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Vaccinare un animale "domestico": è necessario?
 Sempre, bisogna pensare all'individuo di cui ci prendiamo cura
 Solo per i cuccioli, sono troppo deboli e senza intervento esterno rischiano di morire. Da adulti se la cavano
 Mai, i vaccini sono testati su molti altri animali e per salvarne uno se ne condannano molti altri
 No, non servono anche perchè la natura deve fare il suo corso
 Non so, non escludo la vaccinazione ma valuto di volta in volta

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Home/Storico/Notizie sparse
Articoli della sezione «Notizie sparse».
Ordine cronologico: ascendente (il più recente in coda).
[inverti l'ordine]
 
Pubblicato da Piero il 10/11/2007 alle 19:30:48, in Notizie sparse, letto 1604 volte

Cipro: le foto delle attività di contrasto alla caccia ed al bracconaggio, autunno 2007.

 

Per vederle, apri la sezione antibracconaggio del nostro fotoalbum.

 

Volontari italiani coordinati da ValleVegan.

 

Ringraziamo per le foto gli attivisti tedeschi, in particolar modo Franz Neumann. Queste immagini sono al momento le uniche considerate attendibili. 

 

 
Pubblicato da Piero il 11/11/2007 alle 14:35:53, in Notizie sparse, letto 4841 volte

...e ora si parte per la Sardegna!

Prime settimane di dicembre.

Sono iniziati i campi antibracconaggio autunno-inverno nelle Valli Bresciane ed in Sardegna, per contrastare il fenomeno del bracconaggio nei confronti dei piccoli uccelli, praticato con l'uso di archetti, trappole a scatto, cappi e reti.

La strage di uccelli migratori, effettuata principalmente con la posa di reti ed archetti, è ancora radicata in alcune zone del bresciano, soprattutto quelle isolate ed in alta montagna, e nella zona del cagliaritano con cappi e lacci artigianali. In molti casi questa pratica è diventata un business per gli uccellatori che rivendono gli animali catturati a ristoratori senza scrupoli.

Se ti piace stare in mezzo alla natura, hai buona resistenza a camminare in montagna, vuoi agire per salvare direttamente gli animali, scrivi a info@abolizionecaccia.it o chiama il numero 0247711806.

Fonte LAC: www.abolizionecaccia.it

 

Da Roma ci organizzeremo in un gruppo. Partenze in nave da Civitavecchia. Per aggregarsi, scrivere a attivismo@vallevegan.org .

 
Pubblicato da Piero il 11/11/2007 alle 20:23:54, in Notizie sparse, letto 1590 volte

VeganRiot presenta: la

terza

grande

abbuffata 

 

al CSOA Macchia Rossa, via di Pieve Fosciana 56-82. Sabato 17 Novembre ore 20.30 puntuali.

 

Una decina e più di portate senza paura della linea! Venite digiuni e, come sempre... puntualità è sinonimo di panza piena!

P.S.: menù più avanti.

 

Per altre info e ricette:

www.veganriot.it

 
Pubblicato da Piero il 13/11/2007 alle 13:46:27, in Notizie sparse, letto 1551 volte

Mercoledi Vegan

Si svolge tutti i mercoledì presso l'associazione culturale
"laboratorio sociale autogestito 100 celle"


Viale della Primavera 319B - Centocelle - Roma.
Il costo è di 15euro con menu fisso dall'antipasto al dolce,
bevande e caffè incluso.

Per informazioni e prenotazioni: Cinzia 3494646081

 
Pubblicato da Piero il 13/11/2007 alle 19:07:43, in Notizie sparse, letto 1491 volte

Chiusura stagione venatoria: 31 gennaio. Resistenza ad oltranza! Domenica prossima 18 novembre n-n-sima azione di resistenza dis-armata.

 

Per partecipare, scrivere a attivismo@vallevegan.org

 

Free birds!

 
Pubblicato da Piero il 15/11/2007 alle 11:19:25, in Notizie sparse, letto 1800 volte
15 novembre 2007 - Simone Righi, l'italiano arrestato per avere partecipato a Cadice (Spagna) a una manifestazione animalista, tornera' libero dopo il pagamento di una cauzione di novemila euro, secondo quanto deciso dal magistrato.
Simone, che si trovava per lavoro nella citta' della Spagna meridionale insieme alla sua compagna, aveva lasciato lo scorso ottobre i suoi cani al canile municipale di Puerto Real che funziona anche da residenza canina. Recatosi dopo alcuni giorni a riprendere gli animali, gli era stato detto che due erano scomparsi e il terzo era morto.
L'autopsia dell'animale aveva rivelato che il cane, conservato in un congelatore, era deceduto per iniezione di una sostanza che paralizza i muscoli. Righi e la sua compagna avevano allora denunciato il canile. Successivamente l'associazione locale 'El Refugio' aveva organizzato una manifestazione a Cadice, cui avevano preso parte centinaia di persone, contro le 'terribili condizioni' nei canili municipali della provincia. Simone durante la manifestazione era stato fermato insieme ad una ragazza spagnola e accusato di minacce e lesioni nei confronti delle autorita', addebiti che l'italiano ha sempre respinto (cosi' come, peraltro, testimonierebbe il contenuto di un filmato). La ragazza fermata con Righi e' stata liberata dopo 72 ore mentre
Simone, per timore di fuga non essendo residente a Cadice, e' stato portato in carcere, con accuse che possono costargli una condanna fino a sei anni di reclusione.

(ANSA)
 
Pubblicato da monica il 15/11/2007 alle 16:10:49, in Notizie sparse, letto 1430 volte

EARTHLINGS (Terrestri) è un documentario sull'assoluta dipendenza dell'umanità dagli animali (usati come compagnia, come cibo, come vestiario, per divertimento e per la ricerca scientifica) ma illustra anche la nostra completa mancanza di rispetto per questi cosiddetti "fornitori non umani". Il film è narrato dall'attore Joaquin Phoenix, nomitato dall'Academy Award (GLADIATOR) e la colonna sonora è di Moby, artista acclamato dalla critica.
Attraverso uno studio approfondito svolto all'interno di negozi di animali, allevamenti di animali domestici, rifugi, ma anche negli allevamenti intensivi, nell'industria della pelle e della pelliccia, in quella dello sport e dell'intrattenimento, e infine nella professione medica e scientifica, EARTHLINGS usa telecamere nascoste e filmati inediti per tracciare la cronaca quotidiana di alcune delle più grandi industrie del mondo, che basano i loro profitti interamente sugli animali.
Potente e informativo, EARTHLINGS è un film che fa riflettere ed è finora il più completo documentario mai prodotto sulla correlazione tra la natura, gli animali e gli interessi economici degli umani. Ci sono molti film ben fatti sui diritti animali, ma questo li supera

http://veg-tv.info/Earthlings

 
Pubblicato da Claudia (Nefertari77) il 15/11/2007 alle 20:03:46, in Notizie sparse, letto 4390 volte

 

Nel frigo anche carne di tordo e di tasso
Denunciato dalla Forestale un ristoratore dei Monti Simbruini: serviva per preparare i pasti per i turisti

ROMA - C'era anche carne di tordo e di tasso nella ghiacciaia di un ristorante nel cuore del Parco naturale dei Monti Simbruini. La scoperta è stata fatta dagli investigatori del Nirda, il Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali della Forestale, che hanno effettuato controlli presso alcuni ristoratori e albergatori.

CARNE NON A NORMA - In uno dei locali visitati, in particolare, sono stati rinvenuti oltre cento chilogrammi di carne congelata e non a norma: appartenevano a specie animali non cacciabili o conservate in maniera non corretta. La carne era custodita all'interno di frigoriferi per gelati e senza l'osservanza delle norme igieniche prescritte per la conservazione dei cibi. Tale carne, secondo la Forestale, veniva poi utilizzata per la preparazione dei pasti offerti a turisti e visitatori del Parco.

ANCHE I CINGHIALI - «Sono stati trovati - si legge in una nota del Corpo forestale - anche due cinghiali interi, macellati di recente e sprovvisti, come la totalità delle carni rinvenute, delle certificazioni di provenienza. Le analisi, effettuate sui campioni inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per l’Abruzzo e il Molise di Teramo, hanno confermato le ipotesi investigative: tra la carne sequestrata, oltre a suino e tordo, è stata verificata anche la presenza di cinghiale selvatico che, non essendo sottoposta a controllo sanitario non è utilizzabile per la consumazione umana, ma soprattutto è stata rilevata la presenza di carne di tasso, un animale della famiglia dei mustelidi, di cui è vietata la caccia».

LA DENUNCIA - «Il titolare del ristorante e la sua socia - annuncia ancora la Forestale - sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di frode nell’esercizio del commercio, per ricettazione, per il reato di detenzione ai fini del commercio di fauna selvatica non cacciabile e per somministrazione di alimenti in violazione alle vigenti normative sanitarie. Inoltre sono in corso di accertamento le verifiche sulla legittimità delle opere edilizie esistenti sulla proprietà, che si trova all’interno del perimetro del Parco dei Monti Simbruini e quindi soggette alla specifica normativa del Parco».


(Corriere della Sera 9 novembre 2007)

 
Pubblicato da Claudia (Nefertari77) il 16/11/2007 alle 14:35:43, in Notizie sparse, letto 1812 volte

J. M. Coetzee
"Vorrei parlare con voi in modo distaccato e non animoso, filosofico e non polemico, per chiarire certi aspetti e non per dividerci tra giusti e peccatori, salvati e dannati, pecore e capri."

Mediare tra la comunicazione di nozioni e valori etici e la realizzazione di un'opera letteraria che mantenga una struttura formale narrativa è un'operazione complessa che viene affrontata con successo solo dai maggiori autori. La vita degli animali di Coetzee si inserisce lungo questa strada, sviluppando un dibattito morale attraverso la pagina narrativa.
Si tratta della trasposizione in forma letteraria delle Tanner Lectures tenute nel 1997-1998 presso l'Università di Princeton dallo stesso autore. Coetzee immagina una scrittrice, Elizabeth Costello, impegnata in due conferenze all'Appleton College sul tema del maltrattamento degli animali, che diventano il tracciato principale di un lungo racconto.
Il dibattito aperto sullo sfruttamento degli animali e, soprattutto, sul loro uso alimentare è accesissimo, ma ha radici antiche; presumibilmente l'argomento è stato affrontato per la prima volta nel momento in cui l'uomo ha preso coscienza della sua somiglianza esistenziale con gli animali. I seguaci del gianismo, ad esempio, praticano un rispetto totale per ogni essere vivente sin dal VI secolo a.C., venerando in modo così assoluto l'esistenza animale da preoccuparsi non solo della sopravvivenza dei più minuscoli insetti ma addirittura degli esseri microscopici che abitano il nostro corpo, come virus e batteri, rifiutando tutt'oggi ogni medicina per non danneggiare la loro esistenza. Le domande che si pone Elizabeth, sulla base di concetti espressi nell'arco dei secoli da filosofi e teologi, sono: gli animali hanno diritti? che genere di anima possiedono? che diritto ha l'uomo di ucciderli per sfamarsi?
"Che razza di mondo è mai questo? Sembra essere la vera domanda posta da Coetzee" scrive Cecilia Bello su la talpa libri l'inserto settimanale de il manifesto. Che mondo sarà quello che permette la tortura, il massacro, lo sterminio di esseri viventi classificati come bestie e pertanto privati del diritto di avere un'anima, sentimenti, una sensibilità fisica e intellettuale simile alla nostra? Le parole di Elizabeth Costello servono a smuovere pregiudizi, a comprendere punti di vista differenti, a creare un dubbio, a stimolare un dibattito. Dibattito che, del resto, è già presente nel volume, attraverso la voce di quattro illustri esponenti del mondo accademico americano: Wendy Doniger, Mircea Eliade Distinguished Professor di Storia delle religioni all'Università di Chicago, Marjorie Garber, titolare della cattedra di inglese all'Università di Harvard, Peter Singer, docente di bioetica presso il Center for Human Values dell'Università di Princeton, Barbara Smuts, docente di psicologia e antropologia all'Università del Michigan. Quattro voci che sviluppano il ragionamento, approfondendo le tesi espresse da Coetzee o spostando il discorso in altre direzioni.

http://www.lastelladelmattino.org/rivista/inverno-2005/gutenberg/la-vita-degli-animali/


La vita degli animali di J. M. Coetzee
Titolo originale dell'opera: The lives of animals
A cura, e con un'Introduzione, di Amy Gutmann
Traduzione di Franca Cavagnoli e Giacomo Arduini
Edizioni Adelphi

 
Pubblicato da Claudia (Nefertari77) il 16/11/2007 alle 22:22:12, in Notizie sparse, letto 1623 volte

 

I pesci sono gli animali più massicciamente uccisi a scopo alimentare: miliardi e miliardi di abitanti del mare finiscono nelle reti ogni giorno. A miliardi, soffocano lungamente e silenziosamente, debolmente guizzando per ore, sotto gli occhi di tutti, nei mercati di tutto il mondo. Altri arrivano già morti, hanno boccheggiato sulle navi. Altri invece sono bolliti vivi. Altri fritti vivi, spellati vivi ecc...
E’ certo che i pesci hanno un sistema nervoso più che sufficiente a farli soffrire. Eppure non ci sono leggi e regole per la loro uccisione: a stento, esiste un decreto legislativo del tutto disatteso che stabilisce che “i prodotti della pesca immessi vivi sul mercato debbono essere tenuti costantemente nelle condizioni più idonee alla sopravvivenza”.
Perché questa disattenzione? Primo: non urlano. Così, la loro guizzante o artigliante agonia di morte può svolgersi sui banchi del mercato, sui moli, nei secchielli, cioè sotto gli orecchi e occhi di tutti. I macelli degli urlanti animali di terra sono da molto tempo spostati lontani dagli occhi e dagli orecchi, per non urtare le sensibilità e ridurre il consumo di carne. Secondo: gli animali di terra richiedono azioni – sgozzamento, pistole, scosse elettriche, anidride carbonica - per essere ammazzati I pesci, basta lasciarli fuori dall’acqua. Ci vorrà tempo, ma moriranno da soli.
I più sfortunati sono i pesci d’allevamento, che non hanno nemmeno diritto alla vita libera prima dell’esecuzione. Non ci sono regole per il “benessere” dei pesci allevati. E “allevare un salmone in una vasca è come mettere in gabbia una rondine” (Paul McCartney).

 
Pubblicato da Piero il 19/11/2007 alle 10:49:37, in Notizie sparse, letto 1482 volte

Ottime notizie dalla campagna Shac: ben 3 dei principali azionisti di Huntingdon Life Sciences hanno finalmente scelto di vendere tutte le loro quote e cessare quindi di essere direttamente responsabili della morte di 500 animali al giorno. Le tre aziende sono AXA, azienda contro la quale si sono tenute numerose proteste anche a Milano, WACHOVIA, una finanziaria americana, e RATHBONES, banca inglese che ha venduto immediatamente le azioni dopo la prima protesta.

 

Questo è un chiaro segnale che nel mondo finanziario HLS è ormai considerato per quello che è, un'azienda finita. La campagna Shac ha dimostrato ancora una volta che non c'è modo per questo laboratorio di riprendersi e di fermare una lotta globale che conta ogni settimana proteste in molti paesi. Gli investimenti rimasti nelle azioni di HLS sono oramai una cifra irrisoria del suo capitale azionario, meno dell'1 %!!! Conoscete forse un'altra azienda che ha transazioni e acquisti per meno dell'1% delle sue azioni? Ne conoscete un'altra che ha 100 milioni di dollari di debiti, non ha un conto in banca, non ha assicurazione, non fa una riunione degli azionisti da tre anni e ha perso centinaia di fornitori e clienti?

 

 

IMPORTANTE: La protesta prevista lunedì 19 novembre davanti agli uffici di AXA Assicurazioni a Milano viene ovviamente cancellata. Ci vediamo comunque davanti alla Coin di Corso Vercelli alle ore 15.00 per una protesta contro la vendita di pellicce ed inserti!!!

 
Pubblicato da Piero il 21/11/2007 alle 00:01:14, in Notizie sparse, letto 1576 volte

Cacciatore senza via di fuga. Schernìscilo, sbeffèggialo, derìdilo e tra un uccello in volo e un cinghiale al pascolo, impedìscigli di nuocere loro.

 

Contro chi si appropria con armi da stragi delle libertà di altri animali, àlzati all'alba e resìsti!

Domenica XXV XI tutti nei campi, armati di intelligenza contro la stupidità, come paragone incruento di lotta impari.

 

Per adesioni scrivere a attivismo@vallevegan.org

 

Potrebbe essere l'ultima occasione per quell'uccello!

 
Pubblicato da Piero il 22/11/2007 alle 07:36:21, in Notizie sparse, letto 1625 volte

Escursione al Monte Venere al lago di Vico (m.851). domenica 2 Dicembre 2007.


Sarà un itinerario di 5 ore di cammino in totale, tra andata e ritorno (ad una andatura normale ed escluse le soste), con 400 metri di dislivello. Il Monte Venere si trova all’interno del cratere che ospita il lago di Vico. Si attraverseranno boschi di castagni e poi una stupenda faggeta, che costituisce una delle pochissime foreste di faggi che sono sopravvissute nella pianura del Lazio, quando invece al tempo dell’ultima glaciazione le foreste di faggi arrivavano fino alla riva del mare. Nella prossimità della cima c’è anche una caverna che in realtà era canale creato dalla lava al tempo in cui il lago di Vico era il cratere del vulcano Cimino. Nella palude che si trova in prossimità del lago nidifica il falco di palude. Questa volta non avremo guadi da affrontare. Il percorso è su sentieri e strade sterrate.


Rimanderò una mail pochi giorni prima dell’escursione quando sapremo meglio le previsioni del tempo, comunque la zona dove andremo non è alta montagna ed anche con il tempo nuvoloso ci si cammina bene, tutt’al più mi porto un ombrello abbastanza robusto per sicurezza.


Appuntamento ore 8.45 al parcheggio del benzinaio TOTAL de LA STORTA. Dal raccordo prendere la CASSIA normale(evitare la CASSIA BIS) direzione Viterbo. Dopo qualche Km si supera sulla Ds il benzinaio AGIP della Giustiniana, poco dopo si seguono le indicazioni a Ds per CASSIA Viterbo, e poco dopo ancora si arriva a LA STORTA, sulla Sn c'e' un campanile e sulla ds c'e' un benzinaio TOTAL. Dal benzinaio procederemo insieme con la macchina lungo la Cassia, 5 km dopo Caprinica prenderemo a destra la strada per il lago di Vico. Prego chi vuole venire di contattarmi nei giorni precedenti e di darmi un recapito perché  a seconda delle condizioni del tempo potremmo fare dei cambiamenti di appuntamento.

 

Consigli per le cose da portare:
1) Innanzi tutto si consiglia l’utilizzo di scarponcini da trekking. Sono comodi, si fatica di meno perché fanno più presa nel terreno, proteggono dalle storte.
2) Uno zainetto da portare a spalla dove vanno messe le varie cose.
3) Almeno un litro d’acqua a persona.
4) Pranzo al sacco. Non esistono rifugi gestiti come sulle Alpi, per cui per il pranzo bisogna essere autosufficienti.  Invito caldamente tutti i partecipanti (vegan, vegetariani,e simpatizzanti in transizione) a portarsi per questa escursione un pasto vegan (senza animali e derivati).
5) Abbigliamento: durante le escursioni ci si veste a strati, perché si può passare dal molto caldo al molto freddo nel giro di  poco tempo. Come calzoni vanno bene un paio di blue jeans comodi o i pantaloni di una tuta. Consiglio poi una camicia a maniche lunghe, un pile o un maglione, un giubbotto di sicurezza per la pioggia e da mettere comunque se fa freddo, un berretto, dei guanti.
6) in macchina lascio un paio di scarpe da ginnastica e un paio di calzettoni di ricambio da mettere al ritorno. Dopo avere camminato è buona norma cambiarsi i calzettoni e gli scarponcini (questi ultimi possono essere infangati, fanno traspirare poco il piede, rendono difficile la guida della macchina).
7) in macchina lascio anche una t-shirt di riserva per cambiarmi al ritorno dell’escursione e mettermi un indumento pulito.


Il mio cellulare è 338 11 63 040 e la mia mail è titoferretti@libero.it chi è interessato a venire è pregato a contattarmi nei prossimi giorni.
La gita è gratuita!

ciao Tito

 
Pubblicato da Piero il 23/11/2007 alle 00:47:29, in Notizie sparse, letto 1665 volte

Considerando che nella mia città (Caserta) la coscienza e la cultura antispecista veramente latitano, considerando che nemmeno nelle cosidette realtà antagoniste si trova lo straccio di un vegetariano (almeno, per la miseria!!!) e considerando che non è mai troppo tardi per iniziare a parlare, forse poi agire anche nella "città distratta", o "quadrata", che dir si voglia, stiamo organizzando una serata antispecista presso il Laboratorio Mille Piani venerdì 14 Dicembre.
Durante la serata ci proponiamo di mandare video e creare dibattito... partendo tanto dalle immagini che proietteremo quanto dagli assunti di base (condivisi da tutti) dell'antispecismo.


So già che avremo di fronte persone attente, ma anche maledettamente nuove alla prospettiva... quindi immagino che a tratti il livello di resistenza al tema, durante il dibattito, possa essere solido.

 

Ritengo che la mia città abbia bisogno di un movimento, un'iniziativa locale... questa è terra di bufale e maltrattamenti "intensivi"... eppure... tutti con la mozzarella e la cotoletta in mano.

Io credo nella comunicazione, nell'informazione. Io so che finché non ho conosciuto il primo vegetariano della mia vita, a 17 anni, non contemplavo l'ipotesi perché non conoscevo la possibilità. Vabbè che ero piccola... questi sono più grandetti... ma mi fido della sensibilità che ho individuato in loro facendo altre battaglie (per l'ambiente... con me che predicavo l'antispecismo... solicella! mpf!)

Per contatti locali: medeakills@hotmail.it

 
Pubblicato da Piero il 23/11/2007 alle 07:35:58, in Notizie sparse, letto 1816 volte

Canile sequestrato di Giuliano (FR).

Occorrono volontari per pulire le gabbie, dar da mangiare ma sopratutto per dare un pò di tregua ai cani dopo anni di prigione.In alcuni box abbiamo contato anche 11 cani per gabbia! Alcuni non riescono a mangiare e bisogna stargli dietro. Altri vanno portati in clinica per essere operati.

.

Tutto verrà fatto come volontariato, forse in seguito verranno rimborsate le sole spese di viaggio.

 

Per coordinare i turni, scrivere a attivismo@vallevegan.org

 
Pubblicato da marco il 23/11/2007 alle 13:59:27, in Notizie sparse, letto 2752 volte

Anno record per i decessi tra cacciatori. A poco più di un mese dall'apertura della stagione, ne sono già morti in 38, la maggior parte impiombati tra di loro mentre si divertivano ad ammazzare animali indifesi.

 

Come dire, i rischi del mestiere...

.

 

Ecco i dati dei decessi: www.abolizionecaccia.it/index.php?id=20, ma non ci soffermiamo a commentare questi.

Ecco invece che il presidente di una nota associazione venatoria ha pronta la soluzione! Con piglio da vero leader, ha trovato la soluzione al problema: smettere di alzarsi la mattina presto, vestirsi da pagliacci e andare in giro armati a terrorizzare le campagne italiane?
Ma no! C'è Sant'Uberto che risolve tutto!

 

Leggete qui:
http://www.liberta.it/asp/default.asp?IDG=711195040&H=

 
Pubblicato da Claudia (Nefertari77) il 24/11/2007 alle 14:46:31, in Notizie sparse, letto 1521 volte

(da l'Espresso)

Test mirati per scoprire gli effetti delle sostanze tossiche nell'organismo. Riducendo la pericolosità dei nuovi prodotti. Ecco la rivoluzione che salverà esseri umani e renderà inutili le cavie animali.

Almeno sulla carta, il regolamento europeo Reach (Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals), che Jeremy Rifkin in queste pagine definisce "sforzo pionieristico" dell'Europa, è il miglior baluardo esistente in difesa della salute e degli animali di laboratorio. Molti lo avrebbero voluto più rigido, ma è già costato quasi dieci anni di discussioni e di mediazioni...

I buchi nella provetta
di Daniele Fanelli
Contro il regolamento Reach è stata messa in atto la più grande campagna di lobby mai condotta in Europa. Alle richieste di ambientalisti e consumatori si sono opposti gli interessi delle industrie, preoccupate dai costi necessari a condurre i test tossicologici per registrare le sostanze, ma che, secondo il documento americano di cui parla Rifkin in queste pagine, potrebbero essere abbattuti. ...
Rimarreste meravigliati di fronte a un rapporto rilasciato all'inizio di quest'anno dall'ente scientifico più prestigioso del mondo, il National Research Council of the U. S. National Academy of Sciences riguardante una nuova conquista scientifica paragonabile alla scoperta della penicillina, alla spiegazione della doppia spirale del Dna e allo sviluppo dei computer. Ho catturato la vostra attenzione?

E se il rapporto in questione dimostrasse che questa nuova conquista scientifica è in grado di salvare milioni di vite umane e di alleviare la sofferenza di altrettanti milioni di persone, eppure non ne avete mai sentito parlare. Il fatto è che questa storia ha ricevuto scarsa attenzione da parte dei media. Questo studio strepitoso, dal titolo 'Toxicity Testing in the 21st Century: a Vision and a Strategy' è stato pubblicato a giugno 2007. Ed è necessario conoscerlo.

In un'era in cui l'ambiente è minacciato da una crescente esposizione a massicci volumi di sostanze chimiche industriali che mettono a repentaglio la vita di milioni di esseri umani in tutto il mondo, il rapporto del National Research Council apre un nuovo orizzonte sulla possibilità di proteggere e salvaguardare il nostro stato di salute.

Nuovi rivoluzionari sviluppi stanno coinvolgendo i test antitossicità, l'analisi dell'impatto di migliaia di prodotti chimici commerciali sulla salute dell'essere umano. Secondo lo studio in questione, "i progressi fatti in nuovi campi di ricerca quali la tossicogenomica, la bioinformatica, i sistemi di biologia, l'epigenetica, e la tossicologia computazionale, potrebbero trasformare gli esperimenti sulla tossicità utilizzando non più esclusivamente test di tipo animale, bensì principalmente metodi in vitro capaci di valutare i cambiamenti dei processi biologici grazie all'impiego di cellule, linee cellulari, o componenti cellulari, preferibilmente di origine umana".

Alcune società stanno già coltivando campioni di tessuto umano in provetta - cellule di pelle, occhi, canali di passaggio dell'aria, la bocca, il cervice, il sistema immunitario - per sottoporli a test di tossicità chimica. Altre società stanno utilizzando sofisticati programmi di simulazione computerizzata - sperimentazione virtuale - per stimare il pericolo potenziale che le sostanze chimiche possono rappresentare per la salute dell'uomo. Soltanto lo scorso anno, sono stati spesi oltre 700 milioni di dollari per queste procedure di test alternativi.

I benefici, sostengono gli scienziati, sono duplici. I laboratori scientifici possono iniziare a ridurre progressivamente gli opinabili test che effettuano su milioni di animali e, al contempo, sviluppare valutazioni molto più accurate e rigorose circa i rischi e i pericoli che le sostanze chimiche rappresentano per la salute umana grazie all'utilizzo delle più avanzate tecniche e metodologie computazionali e biotecnologiche.

Negli ultimi anni, gli scienziati hanno dato sempre più voce alla loro reticenza circa il dubbio valore di iniettare massicce dosi di agenti chimici nel corpo di animali da ricerca come metodo per determinare eventuali danni che tali sostanze possono apportare agli esseri umani i quali, nel normale corso di una vita, sono esposti a ben più basse concentrazioni degli stessi agenti chimici.

Ancora più preoccupante, secondo il resoconto del National Research Council, è il fatto che "i test attuali forniscono poche informazioni in merito ai modi e ai meccanismi di azione che sono cruciali per comprendere le differenze delle interspecie rispetto alla tossicità, e poche o nessuna informazione per valutare la variabilità della suscettibilità umana". In altre parole, ogni anno milioni di animali muoiono o sono soggetti ad assurde sofferenze nonostante questi test forniscano pochissime informazioni preziose per la valutazione dei rischi che le sostanze chimiche rappresentano per gli esseri umani.

Da anni leghe anti-vivisezione e associazioni animaliste sostengono questa tesi e da anni esse vengono schernite da enti scientifici, associazioni mediche e lobby industriali che le accusano di essere contro il progresso e di tenere più agli animali che alle persone. Ora però è l'establishment scientifico a essere arrivato alle stesse conclusioni. Le prove di tossicità eseguite sugli animali sono da considerare scienza di cattiva qualità.
(09 novembre 2007)

Gli autori dello studio del National Academy of Sciences sottolineano anche che i test animali sono costosi, richiedono tempo e utilizzano un grande numero di esseri animali. Ne consegue che soltanto una piccola porzione di sostanze chimiche viene effettivamente valutata.

Allora, perché continuare a praticare qualcosa di così costoso e inefficace che provoca morte e sofferenza? Tanto per cominciare, non dimentichiamo che c'è una grande industria là fuori impegnata nel business proficuo della sperimentazione animale che è riluttante a rinunciare a questa pratica. Negli ultimi anni, la posizione di ripiego di questo tipo di industria è che i test sulle cavie sono l'unica pratica disponibile e che quindi è meglio di niente.

Il nuovo rapporto mette a tacere questa tesi convenzionale. Per la prima volta le nuove tecnologie d'avanguardia offrono la possibilità di assicurarsi dati accurati sui rischi che si corrono a essere esposti a sostanze chimiche, senza il bisogno di dover continuare la barbarica pratica di testare dette sostanze su delle creature indifese. In verità, l'artefice del rapporto spiega che "nel tempo, ci sarà sempre meno bisogno della sperimentazione animale, anzi probabilmente si arriverà persino a non averne più bisogno". Una buona notizia per i nostri simili.

Visto il crescente numero di consumatori che si preoccupano delle prove di tossicità effettuate sugli animali, decine di società in fase di avviamento con nomi tipo Affymetrix, Agilent Technologies, Applied Biosystems, Gene Logic, e CuraGen, stanno facendo il loro ingresso in questo campo, utilizzando i nuovi metodi di sperimentazione high tech.

Le nuove metodologie di sperimentazione antitossicità, oltre a salvare le vite di milioni di creature animali, promettono anche di salvare le vite di milioni di esseri umani. Procedimenti più veloci ed economici nonché dati più accurati velocizzeranno la stima dei rischi di varie sostanze chimiche e forniranno gli strumenti per la creazione di nuovi farmaci e di altri interventi capaci di salvaguardare la nostra salute. In poche parole, uno scenario positivo per entrambi: creature animali e specie umana.

L'uscita di questo studio, una vera e propria pietra miliare nella storia dei rapporti scientifici, è particolarmente opportuno e tempestivo alla luce della legge Reach, varata quest'anno dall'Unione europea, che chiede alle società europee di testare oltre 30 mila sostanze chimiche già emesse nell'ambiente contro i rischi che queste sostanze possono rappresentare per la salute dell'uomo. Gli Stati Uniti e altri Paesi del mondo osservano da vicino lo sforzo pionieristico che sta facendo l'Ue per incrementare il processo di regolamentazione per il monitoraggio e la sperimentazione di sostanze chimiche tossiche.

Ciò rende ancora più necessario che l'Ue inizi a utilizzare il sistema di test antitossicità avvalendosi delle nuove tecnologie fin dall'inizio del nuovo regime di sperimentazione. Se ciò non accade, si stima che, nell'ambito del programma Reach, circa 4 milioni di animali saranno soggetti a sperimentazione e destinati quindi a morire o a sopportare dolori atroci. Per il programma Reach sarebbe irragionevole basarsi su una sperimentazione animale inefficace e draconiana i cui risultati sono, secondo il rapporto del National Academy of Sciences, opinabili, costosi, inefficienti e non all'altezza del compito.

Se Reach deve rappresentare un modello per il resto del mondo, allora deve introdurre gradualmente le nuove tecnologie di sperimentazione o rischia di diventare un programma di regolamentazione costoso e inefficace che non avrà alcun impatto benefico e solo in seguito ritarderà il processo di gestione dei rischi dell'essere esposti a sostanze chimiche commerciali.

È una questione di vita o di morte.

*Jeremy Rifkin è l'autore de 'Il Secolo Biotech', Baldini & Castoldi
traduzione di Rosalba Fruscalzo
(09 novembre 2007)

 
Pubblicato da marco il 25/11/2007 alle 16:42:32, in Notizie sparse, letto 1664 volte

 

Nuova giornata all'insegna della disinfestazione di campagne e boschi dalla nociva presenza di bipedi armati e assassini.
Una ventina di attivisti, armati di buona volontà, amore per gli animali e ironia, ha affrontato la solita truppa di assassini in mimetica, armati, arroganti e puzzolenti. Un paio d'ore di azione, circa una ventina i cacciatori convinti a sloggiare e liberare dalla loro nefasta presenza un bellissimo bosco.

Solito canovaccio: presa di contatto con il cacciatore armato, che inizia presto a inveire, minacciare e insultare, non esitando neanche a sparare a distanza ravvicinata. Si risponde sempre e solo con il sarcasmo e l'ironia.
Il campionario delle demenza in mimetica: "siete dei drogati!", "ci sono problemi più grandi!", "il mondo è bello perché è vasto (sic!)", "io pago le tasse!", "tu vieni a rompere li c*** a noi, ma perché, dove state quando i piromani incendiano i boschi? eppoi la macchina la usi eh?".

Epilogo finale della miglior specie: il gruppetto di cacciatori mogio e avvilito per la giornata saltata, in mezzo noi attivisti, una ventina di persone impegnate in un war-game da bosco, ciclisti e footers. Molti degli astanti ci hanno personalmente ringraziato per l'operazione di pulizia del bosco e del sottobosco da questi nocivi parassiti.
Quando l'abbiamo lasciato, negli occhi la fuga dei cacciatori, nelle orecchie l'assenza degli odiosi spari e nel cuore il volo degli uccelli liberi e vivi.
A quel punto ci siamo divisi: alcuni hanno raggiunto il canile di Giuliano per la consueta attività di volontariato, altri hanno battuto altre zone per future uscite.

 

Le altre foto della giornata sono nel nostro fotoalbun, nella categoria "Sul Campo-Disturbo venatorio". Clicca qui:

http://fotoalbum.vallevegan.org

 
Pubblicato da chiara il 26/11/2007 alle 12:00:08, in Notizie sparse, letto 1457 volte
 

 

Na domenica mpo calda de Novembre

Passeggiando in un bel bosco colorato

Scorgemmo tra i castani delle ombre

Co un coso lungo in spalla e un cane al lato

 "E mo chi è che a st'ora del mattino

Se permette de rovinà sta passeggiata

Ostacolandoci e impedendoci il cammino

Col rischio pure de pià na fucilata?"

 

"Semu cacciatori bei ragazzi

'nnete a passeggià dentro lu parco

Manca poco che sparamu pure i razzi

Ve conviene d'annà via a passo de farco"

 

Co le facce sbalordite e mpo arabbiati

Se guardamo e sgranamo tutti l'occhi

Non volemo d'annà via, e scojonati

Decidemo de seguì sti due gran brocchi

 

"Che facite 'ncora qui? 'Nnete via"

Fà il più vecchio, fumando a più non posso

"Tanto gli alberi e le bestie so li mia"

Fà,coprendose co uno mpo più grosso

 

"Che te pensi te, che guardi male?

Che se adesso passa mber cinghiale

Noje sparo dritto in faccia?

Nun te crede, pe me nsei mica na minaccia!"

 

"E si mo nun ve n'annate

Ve pijo a calci ngulo a tutti e tre

Ve fo' scappà a suon de fucilate

Così mbarate a prende in giro proprio ammè"

 

Dopo mpo de prese in giro ridacchianti

Se convincono a tornà verso er pandino

Ma mentre tornavamo, due furfanti

Ce se misero frammezzo all'incammino

 

Ma pure questi due dopo mpochetto

Decisero ch'era ora d'anna vià

Ma non lo fecero prima d'avè detto

Qualche brutta e stupida bucìa

 

La domenica mattina è n'alzataccia!

C'è chi core e chi pedala

Chi disturba e chi va a caccia

E c'è anche il cacciatore

Che fa tutte e due le cose: che vitaccia!

 

 

 
Pubblicato da Lidio il 26/11/2007 alle 15:30:17, in Notizie sparse, letto 1762 volte
Da «La Repubblica» del 26 novembre:
CRONACA
Aveva freddato con una fucilata alle spalle un compagno di caccia di vecchia data
all'origine del gesto ci sarebbero stati motivi passionali: arrestata la moglie della vittima
Finge incidente di caccia e uccide l'amico
dopo una settimana si toglie la vita
LA SPEZIA - Ha ucciso un amico, fingendo un incidente di caccia, ha cercato di tenere nascoste le proprie responsabilità ma non ce l'ha fatta, e si è tolto la vita. Una doppia tragedia quella che si è consumata tra le province di Massa e di La Spezia nell'ultima settimana. Domenica 18 novembre, nei boschi di Pallerone, in Toscana, era stato trovato il cadavere di Maurizio Cioni, 49enne magazziniere di Follo (La Spezia), ucciso da un colpo di fucile alle spalle. Ieri, il suo amico e compagno di caccia da una vita Giordano Trenti, 45 anni, dipendente dell'Enel, si è tolto la vita: alla famiglia ha lasciato una lettera in cui ha scritto di non essere il responsabile della morte dell'amico, ma forse è stato proprio il rimorso ad essergli fatale. All'origine di tutto vi sarebbero motivi passionali. Arrestata anche la moglie di Cioni, con l'accuso di concorso in omicidio.
E' accaduto tutto durante una battuta di caccia al cinghiale. Il corpo di Cioni era stato rinvenuto la domenica mattina, ai margini di una radura, da alcuni passanti che avevano dato l'allarme. Al momento si era pensato a un colpo partito accidentalmente, sparato forse da un bracconiere nel corso di una battuta di caccia al cinghiale che, nel giorno del sabato, è vietata. Ad alimentare la tesi, il fatto che lo sconosciuto autore del gesto si fosse dato alla macchia.
Sul caso avevano cominciato a indagare i carabinieri della stazione di Pontremoli (Massa). Ieri, il suicidio di Trenti. Accanto al cadavere, rinvenuto nei boschi di Pallerone (Massa), i militari dell'Arma hanno trovato il fucile da caccia, ma anche due biglietti. Su uno c'era scritto "non c'entro nulla con la morte del mio amico". L'uomo, sostiene l'accusa, non ha retto dopo quel che aveva fatto una settimana prima, e si è sparato con lo stesso fucile con il quale avrebbe freddato il suo amico, sembra per motivi passionali. Un rancore, secondo indiscrezioni, che nutriva da molto tempo nei confronti di Cioni.
I carabinieri hanno arrestato anche la moglie di Cioni, Clara Maneschi, con l'accusa di concorso in omicidio. Da tempo la donna conosceva Trenti e, secondo gli investigatori, con una telefonata lo avrebbe avvertito che quella mattina suo marito sarebbe andato a caccia. Nei giorni scorsi lo stesso Trenti era stato ascoltato a lungo dagli investigatori, insieme agli altri cacciatori aveva anche cercato il cadavere dell'amico e aveva partecipato al funerale.
(26 novembre 2007)
 
 
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