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 Mai, i vaccini sono testati su molti altri animali e per salvarne uno se ne condannano molti altri
 No, non servono anche perchè la natura deve fare il suo corso
 Non so, non escludo la vaccinazione ma valuto di volta in volta

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Pubblicato da Piero il 19/12/2007 alle 00:48:20, in romantispecismo, letto 1274 volte
 
Pubblicato da Piero il 19/12/2007 alle 11:59:04, in Notizie sparse, letto 1278 volte

Bisogna riorganizzare i turni di volontariato al canile lager di Giuliano (FR). L'emergenza, che sembrava rientrata dopo le prime settimane dal sequestro, purtroppo ancora continua. A breve ci saranno delle grosse novità nella gestione, finalmente positiva. Nel frattempo chiediamo aiuto a tutti per fare in modo che ogni cane mangi, nonostante il luogo crudele e le drammatiche condizioni create dalla vecchia gestione. Ci sarà un veterinario esperto ad aiutare.

Questo sito serve anche da supporto per l'organizzazione, come richiestoci direttamente da chi in prima linea ha lottato e creduto in un cambiamento. Pertanto diamo tutto il nostro sostegno per la divulgazione e l'azione.

Chi è disponibile, può scriverlo qui sotto tra i commenti o alla mail attivismo@vallevegan.org oppure consultare direttamente l'Associazione Canili Lazio.

 

Dall'AssociazioneCaniliLazioonlus.

Sono passati 40 giorni dal sequestro delle strutture di Giuliano di Roma e di Sgurgola, seguito all’ispezione del NIRDA (Nucleo Investigativo Reati in Danno agli Animali del Corpo Forestale dello Stato) su ordine della Procura di Frosinone, e – com’era prevedibile - si registra un calo vertiginoso delle morti. Sono solo quattro, infatti, i cani deceduti complessivamente in entrambe le strutture, di cui due per patologie tumorali in fase terminale e un cucciolo nato il 15 novembre da una mamma talmente magra da non lasciar sospettare lo stato di gravidanza. Un unico decesso per aggressione si è verificato lo stesso giorno ed in assenza dei volontari. Le motivazioni del brusco calo della mortalità sono presto spiegabili: dal giorno successivo al sequestro, estromessi alcuni noti personaggi dai canili e tolta la gestione sanitaria alla Asl veterinaria di Frosinone, i volontari hanno cominciato un’opera instancabile volta non solo alla schedatura dei cani, ma soprattutto all’individuazione dei soggetti più deboli e bisognosi di cure e all’adeguata alimentazione di tutti i cani presenti nei box. Semplicemente cambiando il metodo di somministrazione del cibo - che prima veniva gettato in terra senza alcuna attenzione ai soggetti che riuscivano ad alimentarsi ed ora viene invece versato in ciotole controllando che tutti i cani accedano alla giusta razione giornaliera - si è ottenuto un evidente miglioramento del benessere fisico e un calo sensibile del livello di aggressività.
E’ scesa in campo una vera e propria task force di volontari garantiti non solo dalla nostra Associazione, ma dalla Fondazione Vallevegan che ha organizzato i turni coinvolgendo anche membri di Legambiente, della Sezione Enpa di Frosinone e dell’Associazione Volontari Canili di Porta Portese. Continui ed incisivi gli appelli della LAV che mantengono alta l’attenzione nazionale sul caso “Giuliano di Roma” che - lo ricordiamo - è stato definito il canile con il record delle morti in Italia dal noto articolo di Panorama del marzo 2005. I legali della LAV seguiranno attentamente tutte le fasi dell’indagine.
La nostra Associazione, oltre a prelevare e ricoverare in clinica i casi più urgenti (nelle foto, Sandokan, ricoverato per un’importante ferita da morso), ha favorito l’adozione di oltre 50 cani, provenienti soprattutto dal canile di Giuliano di Roma, facendo in modo che i box più sovraffollati e più a rischio si decongestionassero almeno in parte. Si segnala in questo senso l’impegno di associazioni nazionali quali la sezione Enpa di Finale Ligure, il canile di Trento, volontari di Prato che hanno accolto immediatamente alcuni cani, molti dei quali hanno già trovato casa.
Ma l’emergenza non è finita e lo sforzo fatto finora potrebbe essere vanificato dalla totale mancanza di collaborazione dei Comuni che – malgrado l’impegno e la sensibilità dimostrata dal Custode Giudiziario nonché Sindaco di Sgurgola dott.ssa Luciana Perfetti che ha cercato di sensibilizzarli coinvolgendoli in una conferenza di servizi e spiegando loro la situazione - rifiutano di pagare il mantenimento di oltre 700 animali!
Una gestione milionaria invece quella della Cooperativa Percorso Sicuro a cui venivano garantite le rette di mantenimento - malgrado l’incredibile tasso di mortalità - e casse assolutamente vuote ora che i cani non muoiono più. Impossibile per il momento, quindi, l’assunzione di personale esperto e qualificato, mentre le cure sanitarie necessarie agli animali vengono fornite grazie ai contributi dei volontari, di tanti sostenitori e alle prestazioni veterinarie garantite gratuitamente da veterinari liberi professionisti.
In questo quadro registriamo un paradosso: la Direzione Generale della Asl di Frosinone ha chiesto formalmente alla Procura e al Custode Giudiziario di poter rientrare a svolgere funzioni di gestione sanitaria dei canili, con estromissione dei veterinari liberi professionisti. I risultati della gestione Asl degli anni passati sono testimoniati dagli oltre 5.000 cani morti in meno di 10 anni, dalle condizioni fisiche e psicologiche dei cani al momento del sequestro, dalle migliaia di firme raccolte nei mesi scorsi dalla nostra Associazione contro comportamenti dei veterinari addetti al canile che causavano la morte diretta di centinaia di animali.
Tutti ci aspettavamo dalla Direzione Sanitaria le scuse e l’apertura quantomeno di un’indagine interna.

 

 
Pubblicato da Piero il 24/12/2007 alle 09:56:51, in Notizie sparse, letto 1352 volte

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21 dicembre 2007, Canile di Vallecchio (Rimini)

dopo lo sciopero della fame di marzo '07,
STOP ALLE DEPORTAZIONI !

Con un blitz degli animalisti di Animal Liberation è stato impedito al Dr. Bocchi, titolare del canile privato di S.Secondo parmense, di caricare su un furgone i cani dei Comuni di Misano, Verucchio e Santarcangelo ospiti del canile di Vallecchio di Rn per essere deportati a Parma.
Dal giorno prima ai Sindaci sono stati inviati ben due atti di diffida con il quale è stato chiesto di desistere dalla sistematica deportazione.
E' stato sufficiente creare uno sbarramento di persone all'ingresso del canile per non far uscire i cani e impedire che fossero caricati sui mezzi di Bocchi. Il Dr. Bocchi ha preferito rinunciare consapevole della sua posizione in molte procure d'Italia.
Questo episodio, che ha fatto sì che nessun cane abbia lasciato Rimini, si aggiunge a quello di Giussano/Lombardia. Anche lì gli animalisti hanno impedito a Bocchi di prelevare i cani.
Nel frattempo tutte le associazioni animaliste di Rimini hanno formulato un testo con il quale si chiede alla regione Emilia-Romagna un chiaro divieto di esportare i cani dei pubblici canili fuori provincia.

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Per ogni altra informazione, clicca sul banner di Animal LIberation

 

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COMUNICATO STAMPA DIGIUNO - 07 MARZO '07 -

 

Animalisti contro la politica delle deportazioni dei cani della Provincia di Rimini, condannati a vita nel canile di S. Secondo Parmense dalla mera speculazione economica dei Comuni di Bellaria, Misano adiatico, Santarcangelo e Verucchio.

Il Coordinamento regionale della Associazioni Animaliste dell'E/R e Animal Liberation che denunciano il viaggio tortura senza controlli, la violazione di tutte le leggi di tutela della popolazione canina
INDICONO LO SCIOPERO DELLA FAME AD OLTRANZA DAVANTI ALLA PROVINCIA  DI RIMINI FINO AL RIENTRO  Di TUTTI I  CANI DEPORTATI A PARMA.

I 28 cani, tra cui un cane morsicatore,  provenienti dai comuni di Bellaria, Misano Adriatico, Santarcangelo e Verucchio, sono stati caricati su un unico automezzo stipati a due a due in gabbie-trasporto diretti al canile privato di S. Secondo Permense . La struttura è posta in aperta campagna, lontano dai luoghi di aggregazione, priva di segnaletica adeguata (appare solo qualche sporadico cartello con scritto ALLEVAMENTO Dr. Bocchi). Ne consegue che NESSUNO se non accompagnato è in grado di raggiungere il canile. Sull¹ingresso della struttura non esiste alcun cartello che indichi  esserci un canile consortile. L¹unico cartello riportante gli orari è affisso all¹interno. I cani qui inviati non hanno pertanto alcuna possibilità di essere adottati, per cui verrà loro negato quanto di diritto e i Comuni continueranno a spendere denaro publico non sufficiente a garantire ai cani il benessere previsto dalle leggi, finché non moriranno. Il canile di Bocchi supera il numero di 200 cani ospitati, nonostante le indicazioni in merito della Circolare Regionale del 1999.
emessa a suo tempo.

Nè un responsabile dei canili comunali di provenienza dei cani, nè un funzionario dell'Ausl di Rimini hanno verificato le condizioni degli animali durante il viaggio nè quelle all'arrivo.

Il Dirigente dell'Ausl di Rimini, azienda che ai sensi della Legge Regionale  27/00 e Legge nazionale 281/91 ha funzioni di controllo dei canili e del benessere degli animali  ha dichiarato, con comunicazione scritta, di non avere alcuna informazione neppure sull'idoneità del mezzo  utilizzato per il trasporto dei cani.

A tutt'oggi NESSUNA Associazione animalista nè della provincia di Rimini nè di Parma ha notizie sullo stato di salute dei cani, costretti a viaggiare in condizioni disumane, nè alcuna notizia sulla loro sistemazione finale.

Per questo  e viste le testimonianze raccolte dalle organizzazioni animaliste sulla realtà del canile di S.Secondo  Parmense i legali del Coordinamento delle associazioni Animaliste della regione E/R stanno esaminando le rispettive eventuali responsabilità  dei Sindaci dei Comuni di Bellaria, Misano Adriatico, Santarcangelo e Verucchio e dell'Ausl riservandosi di depositare denunce in  caso di mancato rientro dei cani, contestualmente gli attivisti dell'Associazioni Animaliste della regione E/R DA GIOVEDI  MATTINA 8 MARZO intraprendono uno sciopero della fame davanti alla Provincia  finchè TUTTI I CANI DEPORTATI A PARMA NON faranno ritorno sul loro territorio d'appartenenza. 

 

Animal Liberation

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Pubblicato da monica il 24/12/2007 alle 16:29:38, in Notizie sparse, letto 1218 volte

Per ricordare che è Natale anche per loro
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http://www.youtube.com/watch?v=vCX7f_s1CA4

(Do they know it's Christmas)
 
Pubblicato da monica il 24/12/2007 alle 16:30:42, in Notizie sparse, letto 1232 volte
vi invito a vedere questo bellissimo video .
non ci sono immagini cruente in quanto la rappresentazione fatta sotto forma di cartoni animati, affievolisce la crudeltà della realtà , lasciando intatto però il senso....
per riflettere e scegliere .....
http://www.youtube.com/watch?v=F4sK1PZHWPg
tratto dal sito : www.spoonrevolution.org
 
Pubblicato da Piero il 24/12/2007 alle 17:05:00, in romantispecismo, letto 1385 volte

Il weekend precedente le festività natalizie ha visto gli attivisti romani aderenti alla Campagna AIP impegnati in un triplice appuntamento: la tappa capitolina del Fur-Free Tour, una strepitosa cena benefit e l'adesione alla giornata nazionale "Apri gli occhi sull'industria della pelliccia". Il freddo e la pioggia che hanno sferzato Roma per entrambi i giorni non hanno impedito una massicia partecipazione ai presidi di sabato e domenica: oltre 50 attivisti, provenienti anche da altre città, si sono ritrovati davanti al magazzino COIN di via Cola di Rienzo per denunciare ai passanti le atrocità nascoste dietro la sanguinaria industria della pelliccia e chiedere a gran voce che i capi con inserti in pelo non vengano più venduti dal maggior nome della distribuzione organizzata italiana che ancora non ha deciso di smettere di macchiarsi le mani, e il marchio, del sangue di milioni di animali innocenti. Segnaliamo inoltre, come nota di colore, il fatto che le forze dell'ordine ci marcano sempre più strette: non paghe di inviare ben due camionette a sorvegliare i "pericolosi manifestanti", sabato pomeriggio hanno addirittura assediato il nostro posizionamento con un cordone che avrebbe dovuto garantire il passaggio pedonale sul marciapiede... per fortuna si sono resi ben presto conto, oltre della risibilità di tale spiegamento di forze, anche del fatto che erano proprio loro a impedire alla gente di transitare liberamente!

Anche i media hanno iniziato a dedicarci parte della loro attenzione, infatti tra sabato e domenica ci hanno fatto visita giornalisti di diversi mezzi di informazione, dalla carta stampata alle agenzie web fino a Mediaset: http://www.omniroma.it/www/notizie_visualizza.php?Id=015440 http://www.omniroma.it/www/notizie_visualizza.php?Id=015439

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La sera di sabato è stata invece dedicata alla raccolta di fondi necessari per continuare a produrre materiale informativo sulla tremenda realtà degli allevamenti: con la collaborazione di VeganRiot http://www.veganriot.it è stata organizzata una eccezionale cena (ovviamente completamente cruelty-free) nei locali del CSOA Macchia Rossa. Veganamente sfamate più di settanta persone tra attivisti e simpatizzanti, con una decina di squisite portate apprezzatissime da tutti i commensali. Rinfrancati nel corpo dalla bontà della cena e nello spirito dall'ottima riuscita dell'evento, i militanti antispecisti sono tornati a pianificare l'offensiva contro il mercato delle pellicce affinché le prossime feste vedano un netto calo delle vendite di questo macabro esempio della vanità e della stupidità umane.

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Nuovo appuntamento per il prossimo weekend, quindi: sabato 29 dicembre, 17.00-20.00 @ COIN, via Cola di Rienzo 173-181 Fino alla fine, animal liberation!

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Campagna AIP - Roma aip-roma@riseup.net www.campagnaaip.net

 
Pubblicato da Piero il 26/12/2007 alle 12:32:36, in romantispecismo, letto 1456 volte

ATTACCA L'INDUSTRIA DELLA PELLICCIA

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29 dicembre h 17-20

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Presidio A.I.P.

COIN, via Cola di Rienzo, Roma

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per info: aip-roma@riseup.net

 
Pubblicato da Piero il 28/12/2007 alle 12:25:12, in Notizie sparse, letto 1529 volte

AElle - Animal Liberation Magazine

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AElle è un magazine cartaceo, il primo progetto in Italia di una rivista divulgativa per il grande pubblico che racconti del mondo animalista.

AElle, Animal Liberation Magazine nasce con la speranza di poter portare una voce nuova nel variegato mondo antispecista, con questa iniziativa intendiamo raccontare storie di animali e di uomini che lottano per salvarli, ma anche mostrare il vasto mondo che ha fatto della sostenibilità, della lotta sociale, della non conformazione un proprio modello di vita, e un credo.

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E' finalmente uscito il primo numero di "AElle - Animal Liberation Magazine" qui sotto potete trovare alcuni articoli estratti dal primo numero, per avere una copia cartacea, chiedeteci informazioni via e-mail a aellemag@gmail.com 

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Nei prossimi giorni pubblicheremo sul blog http://aellemag.blogspot.com tutte le informazioni sui punti di distribuzione esistenti. Da qui puoi scaricare alcuni articoli:

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AdeArt - Borse con materiali di riciclo

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Herman Dune -Musicisti e musicanti

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Sea Shepherd - Pirati che salvano animali

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Casa Vegan - Il legno e i nostri mobili

 

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Collaboratori: Pier e Erika

 
Pubblicato da Piero il 30/12/2007 alle 19:33:43, in Notizie sparse, letto 2190 volte

.Oggi. Un gruppo di curiosi attivisti ha voluto constatare di persona come si siano evolute le forme di caccia vagante, da appostamento fisso, da appostamento temporaneo...proprio nel luogo della strage a 360 gradi. Mazzano Romano: sito non solo di assassinii di tordi e di colombacci e di cinghiali e di lepri  ma anche di u.o.m.i.n.i.

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Mazzano Romano a nord di Roma: punto di partenza anche per l'omicidio di un uomo, durante una battuta di caccia, da un fucile da caccia, da un cacciatore, un mese fa. Era anche la vittima stessa un cacciatore (ora EX). A sua volta ex assassino di altri animali, con fucili ex da caccia, durante ex battute di caccia...

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Gli attivisti, di emozioni e paure e provenienze diverse, hanno concordato sul bonificare la zona dai nocivi, intanto per prevenire crudeli massacri di animali, ma già che c'erano anche nel prevenire danni alla propria incolumità. Follia? Si.

Nonostante questo, oggi: Mazzano Romano: sempre meno cacciatori e quei pochi allontanati in maniera incivile ma lecita.

 

 

 

 
Pubblicato da Piero il 31/12/2007 alle 12:55:19, in Notizie sparse, letto 2487 volte

PRESIDIO NAZIONALE CONTRO ANNABELLA E L'INDUSTRIA DELLA PELLICCIA -- Sabato 12 Gennaio dalle 14 alle 19 in Piazza della Vittoria a PAVIA ----NATIONAL PROTEST AGAINST ANNABELLA and the INDUSTRY Of the FUR -- 12 Saturdays January PAVIA--

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Per altre info e adesioni: paviantispecista@hotmail.it 

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Pubblicato da Piero il 01/01/2008 alle 12:10:42, in romantispecismo, letto 1466 volte

Con le pance ancora imbottite di seitan e tofu dai pranzi e cenoni natalizi, il 29 dicembre 2007 gli attivisti della Campagna AIP si sono nuovamente incontrati davanti alla sede di via Cola di Rienzo della Coin capitolina. Questa volta, a differenza dei precedenti tre appuntamenti, ci è stata concessa la possibilità di presidiare davanti alle entrate del negozio, proprio come nei primi presidi AIP.

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Dopo l'elevatissima partecipazione durante la "due giorni" della settimana scorsa, il numero di presenti è tornato alle cifre consuete: circa 40 attivisti, tra cui moltissime facce nuove; ancora una volta è stato predisposto il banchetto con materiale informativo e ricettari vegani di ogni tipo.

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Il riscontro coi passanti è stato ottimo anche se chiaramente l'affluenza era minore visto che il periodo delle grandi e ipocrite spese è finito, ma comunque come sempre abbiamo ricevuto risposte sia positive sia negative. Spesso siamo stati insultati ma sicuramente siamo stati gratificati da chi ascoltandoci ha scelto di non contribuire al mercato della morte, e addirittura da chi ha deciso di rinunciare allo shopping del fine settimana ed unirsi alla nostra protesta.

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Per tre ore circa abbiamo portato avanti le nostre idee senza essere fermati dal freddo, uniti nella lotta per  la liberazione animale (ma non solo), e come ogni volta i megafoni accompagnavano volantini e brochure (tagliati a mano con molta fatica), spesso molto richiesti, e lo sventolare di striscioni e cartelloni in dimostrazione del fatto che la violenza sugli animali è una crudeltà inaccettabile.

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Ci auguriamo vivamente che questa campagna possa durare il meno possibile, chiaramente non per nostra mancanza di volontà, ma perché questo massacro va fermato al più presto. E sperando che il 2008 ci
porti fortuna ci ritroveremo ancora ogni sabato (salvo imprevisti) davanti alla Coin, urlando per quello in cui crediamo, e dimostrando che  chi specula sulla vite innocenti è solo un crudele profittatore.

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Vi aspettiamo numerosi ogni sabato a Roma, davanti la COIN di via Cola di Rienzo 181.

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Animal liberation, till real freedom for everyone!

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Campagna AIP - Roma
aip-roma@riseup.net
www.campagnaaip.net

 
Pubblicato da Piero il 01/01/2008 alle 22:14:21, in Notizie sparse, letto 1684 volte

CHIEDIAMO LA RESTITUZIONE DEI SOLDI PUBBLICI

 

Il Sindaco di Busto Arsizio (VA) G. Farioli, stanzia l'ennesimo milione per l'allestimento dei laboratori di Villa Manara in via di concessione all'Università dell'Insubria.

 

E' di questi giorni la notizia che sono stati assegnati gli appalti alle ditte che si occuperanno di realizzare gli stabulari e tutto ciò che serve per detenere e sperimentare su migliaia di animali.

Dopo aver impiegato soldi pubblici per effettuare la ristrutturazione dello stabile destinato a diventare la nuova sede regalata dal comune ad un'università privata, ancora una volta si usano soldi della cittadinanza di Busto, utilizzando i proventi delle loro imposte a favore della sadica ricerca sugli animali.

 


La campagna “Offensiva all'Uninsubria” si fa portavoce della protesta di quei cittadini di Busto che non vorrebbero vedere i proventi delle loro imposte assegnate alla tortura degli animali, unendosi loro per chiedere la restituzione alle famiglie delle risorse impiegate.

 


Vi chiediamo pertanto di aderire numerosi alla protesta contro il Sindaco di Busto A. supportando la richiesta dei cittadini (alcuni dei quali hanno già scritto) e chiedendo di non finanziare più la tortura.

 


Lettera tipo (assolutamente da personalizzare)

 


Eg. Sig. Sindaco,

Le scrivo per esprimere la mia contrarietà al finanziamento di denaro pubblico per la ristrutturazione dello stabile di Villa Manara e per l'allestimento dei laboratori destinati alla sperimentazione sugli animali da parte dell'Università dell'Insubria. Mi unisco al coro di coloro che ritengono una vergogna la sofferenza degli animali per presunti scopi scientifici, invitandola a riflettere sulle conseguenze di immagine negativa che tali scelte potrebbero avere per la città di Busto.

Pertanto appoggio con forza l'iniziativa animalista atta a recuperare i soldi pubblici stanziati per finanziare la sperimentazione sugli animali, per restituirli alla cittadinanza sotto forma di progetti utili per la città e senza sofferenza di esseri senzienti ed indifesi.


Distinti saluti

Nome Città

 
www.bastavivisezione.net   info@bastavivisezione.net

 
Pubblicato da Piero il 03/01/2008 alle 11:08:03, in Notizie sparse, letto 1346 volte

Eravamo circa 100 persone.

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Erano presenti tutti i media della regione, i tre quotidiani locali, le Tv, le radio. Le TV e le radio hanno trasmesso la notizia nel TG della sera e della notte e i giornali il giorno dopo.

Abbiamo sfilato per le vie del centro stipate di persone alle prese con gli acquisti di Natale. Nelle 3 piazze che abbiamo attraversato ci siamo fermati e abbiamo ricordato, oltre alla sofferenza di Jurka, quella di milioni di animali, costretti a vivere barbare torture, per poi venire massacrati nei macelli, in particolare nel periodo delle festività come il Natale o la Pasqua.

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Il nostro intento, in parte sicuramente raggiunto, quello di toccare la coscienza delle persone in modo che sempre di più ci si renda consapevoli che gli animali hanno diritto alla vita come noi e che non sono nè macchine, nè oggetti da utilizzare per il proprio egoismo.

Ringraziamo tutte le associazioni che ci hanno sostenuto, tutti gli amici di Jurka e degli animali che hanno partecipato, ma anche coloro che non hanno potuto esserci fisicamente, ma che erano presenti con il cuore.

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Fonte: www.no-alla-caccia.org

 

 

 
Pubblicato da chiara il 03/01/2008 alle 13:22:21, in Diario di ValleVegan, letto 1386 volte

 

'Chè poi ce se 'mpegnàmo pure

Ner cercà d'esse solidàli

Co chi, come noi, ha scerto de vive

senza magnàsse l'animali

 

Se spalleggiamo, se guardamo

Se lanciamo l'occhiatacce,

Famo i vaghi, se giramo

Cercamo de nun dije parolacce

 

Ma come fai a resiste, dico io,

A uno che te parla de formaggio?

"Che te credi, bello mio,

che sta forma è cresciuta sopra a 'nfaggio?"

 

Ce sta pure chi mpò se sente 'ncolpa

E decide de magnasse le biouova

"Galline LIBERE!", "No OGM!!!"

Un'alimentazione tutta nova!

 

Mo se so 'nventati - i paraculi -

I formaggi fatti senza caglio

Ma se scordano che i maschi COMUNQUE vengono ammazzati

E le femmine sfruttate, se non sbaglio...

 

Ma er mejo è sempre quello

Che "ogni tanto er pesce me lo magno.

Nun sono un estremista e se me capita,

A volte uccido pure qualche ragno!".

 

Nun semo nati giudici, nè santi

E spesso se sbajamo pure noi

Eppure io ce tengo a ribadì

Che semo tanto, troppo diversi da voi!

 
Pubblicato da Piero il 03/01/2008 alle 17:58:42, in Notizie sparse, letto 2636 volte

La Clandestine Insurgent Rebel Clown Army, nasce a Londra in occasione del Forum Sociale Europeo del 2004 dal Laboratory of Insurrectionary Imagination e sviluppa le sue azioni durante i grandi eventi internazionali come ad esempio il Summit G8 tenutosi nel Luglio 2005 a Gleneagles in Scozia.

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Pochi giorni fa c'è stata una azione di dissobedienza civile inscenata da degli attivisti Clown Army dentro un negozio Escada, in protesta contro la vendita di cappotti con inserti in vera pelliccia. L'azione simboleggiava un tentativo di rianimare un animale morto per diventare un simbolo di vanità.

I ruoli e le dinamiche imposti dalla configurazione della società moderna, sono parte di un immaginario comune a cui la vita quotidiana degli individui è sottomessa. La Clown Army intende innestarsi sulle narrazioni quotidiane della città in occasioni quali manifestazioni politiche ed eventi di rilevanza internazionale. Sviluppando il filone della comunicazione-guerriglia (o guerriglia semiotica o ancora Semiotic art ) il gruppo, con le sue azioni, non veicola direttamente significati politici ma cerca di attaccare i momenti estetici dell'esercizio del potere attraverso associAzioni ridicole. Lo stesso nome del gruppo, esercito dei clown ribelli, è un associazione che ha del ridicolo. Un vero e proprio esercito di clown si muove per la città praticando azioni dirette di attivismo non violento. Se l'immaginario televisivo ha abituato il suo pubblico all'immagine violenta del manifestante e dell'attivista, i costumi buffi, il naso rosso, le movenze ridicole dei membri della Clown Army, accompagnate dalle resistenze della polizia muta completamente la prospettiva di giudizio.

 
Pubblicato da Piero il 04/01/2008 alle 11:12:50, in Notizie sparse, letto 1432 volte

Ancora una volta gli attivisti di Roma aderenti alla campagna AIP si radunano per manifestare il proprio sdegno verso il sanguinario mercato degli inserti in pelliccia con un presidio di protesta davanti COIN in via Cola di Rienzo 173-181. Chiunque abbia voglia di far vedere a COIN che non accetteremo in silenzio che queste atrocità continuino, e che la responsabilità è anche della sua dirigenza... ...chiunque intenda far sentire la propria rabbia verso l'orrore che causa ogni anno la morte di numerosi milioni di animali innocenti in nome del profitto... ...chiunque sia convinto che con la pressione costante si possa ottenere un altro positivo risultato nel convincere la grande distribuzione organizzata a rinunciare a questa distruttiva vanità... ...è invitato a raggiungerci: SABATO 5 GENNAIO @ COIN via Cola di Rienzo 173-181 dalle 16.00 alle 19.00.

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per info: aip-roma@riseup.net Campagna AIP - Roma 

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www.campagnaaip.net Coordinamento nazionale

 
Pubblicato da Piero il 04/01/2008 alle 19:54:17, in Notizie sparse, letto 4486 volte

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500 morti al giorno, torture, botte, avvelenamenti... non è la trama di qualche orribile scenario di guerra ma ciò che quotidianamente accade dentro Huntingdon Life Sciences, il più grande laboratorio privato di vivisezione in Europa.

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Tutti questi orrori sono perpetrati su esseri animali che, a migliaia, hanno la sfortuna di giungere o nascere dentro questo moderno campo di concentramento. Anzi, più che di sfortuna, termine che richiama un concetto di destino quasi inappellabile, bisognerebbe parlare di precise responsabilità. Ci sono nomi e cognomi di chi compie queste atrocità e nomi e cognomi di chi si rende complice di tanta sofferenza.

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HLS esiste perchè esistono ditte e aziende che si ostinano ad intrattenere rapporti economici con questi assassini. HLS non sarebbe niente senza clienti né fornitori.

Uno di questi è PHENOMENEX SRL, un'importante azienda americana che gli fornisce attrezzatura da laboratorio come fiale, strumenti di analisi e siringhe. Senza di essa questo centro di sterminio per animali difficilmente riuscirebbe ad andare avanti.

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Contro questa azienda sono già stati effettuati alcuni presidi di protesta in molte nazioni, Italia compresa.
Se volete partecipare e tenervi informati, iscrivetevi alla newsletter di Stop-hls dal sito www.stophls.net.

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Nel frattempo vi invitiamo a contattarla, chiedendo loro di non servire più in futuro Huntingdon Life Sciences.
Non siate maleducati né offensivi, ma siate comunque energici e determinati; ricordatevi che state contattando persone che hanno stipulato contratti con chi da anni mutila, intossica e tortura centinaia di animali.

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Questi i contatti:

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PHENOMENEX S.R.L.
www.phenomenex.it

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V ia Emilia 51/C
40011 Anzola dell'Emilia (BO)
Tel. 051/736176
Fax. 051/735302
Email: italiainfo@phenomenex.com, andreag@phenomenex.com

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Lettera tipo recapitabile all'indirizzo fornito o via email.

(Attenzione: spesso le caselle email di queste aziende hanno dei filtri sulle parole dell'oggetto che non permettono il recapito respingendole automaticamente, invitiamo pertanto a non fornire come oggetto parole come "vivisezione", "huntingdon life sciences" etc.):

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Sono venuto a conoscenza che la vostra azienda, PHENOMENEX SRL, intrattiene rapporti commerciali con Huntingdon Life Sciences, il più grande laboratorio privato di sperimentazione in Europa.

Dentro questi edifici muoiono fino a 500 esseri senzienti al giorno, vittime di esperimenti che farebbero rabbrividire qualunque persona sensibile. Oltre ad essere torturati, avvelenati ed intossicati; riprese video girate segretamente da alcuni infiltrati hanno portato alla luce le angherie che i ricercatori di HLS riservano a questi esseri viventi: cuccioli di beagle presi a pugni sul muso, sbattuti contro i muri e scimmie a cui è stato inciso e lacerato il torace senza un minimo di anestesia.

Questa è la realtà di HLS e della sperimentazione scientifica, una pratica inaccettabile e di nessuna utilità per gli esseri umani. L'unico motivo per cui essa viene praticata sono gli interessi delle multinazionali chimiche e farmaceutiche, il cui unico scopo è immettere i propri prodotti sul mercato velocemente e con
poca spesa. A confermare ciò ci sono anche gli innumerevoli casi di falsificazione dei dati con cui HLS ha cercato di favorire la propria clientela.

Tutto il mondo è a conoscenza di quello che accade dentro HLS e la campagna che mira a fermare queste crudeltà è internazionale. Chiedo che PHENOMENEX SRL interrompa qualsiasi rapporto commerciale con questo centro di ricerca. Sarete d'accordo nel constatare che chi stringe una mano sporca di sangue
macchia anche le proprie dita.

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FIRMA

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Pubblicato da Piero il 06/01/2008 alle 10:58:08, in Notizie sparse, letto 2176 volte

Nonostante gli anni di pressioni e critiche il Comune di Ravenna sta continuando l'iter per la concessione dei permessi di costruzione dello zoo alla società ALFA3000. La struttura in progetto dovrebbe ospitare centinaia di animali per la maggior parte erbivori e uccelli ma sicuramente non tarderanno ad arrivare anche i grandi carnivori con la scusa di essere "in eccesso" in altri zoo o "recuperati" dai circhi. Il comune di Ravenna si è sempre rifugiato dietro a presunti progetti scientifici ma basta guardare gli altri zoo e circhi di proprietà di Alfa3000 per rendersi conto del loro concetto di scienza: animali in gabbia, privati di tutto ed esposti al pubblico per lucro.
Alla situazione attuale la pressione costante dei cittadini e di tutte le persone sensibili alle sofferenze degli animali è l'unica cosa che potrà fermare i lavori. Non è più tempo delle perizie o delle petizioni, non servono più i lunghi discorsi ragionati ed argomentati. Il comune ha gettato la maschera e ora è più che mai palese che tutto questo viene fatto solo per i soldi. E' tempo di mobilitarsi in prima persona con un grande evento di piazza che risollevi l'attenzione e faccia capire che chi ha a cuore la sorte degli animali non si rassegna.
Finchè non ci saranno più gabbie.

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Contro lo zoo di Ravenna
A Ravenna, accanto al parco giochi di Mirabilandia, vogliono costruire uno zoo safari. Il comune di questa città ha già dato il via libera per il progetto, che imprigionerà in 34 ettari di terreno 168 esemplari di erbivori ed uccelli europei. Inizialmente ALFA 3000, la società che lo ha ideato, voleva introdurre anche specie esotiche ma è bastato escluderle e promettere la realizzazione di una palazzina della scienza ed un auditorium per far magicamente trasformare questo luogo di sfruttamento animale da semplice zoo in parco faunistico.

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Cambia il nome, ma non cambiano le sofferenze che patiscono gli animali.
I giardini zoologici sono un enorme business in cui un milione di loro trovano un'agonia lunga una vita, lontano dal paesaggio e dagli odori della loro terra, intrappolati per l'interesse economico di alcune persone, umiliati da una prigionia noiosa, triste alternativa ad un'esistenza selvaggia. Questi animali conoscono la cattività, una condanna che l'uomo gli infligge per esibirli come "fenomeno da baraccone".

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Chi difende queste strutture sostiene che hanno un aspetto educativo invece i metodi per la cattura sono cruenti, in alcuni casi prevedono anche l'uccisione di quegli individui che tentano di difendere i propri cuccioli o gli altri componenti del branco. La reclusione dura per giorni, senza cibo né acqua, in attesa di un viaggio estenuante. Una volta giunti a destinazione devono affrontare condizioni climatiche differenti e soprattutto un'alimentazione inadeguata. Lo stress è talmente forte che alcuni si lasciano morire d'inedia. Oppure, come sarà con tutta probabilità per Ravenna, a rifornire questi parchi ci sono gli animali in eccesso provenienti dai circhi o da altri giardini zoologici, dove hanno già conosciuto lo sofferenza per mano dell'uomo.

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La tendenza che hanno gli zoo moderni, non più fatti di vasche e muri di cemento ma con spazi verdi visitabili in automobile o in trenino, non inganna nessuno.

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Chi difende queste strutture sostiene anche che hanno un aspetto scientifico, mentre è risaputo che esseri viventi costretti a vivere in un ambiente diverso dal loro habitat soffrono moltissimo: non interagiscono fra  loro come in natura, sono vittime della noia e allo stesso tempo dello stress, a causa delle automobili e dei visitatori, che gonfiano il portafoglio agli sfruttatori di turno.

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I proprietari:
ALFA 3000 è la società che intende costruire tutto questo.
E' già tristemente famosa perché possiede due tra i maggiori lager per animali d'Italia, lo zoo safari di Fasano e il parco giochi Fiabilandia  e amministrata dalla famiglia De Rocchi, implicata anche nel circo Medrano.

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ALFA 3000 SRL
Via Quirino Majorana 171
00152 ROMA

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Pubblicato da Piero il 07/01/2008 alle 20:15:36, in Notizie sparse, letto 1353 volte

I tuoi acquisti possono salvargli la vita.

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Campagne per gli Animali - in collaborazione con le associazioni onlus OIPA , Progetto Vivere Vegan, Oltre La Specie e Promiseland – sta avviando la Campagna 2007/2008 “CONSUMO ETICO: PRODOTTI SENZA CRUDELTA’” nelle città di Roma, Firenze e Milano, il cui inizio è previsto peril mese di Dicembre 2007.

Il lancio della campagna avverrà attraverso l’immissione di una cartolina – una piccola guida alle aziende certificate che hanno fatto una scelta etica proponendo prodotti NON TESTATI SU ANIMALI - nel circuito Promocard dei locali, ristoranti e bar delle tre città suddette.

La cartolina, realizzata con una grafica accattivante per incuriosire ed invogliarne la lettura, sarà gratuita e verrà distribuita dal circuito Promocard che ne prevede l’esposizione sugli appositi distributori, con rifornimento bisettimanale. Saranno distribuite 177.000 cartoline.

Com'è possibile visionare di seguito, la cartolina è in realtà una comoda mini-guida tascabile da tenere sempre con se durante gli acquisti, infatti è possibile piegarla lungo la linea tratteggiata ed utilizzarla come promemoria. Uno strumento utile e pratico da utilizzare e da regalare a parenti ed amici per indirizzarne gli acquisti.


Le aziende che credono nell’importanza di informare il consumatore su una realtà che, incredibilmente, è ancora in gran parte sconosciuta e di promuovere quindi i loro prodotti che, accanto al valore qualitativo, sono testimoni di una posizione, chiara e senza compromessi, di massimo rispetto di tutti gli esseri viventi sono invitate a sostenere il nostro progetto.

Chiediamo un contributo economico commisurato al fatturato aziendale. In cambio il nome dell'azienda e il link al sito saranno inseriti sulla cartolina.

Inoltre provvederemo a distribuire le cartoline e una apposita locandina (Scarica la locandina in formato PDF per Acrobat Reader) anche presso i negozi di settore, in tal modo i consumatori potranno essere informati della presenza di prodotti liberi da crudeltà nei punti vendita che espongono la locandina.

Teniamo a precisare che il lavoro grafico e logistico delle iniziative di CA è sempre ideato e realizzato da professionisti della grafica e della comunicazione che mettono gratuitamente la loro professionalità a disposizione dell'iniziativa e che tutto il ricavato andra' a coprire le spese di questo progetto.

Restiamo a disposizione delle aziende interessate al progetto, e speriamo nella risposta positiva di tutti coloro che vorranno darci un'aiuto nella divulgazione di questa campagna nei modi che riterranno più opportuni.

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