

“Le importazioni 2007 sono diminuite del 7% contro il 62% di aumento del 2005. Nel 2008 si prevede anche in questo caso che restino stabili.”

“Il consumo 2007 a valori retail risulta di 1.626 milioni di euro (+1% rispetto al 2006). Nel 2008 non si prevedono aumenti significativi.”

Consumo italiano per canale distributivo:

2005:
grande distribuzione 11%
abbigliamento moda monomarca 39%
abbigliamento moda multimarca 16%
specialisti 34%

2006:
grande distribuzione 11%
abbigliamento moda monomarca 41%
abbigliamento moda multimarca 16%
specialisti 32%

2007:
grande distribuzione 10%
abbigliamento moda monomarca 41%
abbigliamento moda multimarca 18%
specialisti 31%

2008:
grande distribuzione 10%
abbigliamento moda monomarca 41%
abbigliamento moda multimarca 20%
specialisti 29%
.

Fonte: campagnaAIP
 
Pubblicato da cristiano il 05/08/2008 alle 23:47:21, in Notizie sparse, letto 2160 volte
la prima creatura vivente nello spazio. AD 1957.



[http://requiem4adream.wordpress.com/2007/05/25/trentemoller-feat-ane-trolle-moan-lyrics]

(thinking about you
constantly thinking about you
thinking about you)


i’ve been thinking too much about you
see the sunset with no sleep at all
constantly thinking about you
and i can’t get through this at all


(thinking about you)
(thinking about you)


i’ve been thinking too much about you
i’ve been staring at the floor
i’ve listened to all the tunes I love
but made me feel quite blue

i've been thinking too much about you
see the sunet with no sleep at all
constantly thinking about you
and i can’t get through this at all


(thinking about you)


thinking too much about you
see the sunet with still no sleep at all
and constantly thinking about you
and i can’t get through this at all


(thinking about you)

(constantly thinking about you
and i can’t get through this at all)


(trentemøller - moan)


 
Pubblicato da vegandalf il 12/08/2008 alle 14:13:01, in Notizie sparse, letto 8480 volte
Comunicato anonimo ricevuto dalla rivista "LA NEMESI", riportato da www.informa-azione.info

"La notte tra il 28 e il 29 luglio 2008 siamo entrati nell'allevamento di conigli di Lino Fasolato in via Appia 98 ad Abano Terme (PD). Da molti anni questo signore rifornisce i vivisettori di tutta italia e nel 1991 fu scoperto un altro suo losco traffico: accalappiava cani per le strade senza averne la licenza e li rivendeva ai laboratori di vivisezione.
Il lavoro della famiglia Fasolato non è degno di rispetto e noi non abbiamo avuto problemi di coscienza nel rovinare la sua attività.
Ciò che per questa gente è solo merce da vendere in realtà sono esseri viventi incantevoli, ognuno con una propria individualità e con il desiderio innato di respirare aria pulita, vedere la luce del sole, correre sull'erba, scavare nella terra, costruirsi delle tane, vivere la vita.
Per chi lo vede dall'esterno l'allevamento è solo un capannone come tanti, per chi ci lavora è un lavoro come altri.
Per gli animali che qui sono concentrati è un luogo infernale ,una tortura perenne. Chiusi e ammassati l'uno sull'altro in gabbie piccole che non permettono nemmeno di alzarsi in piedi, di allungare le zampe, di fare i movimenti di cui tutti i corpi di tutti gli esseri vivienti necessitano, i conigli giacciono senza capire il perchè di una vita così sprecata: uccisi prima dalla noia, dal dolore fisico, dalla disperazione, dallo stress e dalla depressione, e poi uccisi dall'ignoranza e dalla crudeltà dei ricercatori nei laboratori.
Queste persone presentano il loro lavoro come indispensabile per la nostra vita, dando per scontato che le migliaia di farmaci e cosmetici immessi sul mercato e precedentemente testati sugli animali siano necessari e irrinunciabili per il benessere dell'umanità.
Ma anche se lo fossero non c'è ragione per cui altri abitanti di questo mondo vengano fatti nascere e fatti soffrire unicamenete per soddisfare dei bisogni umani.
Ogni animale (compreso l'uomo) possiede il vitale istinto di nascondersi quando si sente in pericolo, di avere una propria area protetta da invadenze esterne, e per questi conigli il fatto di non poter scavare cunicoli e crearsi una tana è fonte di disagio da far impazzire.
Non riusciamo a smettere di pensare a loro: dalla prima volta che siamo entrati, durante un sopralluogo, i loro occhi e le loro condizioni sono rimasti un pensiero fisso: decine di conigli nati da pochi giorni caduti dalle gabbie nelle latrine sottostanti e sommersi dalle feci; altri schiacciati dai loro simili e con orrende malformazioni e deformazioni del corpo.
Dopo aver svuotato completamente alcune file di gabbie, le abbiamo distrutte in modo che l'allevatore avrà difficoltà a risistemare gli animali eventualmente ricatturati.
Una trentina di conigli più fortunati sono venuti via insieme a noi e ora vivono liberi e al sicuro.
Alcune foto e un video sono a disposizione di chi voglia farsi una idea dell'azienda di Fasolato.
NO alla tortura!
NO alla vivisezione!
Dedicato a tutti i conigli che non abbiamo potuto portar fuori da quell'inferno.
Dedicato ai fratelli e alle sorelle che sono in carcere per il loro impegno,
Dedicato a Paola, Francesco e Daniele rinchiusi nelle carceri italiane
Dedicato agli attivisti austriaci...questa è anche per voi!!
Fronte di Liberazione Animale"
.
.


Notizia riportata da "Il mattino di Padova"

Gabbie troppo strette e vivisezione

Animalisti liberano 4 mila conigli

Un blitz animalista in piena regola per liberare ben quattromila conigli da un allevamento di via Appia Monterosso. Il fatto è avvenuto nella notte fra il 28 e il 29 luglio, ma la notizia è trapelata solo ieri, grazie a un volantino di rivendicazione, corredato da numerose foto, firmato da un «Fronte di liberazione animale». Il «raid» è scattato in piena notte ai danni dell'allevamento di Lino Fasolato, al civico 98 della strada principale della frazione di Monterosso. Nel documento che rivendica l'azione, gli animalisti accusano l'allevatore di vendere i conigli a industrie che praticano la vivisezione. Sono stati messi inoltre sotto accusa i metodi di allevamento di Fasolato: animali ammassati in gabbie troppo anguste che non permettono neppure di distendere le zampe alle povere bestiole. «Come no! - dichiara Fasolato -. I miei committenti, infatti, sono industrie come "Aia", "Amadori" e "Arena" che, come tutti sanno, praticano costantemente la vivisezione. Sono tutte balle. Io sono un onesto commerciante che fornisce ai suoi committenti animali destinati alla nostra alimentazione. Francamente - prosegue - ho qualche perplessità anche sulle motivazioni animaliste. Chi ha liberato i conigli ha scelto principalmentele femmine incinte. Non so chi possa esserci dietro questa azione, ma il fatto mi dà parecchio da pensare». Della scomparsa dei conigli - indicativamente fra i 3.500 e 4.000 esemplari su un totale di 10.000 - Fasolato si è accorto alle 6 del mattino del 29 luglio scorso, quando si è recato a controllare l'allevamento, che dista circa 200 metri dall'abitazione. «Nella notte non ci siamo accorti di nulla. Hanno agito silenziosamente ma con molta abilità - dice ancora -. Dovevano essere in parecchi e hanno impiegato anche molto tempo. Hanno forzato la porta principale del capannone, che comunque non è molto robusta, e poi aperto la maggior parte delle gabbie». Grazie all'aiuto di alcuni vicini, Fasolato è riuscito a recuperare qualche centinaio di piccoli animaletti, ma la maggior parte dei conigli si è dispersa per le campagne circostanti. Ingente il danno per l'azienda, si aggira sui 50 mila euro. «A questo punto - conclude l'allevatore - installerò un sistema d'allarme e mi comprerò qualche cane di stazza robusta, magari alani, evedremo se questa gente avrà il coraggio di ripresentarsi».


Le informazioni qui riportate sono a solo scopo informativo e possono essere incomplete, non si intende incitare ne' azioni ne' comportamenti illegali.
 
Pubblicato da Lidio il 26/08/2008 alle 16:49:27, in Notizie sparse, letto 1950 volte
Nell'articolo di Repubblica Scienza e Tecnologia, del 23 agosto 2008, e che potete trovare qui viene reso noto che negli uomini è presente il medesimo "sensore" olfattivo del quale sono dotati molti altri animali. Un dispositivo biologico, insomma, atto a farci riconoscere il pericolo (si veda l'articolo più oltre).
Ancora una volta i mezzi di informazione - schiavi delle multinazionali farmaceutiche - veicolano notizie tendenziose, dando la parola a vivisettori.
La vera notizia presente nell'articolo non è quella segnalata nel titolo che sottolinea un dato scientifico già noto agli scienziati (anche nell'uomo ci sono i neuroni fiuta-pericolo). La vera notizia è un'altra. Passa in modo "soft", in modo che quasi non ce ne accorgiamo. La "notizia" è che «ovviamente» non è possibile sperimentare le stesse cose sull'uomo.
Ci dovrebbero spiegare quali sono gli elementi così "ovvii" tali da giustificare l'asportazione di sensori in topi cosiddetti "da laboratorio"...

Ecco il testo dell'articolo per chi non volesse seguire il link verso il giornale:

<<
NON è solo un modo di dire: gli animali possono davvero "fiutare il pericolo". Alla lettera. E molto probabilmente ne è capace anche l'uomo, dato che lo stesso meccanismo sensoriale è presente negli esseri umani. Il segreto sta nel ganglio di Gruenenberg, un complesso neuronale localizzato nella punta del naso già nel 1973 ma della cui funzione si sapeva pochissimo. Ci sono voluti ben 35 anni per ricomporre il puzzle ma alla fine un gruppo di ricercatori svizzeri ha raggiunto una conclusione importante: gli speciali sensori del ganglio di Gruenenberg servirebbero agli animali a percepire i "feromoni di allarme", ovvero i segnali chimici lanciati dai loro simili in caso di pericolo. E' quanto si legge in una nuova ricerca, durata tre anni e pubblicata su Science.

I ricercatori Marie-Cristine Broillet e Julien Brechbuhl dell'Università di Losanna hanno osservato la reazione ai feromoni di allarme sia in topi normali che in topi privati dei sensori. Dopo aver estratto queste sostanze dagli animaletti, le hanno messe in una gabbia di Plexiglas, accanto alle cavie. I topi ancora dotati dei sensori, allertati dalle molecole, smettevano di muoversi nella gabbia e si rintanavano in un angolo, mentre gli altri continuavano a gironzolare ignari dei segnali di pericolo.

"Questi feromoni dovrebbero far tremare di rabbia il topo e spingerlo a scappare - spiega la Broillet - e infatti questo è ciò che fanno gli animali dotati del ganglio di Gruenenberg". Tutti gli animali, comunque, avevano mantenuto le loro capacità olfattive, visto che riuscivano a individuare un biscotto nascosto dai ricercatori nella gabbia. Studi precedenti avevano avevano già messo in relazione olfatto e segnali di paura, ma questa ricerca è la prima a mostrare con esattezza qual è la parte del sistema nervoso responsabile di questo collegamento.

Tutti i mammiferi, compreso l'uomo (dotato del ganglio di Grueneberg), producono questo tipo di feromoni in caso di allarme. Si tratta infatti di un meccanismo di allerta molto utile all'evoluzione delle specie, presente anche nelle piante, nei pesci e negli insetti. Questo uno dei motivi che rende la scoperta interessante e che fa presumere che anche per noi possa parlarsi di capacità di "fiutare il pericolo".

"Ma presumere un'analogia completa è un po' azzardato", spiega Letizia Ceglie, biologa dirigente dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. "E' molto probabile che il ganglio abbia funzioni analoghe anche nell'uomo, ma per saperlo dovremmo poter sperimentare così come è stato fatto sul topo, sia su soggetti che ne sono dotati che su soggetti a cui è stato asportato. E questo, com'è ovvio, non è possibile". Secondo la biologa, si tratta comunque di una scoperta importante, "anche se dubito - aggiunge - che lasciata da sola in una stanza bendata riuscirei a percepire la presenza di un uomo accanto a me con la pistola. Senza considerare che noi abbiamo un olfatto molto meno sviluppato rispetto a quello degli altri animali. Tra i cinque sensi, è quello che utilizziamo meno".
>>
 
Pubblicato da Piero il 02/09/2008 alle 18:24:15, in Notizie sparse, letto 1472 volte
Una bellissima notizia, la corte d'appello ha messo fine alla carcerazione preventiva dei 9 attivisti austriaci che erano ancora in prigione, sono stati liberati tutti!

Ulteriori notizie non appena saranno disponibili in inglese sul loro sito.

Fonte italiana: AgireOra
 
Pubblicato da vegandalf il 11/09/2008 alle 21:42:10, in Notizie sparse, letto 4606 volte

Da pochi giorni è disponibile su YouTube il video relativo a una delle più recenti azioni ALF in Italia, eccolo.

28 luglio 2008, Abano Terme (Padova).
Liberati dall'Alf 30 conigli dall'allevamento Fasolato.
Altri 4000 sono stati portati nei campi fuori dall'allevamento e le gabbie distrutte.

 

Le informazioni qui riportate sono a solo scopo informativo e possono essere incomplete, non si intende incitare ne' azioni ne' comportamenti illegali.

 
Pubblicato da marco il 14/09/2008 alle 19:27:49, in Notizie sparse, letto 3806 volte

 

Corriere della Sera, 13 settembre 2008, pagina 29

 

Parla Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri.

 

[...]Per me l'uomo ha un primato sugli animali. [...]La sperimentazione sugli animali è ancora oggi una necessità e non può essere una semplice opzione; credo che nessuno possa pensare di portare un nuovo farmaco direttamente alla sperimentazione sull'uomo. Gli animali nei laboratori odierni sono tutelati a sufficienza. Anche i test sul dolore sono minimali: riguardano ad esempio la pressione e non appena l'animale ritrae la zampa vengono sospesi. Certo, non possiamo fare a meno di avere cavie portatrici di tumore, ma in questo caso si ricorre agli anestetici. L'importante è non mettere troppi limiti burocratici, che rallenterebbero quella che rimane un'urgenza per molti malati [...]

 

NdR: nella foto un chiaro esempio di cavia che non soffre, anzi: osservando l'istantanea è facile cogliere anche un pigro sorriso di compiacenza del fortunato primate che si sta godendo la vacanza gratuita nel laboratorio.
Ringraziamo altresì il dott. Garattini che ha svelato la verità a noi stupidi mortali che pensavamo che la vivisezione fosse una pratica piuttosto aberrante.

 
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