RIFUGIO | Vieni? | Sostienici! | lunedì 21 aprile 2025 # Utenti online n. # |
BUONANOTTE.
Tarallo.
Schhhhhhhhhh!
Tartarughe di Valle. Foto rara.
Un 150mo di una pelliccia!
...altra foto --->
Lui invece è in semi-libertà a ValleVegan e si chiama Salvatore.
Vive con tre Porcellini d'India.
Si fa i bagni di sabbia, se vuole può scavare, rosicchia noci che cadono direttamente dagli alberi, è rispettato dai gatti. Ed è vegano.
(...solito regalino per i nottambuli...che non stanno guardando le stelle...)
Lupis e Daniela.
Vivono a ValleVegan...
Sono tutte e due timidissime, ma se una in particolare vedesse questa foto notturna messa in home page...
Chi è più carina?
E' avvenuto oggi a ValleVegan (c'è anche un'altra foto, solo per i nottambuli)... ----->
E' tornato a trovarci Francisco dal Portogallo ed ha subito immortalato questo evento. Due tartatughe che puntano due ragni.
Subito dopo una tartaruga si è tuffata...
PICCOLINA...CANUCCIA OBESA O FOCA PELOSA?
GIORGIA
Sir POMPO
Esistono varie ragioni in base alle quali è nato questo sito.
Sono tutte nobili.
Dalla prima all'ultima.
Sono certo sia assolutamente inutile che mi metta a snocciolarle in questa comunicazione di servizio, poichè ciò sminuirebbe il lavoro fatto in circa un anno da un discreto numero di persone che credono nella buona comunicazione.
Il tentativo di alcuni, di provocare discussioni - attaccandosi a effimere motivazioni quali, ad esempio, l'opportunità di pubblicare l'IP di chi inserisce commenti - sono palesi azioni di disturbo, artatamente organizzate per distogliere l'attenzione da quelli che sono i temi dominanti che quotidianamente vengono immessi in queste pagine.
Per mia forma mentale non ho mai censurato nulla, non ho mai bannato nessuno all'interno dei forum e non intendo iniziare ora.
Chiedo dunque - e lo chiedo gentilmente - a coloro che vogliono proseguire in queste infantili dissertazioni, di cambiare idea e di rimboccarsi le maniche insieme a noi per riprendere a lavorare.
L'obiettivo è ambizioso: ricompattare tutto il movimento per essere un reale punto di riferimento nel cambiamento. Aumentare il numero di persone che si schierano dalla parte degli esseri senzienti che non hanno altro modo per far sentire la propria voce. Diminuire il consumo carneo globale facendo sì che chi decide di stare da questa parte, la nostra, lo faccia per motivazioni squisitamente etiche e quindi prenda quella decisione una volta per tutte.
Viste dall'esterno, le vostre schermaglie fanno amaramente sorridere. E il pensiero corre ai canili lager, ai circhi, alle foche immerse nel loro sangue che contrasta con il candore della neve circostante.
Il pensiero corre allo sguardo di un gorila dietro le sbarre di uno zoo.
Se potesse leggervi!
Basta. Ve lo chiedo per favore.
Lidio
Quiz notturno.
Cosa starà pensando Tarallo il gatto, alla vista di Flora il cane (?) ? Scoprilo alla pagina seguente...
bleah! ... (PERCHE'?)
(Perchè l'ha vista di profilo!!!)
(...prognatismo...animalettismo...)
Cerasella (ovis cerasellis linnaei).
Vegana dalla nascita. ValleVegana di adozione.
.
Incontro antispecista a porte aperte tra le Ceraselle, Luis di Equanimal (Spagna), Carletto, Bastian.
Questa immagine giustifica ogni sacrificio...
(regalino per gli antispecisti).
Che differenza c'è?
Coniglio-uomo-ratto.
Ogni tanto, dai paesi intorno alla ValleVegan, si possono osservare strani colori notturni. Cosa c'è di meglio da vedere di notte? ...
...un animale selvatico che non fugge per la paura dei botti!
Fuochi d'artificio: inquinanti-pericolosi-
inutili.
...........(umani!).
...foto originale by Francisco in ValleVegan, agosto 2007.
Foto Francisco in Vallevegan
Creato un nuovo sondaggio dal tema: -Chi beve latte di altre specie animali, contribuisce alla loro uccisione? -
Esprimete la vostra preferenza sulla home page di questo sito, in basso a sinistra. Ci sono quattro possibilità: tre per i non vegani e una per i vegani (auto-anti-democratico).
10 agosto, notte delle stelle cadenti.
Scappa dai tuoi confini e vieni a Vallevegan a sdraiarti sul prato!
Al falò pensiamo noi, alla grigliata di verdure anche, alle bruschette anche, alle pannocchie la provvidenza, al vino l'uva, al rumore nessuno, a riscaldarti il bue e l'asinello, alle stelle la natura... a farti amare la vita vegana lo sguardo degli animali.
Gratis, come sempre. Al massimo un pò di cibo per i cuccioli.
Prenotazione necessaria via e-mail su attivismo@vallevegan.org o al num 329/4955244. Se non resisti tutta la notte occhi in sù, puoi portarti la tenda, l'amaca, il tappetino, il sacco a pelo. O forse ti diamo un letto.
Chissà, magari si realizzerà anche il tuo sogno di libertà, come lo è stato per gli animali di Vallevegan, donne e uomini inclus*...
Offerta valida anche per tutti gli altri giorni del mese. Autorizzazione ministeriale non richiesta non concessa. Non è gradita l'eleganza. Fosse o Cielo ca caresse 'na stella 'ncoppa a l'uommini!
Aggiornamento fotografico continuo. Clicca per vedere foto inedite di "ValleVegan in questi giorni"...
Francisco de Lisboa, a dar uma volta pelos montes (autor das fotos) -- Francisco di Lisbona, a passeggiare per i monti (autore delle foto)
800.000 fucili sparano in mezzo a noi ma nessuno se ne accorge o, se lo fa, subisce e tace. Sono i fucili dei “cacciatori”, ovvero di quegli uomini “speciali” che, scorrazzando e sparacchiando a volontà nelle campagne italiane, provocano ogni anno dai 40 ai 50 “incidenti” mortali e oltre un centinaio di feriti, più o meno gravi. Sono cifre approssimative, in gran parte ufficiose perché nessuna istituzione si è mai preoccupata di rilevare dati ufficiali. E sono solo la punta dell’iceberg perché dietro a esse c’è la vita da stato di guerra, da stato d’assedio cui milioni di famiglie sono costrette.
Questa è l’altra faccia, quella dei danni sociali, della cosiddetta “caccia”. La “caccia”, ma diciamolo meglio: l’uso di centinaia di migliaia di armi da fuoco sul territorio, al di fuori di ogni regola, di ogni norma di sicurezza che sarebbe ritenuta minimale in ogni altro contesto. La “caccia”, ovvero il prodotto di un’anomalia legislativa che non conosce eguali. La “caccia”, ovvero un’emergenza nazionale sommersa che coinvolge e deturpa la vita di milioni di italiani. Senza che nessuno lo sappia.
Tanto poco è trattato l’argomento che sono solo due i libri che ne parlano, entrambi usciti nel 2005 ovvero in tempi recentissimi.
Il primo, Caccia all’uomo di Filippo Schillaci (Ed. Stampa Alternativa, Viterbo) fornisce un quadro generale del panorama di violenza, irresponsabilità e prevaricazione ai danni della gente che caratterizza la pratica venatoria e mostra, dopo un sistematico esame di fatti spesso sconosciuti ai più, come tutto ciò sia possibile solo grazie a una legge anacronistica che ignora ostentatamente ogni problematica di sicurezza e prevenzione dei, peraltro inevitabili, “incidenti”.
Il testo si conclude con un “manuale di autodifesa” che spiega fra l’altro, in forma semplificata, come richiedere al proprio sindaco un’ordinanza di divieto venatorio per motivi di tutela dell’incolumità pubblica.
Il secondo testo è il Manuale di autodifesa dai cacciatori (Ed. Agire Ora, Torino), un’opera collettiva che approfondisce gli aspetti più tecnici del problema. Esso è strutturato come una raccolta di saggi monografici e comprende, fra l’altro, oltre al capitolo centrale del libro di Filippo Schillaci, qui in forma più dettagliata, due studi di Massimo Tettamanti, rispettivamente sull’impatto ambientale dell’attività venatoria e sulla sua inadeguatezza come mezzo di regolazione degli ecosistemi e una relazione di Marina Berati sui numerosi sondaggi effettuati negli ultimi anni da cui risulta la forte avversione della maggioranza degli italiani all’attività venatoria. Anche questo testo contiene infine un manuale di autodifesa di autori vari, che illustra in forma dettagliata come richiedere un’ordinanza di divieto venatorio al proprio sindaco.
I due testi sono utilmente complementari essendo il primo un’opera di base, pensata per chi sia al suo primo approccio al problema, il secondo un’opera di approfondimento, pensata per gli addetti ai lavori o comunque per chi volesse perfezionare le proprie conoscenze sull’argomento.
Scarti della lavorazione della mozzarella. 2 cuccioli di bufala semi-abortiti, abbandonati, sequestrati. Ora sono liberi, per sempre. Qui a ValleVegan.
Questa è la loro prima notte totalmente all'aria aperta, senza recinti, al pascolo. Passeggiano sullo stesso terreno di pecore, cani, maiali, istrici, umani, gatti, cinghiali, serpenti, mantidi, poiane...
Eventuali presenze di collari, fotocamere, campanacci in questa finestra aperta sono solo scappatoie provvisorie (per il riconoscimento intraspecifico).
--foto inedita--solo per i nottambuli--